È morto di infarto a Montecarlo all'età di 85 anni Mike Bongiorno. Nato a New York nel 1924, è stato l'anima della televisione italiana fin dalla sua fondazione. Si preparava al nuovo debutto su Sky con il RiSkytutto, riedizione del Rischiatutto.
«Un grande amico, un protagonista della storia della tv italiana»: così Silvio Berlusconi ha parlato di Mike Buongiorno appena appresa la notizia della scomparsa del celebre presentatore. «Mi dispiace molto - ha aggiunto il premier -, aveva un grande sogno che era quello di diventare senatore a vita». A chi gli chiedeva poi dell'ultimo periodo e degli attriti che ci sono stati tra Mediaset e Mike Buongiorno, Berlusconi ha spiegato che con lui non ci sono mai state controversie e che la vicenda con Mediaset è stato «un misunderstanding».
Mike Bongiorno, all'anagrafe Michael Nicholas Salvatore Bongiorno, nasce a New York il 26 maggio 1924. Insieme a Pippo Baudo, Corrado e Raimondo Vianello, è tra i più noti volti della televisione italiana fin dalla sua nascita. Italoamericano, figlio di madre torinese. Il nonno paterno, Michelangelo Bongiorno, era emigrato da Campofelice di Fitalia a quel tempo frazione di Mezzojuso in Sicilia, dove aveva una bottega. È giovanissimo quando si trasferisce in Italia: frequenta il ginnasio e il liceo a Torino.
Durante la Seconda guerra mondiale interrompe gli studi e si unisce alle formazioni partigiane in montagna. Arrestato dai nazisti, trascorre sette mesi nel carcere milanese di San Vittore; successivamente conosce gli orrori dei campi di concentramento tedeschi (è insieme al noto giornalista Indro Montanelli), da cui si salva grazie ad uno scambio di prigionieri tra Stati Uniti e Germania. Dopo aver condotto negli USA nel 1946 il programma radiofonico Voci e volti dall'Italia (per la stazione radiofonica del quotidiano Il progresso italo-americano), si stabilisce definitivamente nel Belpaese nel 1953, chiamato a sperimentare la neonata televisione con il programma Arrivi e partenze. Il programma va in onda il 3 gennaio 1954 alle 14.30: è il primo giorno di trasmissioni della televisione italiana.
Il programma che incorona Mike Bongiorno come icona televisiva è sicuramente Lascia o raddoppia? (che si ispira alla versione americana "Una domanda da 64.000 dollari"), primo grande quiz della storia della TV italiana, successo incredibile, tanto da far chiudere i cinema al giovedì sera. Va in onda dal 1955 al 1959. Da allora Mike Bongiorno inanella una serie incredibile di successi tra cui ricordiamo Campanile Sera (1960), Caccia al numero (1962), La fiera dei sogni (1963-65), Giochi in famiglia (1966-67), Ieri e oggi (1976), Scommettiamo (1977), Flash (1980). Umberto Eco nel 1961 traccia un profilo indimenticabile del conduttore nella sua celebre Fenomenologia di Mike Bongiorno. Uno dei programmi più importanti di Mike Bongiorno è Rischiatutto (1970-1974), in cui vengono introdotti in TV l'elettronica e gli effetti speciali. Nel 1977 conosce Silvio Berlusconi. Il noto imprenditore capisce che è giunto il momento di creare in Italia la TV privata; per avere successo chiama i più grandi personaggi della TV fino a quel momento: Corrado Mantoni, Raimondo Vianello, Sandra Mondaini e Mike Bongiorno. Mike già conosce le regole del marketing e il modello americano ed è il primo a portare gli sponsor nelle sue trasmissioni su TeleMilano (la futura Canale 5). Si apre un nuovo capitolo della storia di Mike Bongiorno con i successi I sogni nel cassetto" (1980), Bis (1981), Superflash (1982-1985), Pentatlon (1985-1986), Parole d'oro (1987), TeleMike (1987-1992) e C'era una volta il Festival (1989-1990). La sua impareggiabile esperienza gli vale nel 1990 la vice presidenza dell'emittente Canale 5. Parlando di Berlusconi Mike disse nel 1992: "Se fosse nato in America potrebbe persino fare il presidente".
Dal 1989 conduce con grande successo La ruota della fortuna, game show di provenienza americana, arrivando a stabilire lo strabiliante record di 3200 puntate. Nella sua lunghissima carriera, Bongiorno vanta anche la presentazione di ben undici edizioni del Festival di Sanremo, l'evento televisivo più importante in Italia. Nel 1991 presenta la prima edizione del varietà Bravo Bravissimo, giunto oggi alla decima edizione, dal quale prende spunto il nuovo programma Bravo Bravissimo Club, ideato dai suoi figli. La sua ultima fatica è la conduzione del nuovo programma di Rete 4 Genius.
Il primo aprile 2001 Mike parte da Milano in una spedizione diretta al Polo Nord: uno degli obiettivi dei 40 membri della spedizione è quello di compiere dei prelievi (effettuati dal CNR) nelle nevi della calotta polare, per verificare a migliaia di chilometri di distanza gli effetti dell'inquinamento prodotti dall'uomo. La spedizione, costata lunghi mesi di preparazione ai partecipanti e due miliardi di lire agli sponsor ingaggiati, è stata promossa dall'Opera romana pellegrinaggi per il centenario della prima spedizione al Polo nord, organizzata nel 1898 da Luigi Amedeo di Savoia, duca degli Abruzzi e che fu allora patrocinata da re Umberto I.
Dopo la rottura con Mediaset, che lasciò il conduttore molto amareggiato, si preparava all'ennesimo debutto su Sky con la riedizione del Rischiatutto.
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