sabato 4 dicembre 2010

Bacheca eventi - Turismo/Cultura

L'esposizione al Museo della Ceramica aperta al pubblico sino al 30 gennaio 2011 A Caltagirone in mostra "Pupi, pupiddi e casuzze" "Pupi, pupiddi e casuzze" è il titolo della mostra che sarà inaugurata oggi pomeriggio, sabato 4 dicembre alle 17.30, al Museo della Ceramica di Caltagirone. La mostra curata da Silvano Marino e Giuseppe Turco avrà come tema quest'anno la rappresentazione della ierofania della Natività attraverso le figurine in terracotta della bottega dei Bongiovanni Vaccaro. "Un presepe unico, come sono unici tutti i pezzi conservati al Museo della Ceramica di Caltagirone" sottolinea Giovanni Patti, direttore del Museo. La mostra resterà aperta tutti i giorni sino al 30 gennaio 2011 dalle 9 alle 18.30, compreso i festivi.

BACHECA EVENTI - TURISMO IN PROVINCIA -

Domani la V sagra del buccellato e poi degustazioni itineranti di prodotti tipici di eccellenza Caccamo, tre weekend dedicati ai buoni sapori Sarà il ‘buccellato', conosciuto anche come ‘dolcino di Natale' il protagonista principale di domani, domenica 5 dicembre, a Caccamo. Il comune del palermitano, famoso per il suo castello medievale, festeggia infatti la V sagra del buccellato. Ma durante la giornata sarà possibile anche degustare la famosa salsiccia pasqualora e altri prodotti tipici locali, dai formaggi ai taralli. In programma anche animazione musicale e accoglienza al castello con personaggi in costume d'epoca. Si replica domenica 12 e domenica 19 dicembre con degustazioni itineranti di prodotti tipici di eccellenza, concerti e visite guidate al Castello. In più i negozi resteranno aperti tutta la giornata. www.comune.caccamo.pa.it

domenica 14 novembre 2010

53^SETTIMANA DI MUSICA SACRA DI MONREALE

Dal 12 al 21 Novembre la 53^Settimana di Musica Sacra di Monreale, Rassegna di Musiche Sacre, Liturgiche e Spirituali, nello splendido scenario del Duomo della cittadina normanna alle porte di Palermo. Dieci concerti tutti d'un fiato con ingresso gratuito ogni sera alle 21.15. In più la proiezione di un film e alcuni spettacoli mattutini per le scuole. Evento promosso dalla Regione Siciliana - Assessorato al Turismo, Sport e Spettacolo - Direzione artistica: Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana. Per info: Servizio Turistico Regionale di Palermo - 091/6398011 www.settimanamusicasacra.info www.turismopalermo.it

martedì 2 novembre 2010

LA FESTA DEI MORTI A PALERMO

E' tradizione palermitana (Palermo è l'unica città d'Italia dove si festeggiano i defunti...) secondo la quale, per la festa dei morti, i genitori regalavano ai bambini dolci e giocattoli, dicendo loro che erano stati portati in dono dalle anime dei parenti defunti. Di solito per i maschietti erano armi: pistole a tamburo con tanto di fodero o fucili con il tappo che era attaccato tramite un laccio, ispirati a modelli western; c'erano pure costumi da indiani /quelli d'america) con archi e frecce. Queste ultime avevano una ventosa che non si attaccava mai, se non si inumidiva con una "liccata" della lingua. Per le bimbe: bambole ricciolute, passeggini, assi da stiro, fornelli e pentolame. I più facoltosi regalavano tricicli e biciclette fiammanti. Al mattino miracolo! Bisognava trovare il regalo nascosto in un punto insolito della casa, nella notte tra l'1 e il 2 novembre. La sera prima si nascondeva la grattugia perché si pensava che i defunti, a chi si fosse comportato male, sarebbero andati a grattare i piedi! La festa ha un origine e un significato che si collegano certamente ad antichi culti pagani e al banchetto funebre, un tempo comune a tutti i popoli indo-europei, di cui si ha ancora un ricordo nel "consulu siciliano" (era il pranzo che i vicini di casa offrivano, dopo che il defunto era stato tumulato, ai parenti che avevano trascorso). E' stato osservato che il significato della strenna dei morti è duplice: offerta alimentare alle anime dei defunti e offerta simbolica, nei dolci a forma umana, come assicurazione alle anime dei defunti in maniera che, cibandosi di essi, è come se ci si cibasse dei trapassati stessi. Celebri tra questi dolci sono quelli antropomorfi, cioè a forma umana, quali "i pupi ri zuccaru" detta Pupaccena: una statuetta cava fatta di zucchero indurita e dipinta con colori leggeri con figure tradizionali (Paladini, ballerini ed altri personaggi del mondo infantile) o di pasta di miele o i biscotti detti "ossa ri muortu". Al mattino si impone la tradizionale "muffulietta", un tipo particolare di pane (spugnoso e morbido) con poca mollica che si "conza" (si prepara) con OLIO, ACCIUGA, ORIGANO, SALE E PEPE con la variante del POMODORO fresco. I frutti di martorana, fatti con pasta di mandorle e poi dipinti, sono spesso vere opere d'arte per la straordinaria somiglianza a quelli veri: nespole, castagne, pesche, fichidindia, arance e tanti altri che riempiono, associati al "misto" (u ruci mmiscu): il dolce misto fatto da rimasugli di biscotti impastati una seconda volta, bianco per la velatura di zucchero e marrone per la presenza di cacao; U CANNISTRU, con frutta secca, fichi secchi e datteri e che riempie la base , la martorana e i biscotti, 'a MURTIDDA e il tutto sormontato dalla Pupaccena. Per renderlo più scintillante bastava aggiungere dei cioccolattini con carta stagnola e filamenti di carta di diversi colori. Evidente che, nel tempo, a queste strenne in dolci si sono andati via via aggiungendo altri regali, trasformando un culto che affondava le sue radici nel mondo pagano in una vera e propria festa. E' da tener presente che nella provincia di Palermo, dove fino a qualche anno fa non esisteva ancora l'usanza di scambiarsi doni in occasioni delle feste di Natale, la tradizione si è mantenuta più viva che in altri luoghi della Sicilia. Anticamente il due novembre, giorno della commemorazione dei defunti,quando ancora non erano in uso i cimiteri, i palermitani andavano nelle varie cripte della città per rivisitare i propri defunti: lavarli, pettinarli, rivestirli ed esporli per l'anno successivo. Una tale usanza è ancora visibile in quanto la grande cripta dei Cappuccini (vedi articolo qui) che ospita 8000 corpi imbalsamati è tuttora visitata nel giorno della commemorazione dei defunti. La Fiera dei Morti (foto sopra) a Palermo attualmente si svolge presso il rione S.Pietro, alla Cala ma, originariamente, veniva svolto all' Olivella, subito dopo Piazza Massimo, ma anno dopo anno cambia "zona": variopinte bancarelle offrono ai vari visitatori nonché ai genitori l'opportunità di potere acquistare giocattoli, vestiario, dolciumi di ogni genere per preparare il tradizionale "Cannistru".

giovedì 21 ottobre 2010

BACHECA EVENTI - TURISMO

Pamplona nei colori d’autunno - Questa è la stagione l’ideale per scoprire il capoluogo della Navarra, tra itinerari storici, passeggiate nei suoi bellissimi parchi, itinerari sulle orme di Ernest Hemingway Pamplona nei colori d’autunno in Week-end Questa è la stagione l’ideale per scoprire il capoluogo della Navarra, tra itinerari storici, passeggiate nei suoi bellissimi parchi, itinerari sulle orme di Ernest Hemingway Non c'è stagione migliore dell'autunno per visitare Pamplona, quando il tempo accende di colori magici il capoluogo della Navarra e il è clima mite. Lontano dal caos de Los Sanfermines, le feste che l'hanno resa celebre in tutto il mondo, la si può visitare con tranquillità e godere di tutti gli scorci caratteristici che offre. Situata a poco più di 400 chilometri da Madrid e lungo la strada che porta a Compostela, Pamplona vanta un ricco passato medievale, ma ha saputo conferirsi una forte impronta di modernità. Il centro nevralgico è la Plaza del Castillo, un quadrilatero che si estende per 14mila metri quadri, teatro di corride fino al 1844, battaglie, tornei, mercati, parate militari e tutt'ora luogo d'incontro per eccellenza dei pamplonesi. Si viene qui per fare compere, bere qualcosa, leggere o semplicemente sedersi e guardare la gente che passeggia. Affacciati sulla piazza si trovano i locali storici come il Café Iruña, il Casino Principal e il Casino Eslava. STORIA Gli amanti della storia Medioevo e Rinascimento troveranno pane per i loro denti in due itinerari d’obbligo. Il primo parte l’antico nucleo medievale, che racchiude tre splendide chiese che in passato servirono anche come fortezze: San Nicolás , in stile gotico su pianta a croce latina con tre navate, la cattedrale di Santa Maria costruita nel XIV secolo su un preesistente impianto romanico e ancora il chiostro e il mausoleo con la tomba di Carlo III. Dal campanile della chiesa fortezza di San Saturnino (patrono della città che si celebra il 29 novembre) i rintocchi della campana di bronzo segnano l'ora d'inizio della corsa all'ncierro, l'evento centrale delle feste di Sanfermines, che dal 7 al 15 luglio di ogni anno vedono decine di folli corridori scappare dai tori liberati nelle strade. Appena fuori dal centro della città si trova la La Ciudadela, fatta costruire su ordine di re Filippo II nel 1571 a causa delle continue incursioni dei francesi. Si tratta di una delle fortificazioni dei più interessanti e meglio conservate in Europa. La struttura originale aveva la forma di un pentagono regolare con cinque baluardi agli angoli. Al suo interno altre fortificazioni ed edifici minori che accolgono mostre, cineforum e dibattiti. NATURA Pamplona è una città verde: più del 20% della sua superficie è occupato da parchi. Il più grande è il Parque Vuelta del Castillo, in stile inglese, arricchito da opere di scultura contemporanea. Il romantico Parque de la Taconera sorge invece su uno dei baluardi delle mura ed è il più antico della città: risale al 1830. Al suo interno uno zoo e molte piante esotiche, alcune delle quali antichissime. Il parco di Antoniutti è l'ideale per chi ma fare movimento all'aria aperta: qui trovano spazio una pista di pattinaggio e un circuito di skate. Altri spazi sono il Parque de la Media Luna - Tejeria, il parco orientale di Yamaguchi e il Campus de la Universidad de Navarra, diventato la zona verde più importante del capoluogo. MITO Ernest Hemingway ha indubbiamente contribuito a rendere famosa la Navarra. Lo scrittore americano è stato spettatore di ben nove edizioni della festa di San Fermín. Vi si recò per la prima volta nel 1924 e da qui trasse ispirazione per il romanzo Fiesta (Il sole sorge ancora). La Navarra rende ora omaggio a questo illustre visitatore un itinerario a lui dedicato. A Pamplona, questo percorso turistico passa per una dozzina di luoghi, di cui gli imperdibili si trovano nella Plaza del Castillo: il Café Iruña, il bar Txoko, e il Gran Hotel La Perla dove lo scrittore alloggiò nella stanza 217, con vista sulla via Estafeta, per poter vedere gli encierros, le corse dei tori. TAPAS Il tapear qui si dice "poteo". Anche a Pamplona come nel resto della Spagna è tradizione andare per bar a bere vino e liquori tipici rimpinzarsi di spuntini, i pinchos. Carne, pesce, vegetali: ce n'è per tutti. Le verdure occupano un posto privilegiato nella tavola della navarra: cardi, erbette, borragine. Tra i piatti tipici i carciofi di Tudela fritti, bolliti, saltati, col prosciutto o con le vongole, le zuppe di verdura, el pisto (caponata), la piperrada (con pomodoro e peperoncino), il gazpacho navarro. Per gli amanti della carne ci sono i chuletones, (bistecche di manzo o vitello), il cordero en chilindrón (agnello cucinato con pomodoro e peperoni), la selvaggina (cinghiale, cervo, fagiani). E per finire dolci invitanti come il Rosco por Reys (ciambella farcita), la torta de txantxigorri (fatta coi ciccioli piccanti), la goshua o la costrada. Perinformazioni: - VISIT NAVARRA

BACHECA EVENTI - NATALE IN ALSAZIA

Il Natale in Alsazia si festeggia dal 25 novembre al 6 gennaio. Per farti vivere l'atmosfera natalizia oltre 100 mercatini natalizi e paesi e città addobbati a festa... Terra accogliente ed elegante l'Alsazia offre le sue ricchezze ai visitatori. L'acqua è una di queste e le Spa diventano sempre più numerose. Entra in questi luoghi d'eccezione per scoprire la Terra del Benessere in Alsazia! . L'Alsazia ti aspetta per festeggiare il Natale ma prima di partire non dimenticare di visitare il sito www.turismo-alsazia.com ATOUT FRANCE in Italia Ente per lo Sviluppo del Turismo Francese Via Tiziano, 32 - 20145 Milano info.it@franceguide.com

giovedì 14 ottobre 2010

BACHECA EVENTI - CULTURA - PRESENTAZIONE LIBRO "CARTOUCHE" 12 ottobre 2010 -

Comunicato Stampa Bibi Bianca presenta il 12 ottobre alle 19 al Kursaal Kalhesa di foro Umberto I “Cartouche”. La storia mai raccontata del ladro-boss che a Parigi creò la mafia, prima che questa nascesse in Sicilia “Era alto appena un metro e cinquanta: viso di zolfo, corpo e muscoli da saltimbanco. Analfabeta, pluriomicida e alcolizzato, nella Parigi della Reggenza di Filippo D'Orléans, a soli vent'anni fu il padrino assoluto, disponendo a suo piacimento di uomini e cose...”. Un ladro, un tombeur de femmes, un boss, un amorale, un anticonformista. L’uomo che creò una “mafia” ante litteram, diventando la spina nel fianco delle istituzioni parigine dei primi del Settecento. È una storia che fino a oggi nessuno ha mai trattato in chiave narrativa “Cartouche”, titolo del nuovo libro dell’attore, regista e scrittore Bibi Bianca, che racconta la vera vita di Louise Dominique, detto Cartouche, l’uomo che riuscì con il suo esercito di otre 2 mila malavitosi a tenere sotto scacco Parigi. Il testo, edito dalla Rubbettino, sarà presentato martedì 12 ottobre alle 19 al Kursaal Kalhesa di Foro Umberto I a Palermo. Il lavoro di Bibi Bianca ripercorre la vita di Cartouche dalla prima adolescenza, quando, ribellatosi al padre, abbandonò la periferia parigina. Sfruttando le sue incredibili capacità da saltimbanco, passò da ladro a capobanda, creando tra il 1704 e il 1711 una sorta di “cosa nostra” made in Parigi che regolava il giro del pizzo e della prostituzione, corrompendo o uccidendo avversari e poliziotti in funzione del gradimento dello stesso leader. Una situazione che le istituzioni parigine non poterono tollerare a lungo, al punto che per bloccare le attività della banda e liberare Parigi dovette intervenire l’esercito. «Questa - dice Bibi Bianca - è una storia straordinaria, perché straordinaria è la vita del protagonista e straordinaria la città che lo creò, fagocitandolo» Non è tutto. Chi acquisterà il testo troverà all’interno una sorpresa: una dettagliata mappa di Parigi con tutti i luoghi dove ha vissuto e agito Cartouche. Alla serata sarà presente lo scrittore Bibi Bianca. Il libro sarà presentato da Mario Azzolini (giornalista Rai), affiancato da Eleonora Lombardo (collaboratrice del quotidiano la Repubblica-Palermo). La presentazione sarà inoltre accompagnata dalle musiche del trio composto da Adrian Buciu al flauto, Luciano Saladino al violino e Andreea Timiras al violoncello. Insieme eseguiranno alcune Suites di Marin Marais (barocco francese). CONTATTI Pubbliche relazioni e comunicazione (Tiziana Caccamo), tcaccam@libero.it Ufficio stampa 333 5762232 (Vassily Sortino), vassilysortino@hotmail.com

sabato 9 ottobre 2010

UN VECCHIO DEBITO - GIUSEPPE GARIBALDI -

Un vecchio debito All’inizio degli anni ottanta venni invitato da alcuni amici a visitare una mostra filatelica, iconografica e documentale su Garibaldi, allestita alla Maddalena. Non avevo mai visitato l’Arcipelago e l’idea di recarmi anche a Caprera presso la casa dell’Eroe dei due mondi e sulla sua tomba, mi convinse ad accettare l’invito. Era un maggio fresco e limpido come gli anni della giovinezza. A Palau mi imbarcai su un piccolo traghetto che mi portò pigramente alla Maddalena, solcando lieve l’acqua inquieta di quella laguna ammaliante che si forma tra le isole e la costa. Dedicai il primo giorno alla visita dei luoghi garibaldini a Caprera: la casa, il piccolo museo, l’albero di Clelia, il ponticello, la tomba monumentale e le sue iscrizioni: tutto evocava il Generale e la sua vita avventurosa. Affioravano alla memoria le gesta, le battaglie, gli errori e i pentimenti del Condottiero: coraggio, miseria e grandezza, confusione ed ingenuità, ed involontariamente cercavo un nesso tra questo luogo selvaggio e remoto a lui tanto caro, e la sua vita idealistica, romantica e tempestosa. Tornarono alla mente i suoi versi: “Sulle tue cime di granito io sento di libertade l’aura, e non nel fondo corruttore delle reggie, o mia selvaggia solitaria Caprera” Le isole del vento L’arcipelago è uno dei posti più belli del Mediterraneo e affascina al primo sguardo. Le sue acque ipnotiche sembrano diamanti liquidi e trasparenti: bianchi, verdi e d’ogni celeste conosciuto, mentre più lontano l’onda s’increspa, indugia e si spande in un raro azzurro oltremare che lo sguardo possiede solo per un breve momento. Le colline e le coste granitiche cangiano colore durante il giorno: dal bianco al grigio al rosa, incastonate nel verde intenso della vegetazione mediterranea, ancora in buona parte selvatica, che diventa brillante e poi cupo col trascorrere delle ore, tosto che il sole declina segnando inesorabile il tempo che fugge lontano e si separa dalla nostra anima. E nessun tramonto compete con quell’occhio immobile della storia, rosso e ardente, che si staglia basso all’orizzonte, contro un cielo che non perde mai il suo azzurro brillante ed infinito, finché non si arrende l’ultima luce del giorno: poi è la notte silente. E nella tenebra muta, nel vortice solitario dei ricordi, il profumo delle essenze selvatiche diventa sempre più fresco e suadente al sonno dei giusti e tagliente per la coscienza che rimorde. Avanzava nella notte il Maestrale, tenue ed impalpabile come il velo nero che avvolge i destini, lieve ed inesorabile come l’ultimo respiro. D’improvviso riprese forza quel vento indomito che da sempre tormenta questi scogli e sembra deformare gli alberi con la sua persistenza, e li piega e li arde con la salsedine amara. L’Arcipelago sembrò il luogo ideale per la memoria eterna, il moto perpetuo della vita e la stasi dolorosa del rimpianto che tormenta le anime travagliate. I ricordi struggenti dei popoli umiliati e gli eroi dalle mani insanguinate, avanzavano immobili portati dall’onda come ombre dell’Ade e poi fuggivano nel nulla senza toccar la riva, rapiti dalle lame affilate del vento sibilante. Un soffio vivido e mortale, carico dei suoni delle battaglie e del cozzar delle baionette: un turbine che spande un brivido latente, l’orrore insensibile che attraversa la storia. Si udiva nell’aria fredda il dolore delle generazioni: un grido senza suono che diventava solo il tic tac di un orologio senza lancette. E il tempo così svaniva e si mutava in memoria. La stanza d’albergo, Il nido dell’aquila se ben ricordo, aveva un piccolo terrazzo panoramico tra il mare e il colle. Una roccia enorme di granito candido incombeva alle mie spalle e li da presso, un mare ormai nero spirava sussurrando agli scogli lusinghe incomprensibili. Fissai per un tempo breve ed interminabile l’ultima onda che si frangeva sempre uguale contro il suo destino, e mi sorpresi smarrito in un pensiero indecifrabile che svanì assorbito dalla realtà che mi ridestava. Volsi infine con fatica lo sguardo alle stelle che tremavano brillanti contro la luna sottile e indifferente: e così vagamente pensando all’eterna adolescenza dell’umanità, mi addormentai indugiando in quel momento del trapasso, in quella piccola morte che ogni sera ci introduce dal pensiero al sogno, deformando il primo e realizzando il secondo. E al non essere ci abbandoniamo felici di lasciare per un breve momento le fatiche della realtà, la follia della ragione e del vivere la trama fitta che mai ci abbandona. Il giorno irruppe dal nitore dell’Est. Svanirono i fantasmi nella luce nascente. Ci recammo a visitare la mostra. Interessante e varia con tanto materiale storico, iconografico e filatelico sul Generale e le sue imprese. Naturalmente tra i quadri dell’esposizione, non si parlava d’altro che della vita e delle imprese del Nizzardo e alcuni appassionati cultori mi mostrarono diversi documenti in copia: il primo era un lettera di Garibaldi all’Ufficio delle Imposte di Sassari con la quale il Generale dichiarava di essere impossidente e di non aver soldi per pagare le tasse. Mi pare datata 1867. Un altro documento invece era la copia dell’atto di concessione dell’intera Isola di Caprera a Garibaldi da parte del Regno d’Italia. Altri atti riguardavano varie richieste di Garibaldi di carattere materiale, come l’istanza di spostamento del ponte che gli impediva di borghesare con la sua barchetta a vela. Imaruhy Invero Giuseppe Maria Garibaldi, questo il suo nome completo, registrato a Nizza in francese Joseph Marie Garibaldi, aveva acquistato il primo nucleo di Caprera con la piccola eredità pervenutagli dalla prematura scomparsa del fratello minore Felice che in alcuni documenti commerciali firma “Garibaldy”. Curiosa circostanza vuole che il padre venga nominato in alcuni atti civili come “Garibaldo” mentre anche lo zio firmava “Garibaldy”. Ed in tema di nomi, quando il Generale aderì alla Giovine Italia, dopo il primo incontro con Mazzini, nell’ambito di quella Organizzazione prese lo pseudonimo di Giovanni Borel (in ricordo di Giuseppe Borel, patriota fucilato insieme ad Angelo Volonteri nel 1834). In Sud America lo chiamavano Don Jose oppure El Coronel: non era ancora l’Eroe dei due mondi e dalle tante anime. Avevo letto alcune biografie del Generale e i dubbi superavano le certezze. E mentre si discuteva dei tanti episodi controversi, seguivo in modo binario pensieri e parole, e tornava alla mente un episodio: Garibaldi piange quando apprende della fine del Regno di Francesco II a seguito della caduta di Gaeta nel 1861. E ancora le note di suo pugno nel 1860, dopo Teano, “Donato il regno al sopraggiunto re”: perché “donato”? I conti non quadravano e le fonti erano del tutto incoerenti. Troppi misteri. Assordanti le pochissime parole bisbigliate da Garibaldi sull’eccidio di Imaruhy durante la guerra di secessione dal Brasile della Repubblica del Rio Grande del Sud. Il Generale combatteva a fianco dei repubblicani secessionisti ed eseguì l’ordine di saccheggiare, di mettere a ferro e fuoco quella cittadina, rea di esser tornata dalla parte degli imperiali dell’infante Don Pedro II, quando questi ne avevano brevemente ripreso il controllo. Fu una strage di civili e gli uomini al comando di Garibaldi si distinsero per l’efferatezza dei delitti contro la popolazione inerme. L’eremita di Caprera affermerà in diverse versioni ed interviste per biografie, di aver frenato a colpi di sciabola i suoi lanzichenecchi nel tentativo di difendere “almeno la vita dei civili”, ma ammette nel contempo che questo freno fu tardivo. E leggendo oltre non appare veritiero che vi sia riuscito, dal momento che egli stesso confessa che è “Impossibile narrare minutamente tutte le sozzure e le nefandità … io non ebbi mai una giornata di tanta nausea per l’umanità”. Per sedare le belve ubriache che prima aveva scatenato ed ora non riusciva a tenere a freno ricorda: “Infine, con minacce, percosse ed uccisioni (sic), si pervenne ad imbarcare quelle fiere scatenate”. Dunque per ammissione dello stesso Garibaldi, per riportare la disciplina ordinò e consentì che venissero passati per le armi alcuni dei suoi uomini che egli stesso definisce “fiere”. Incomprensibili rimanevano le bizzarrie del Generale, come quella di chiedere a Giuseppe Mazzini le “Lettere di marca” per fare il corsaro ed aggredire i legni Sardi e di Stati “nemici” in Sud America, come se Mazzini (che non rispose) rappresentasse uno Stato sovrano. Quelle lettere gli verranno invece rilasciate dal Governo del Rio Grande del Sud ed a questa attività piratesca contro i legni brasiliani, si dedicherà per qualche tempo, con alterne fortune. L’uomo dai mille volti Eroe e corsaro quindi, e spietato all’occorrenza. Ma a Caprera Garibaldi era pastore ed agricoltore. Sull’Isola deserta si rifugiava nelle pause di quella vita confusa, convulsa ed avventurosa, dai troppi avvenimenti e dalle eccessive contraddizioni. E’ noto che gli uomini ricchi di vita spirituale ed ideale, amano la solitudine sopra ogni cosa. Non potendosi uniformare al mondo dei comuni mortali, si isolano mentalmente ed a volte fisicamente, per crearne uno personale: una realtà separata. Garibaldi affermava: “Se qualcuno venisse ad abitare nell’Isola mi troverei un altro rifugio”. A Jessy Wite Mario confessava: “Voglio morire in un luogo deserto”. Il Generale rifugge le folle e la mondanità, e spesso anche l’umanità; appare sfiduciato in merito alle qualità morali dell’uomo ed alle sue speranze di redenzione e di autogoverno, ma contemporaneamente combatte strenuamente per la “liberazione” degli oppressi e chiama attorno a se tutti gli uomini “di buona volontà”. Si proclama Legato Apostolico e odia la Chiesa di Roma. Chiede una lapide e dispone d’essere arso con essenze selvatiche. Repubblicano e monarchico per necessità, afferma infine più volte che il miglior Governo è senza dubbio la Dittatura. Distrugge il Regno delle Sicilie e piange per la sua fine. Un uomo in perenne lotta con se stesso. Questo forse è il nesso: Garibaldi è l’uomo delle contraddizioni e Caprera e l’icona più significativa di ogni contrasto tra ragione e sentimento, tra solitudine e universalità, tra spirito e materia, tra la natura ostile e la meraviglia del Creato. Ripresi a girovagare discutendo tra i quadri esposti ed il mio interesse per l’argomento era evidente come il mio giovanile entusiasmo. Verso la fine della mattina, che arrivò repentina, si avvicinò a me un vecchietto, ben oltre gli ottanta. La faccia solcata dall’aratro dei giorni e gli occhi cerulei che snudavano un animo mite. Mi disse: “Sono Giovanni Canepa: ho sentito quanto lei sia interessato alla vita del Generale”. Risposi: “Raccolgo materiali e documenti che lo riguardano. E’ un personaggio complesso, a volte indecifrabile, ed io sono attratto dagli enigmi”. Mi guardò negli occhi, sollevando con fatica lo sguardo ed il collo piegato dagli anni, e continuò: “Se ha tempo, le voglio raccontare una storia che riguarda Garibaldi”. “Certo che ho tempo!”, risposi spezzando la sua ultima vocale. Il racconto di Vannantò Iniziò il racconto: “La mia è una famiglia maddalenina da lungo tempo, anche se la nostra origine è genovese. I miei avi vennero qui forse all’inizio dell’Ottocento. Mio nonno materno si chiamava Giovanni Antonio ma tutti lo chiamavano Vannantò: era fabbro e maniscalco, ma come tutti, per arrotondare faceva piccoli lavori in campagna, qualche giornata da bracciante quando capitava. L’Isola era povera e poco abitata e bisognava arrangiarsi come si poteva. Un giorno, forse nel 1867, nonno lavorava a Caprera in un piccolo orto estivo non lontano dalla casa bianca di Garibaldi. Era mal vestito: a quei tempi un pantalone, una giacca o una camicia potevano rappresentare un lusso. Il Generale poco lontano accarezzava Brunetta la sua mucca preferita; vide nonno male in arnese, curvo sulla terra con in testa un cappellaccio di paglia pieno di buchi e gli fece cenno di seguirlo in casa. Nonno lo segui senza fiatare. Nell’Arcipelago tutti lo conoscevano, lo chiamavano il Generale e basta: lo lasciavano tranquillo, non lo infastidivano e lui era grato per questa loro riservatezza. Diversamente gli ospiti stranieri lo tormentavano. Arrivavano continuamente dalla Penisola e da tutta Europa. Specialmente dall’Inghilterra dove era considerato il primo tra gli eroi moderni e paragonato a quelli dell’antichità classica. Dicevo, nonno lo seguì in casa ed il Generale aprì una cassapanca di legno piena di vestiti. Tirò fuori la divisa da generale dell’esercito sardo-piemontese, quella che indossava in Sicilia e a Napoli, e gliela regalò berretto compreso. Nonno rimase di sale. Non sapeva cosa dire, e forse non comprendeva a fondo il significato di quel gesto. Fatto sta che il giorno dopo andò a zappare l’orto vestito da generale. Qualche mese dopo, mentre in alta uniforme era intento a falciare l’erba, si avvicinò a lui una delle tante signore inglesi che facevano visita a Garibaldi, arrivando con i grandi velieri che lenti ancoravano al molo della Maddalena. La signora rimase immobile ed incredula: non era spettacolo di tutti i giorni vedere un contadino vestito da generale e quindi gli chiese in un italiano improvvisato: “Buon uomo chi vi ha dato questa divisa militare?” Vannantò drizzò su la schiena dolente, si tolse il cappello, portò il dorso di una mano alle reni e prima di rispondere ci pensò su un momento. Poi le disse: “Signora è un regalo del Generale”. “E perché vi avrebbe fatto questo regalo?” “Non so, forse a lui viene troppo stretta” “Quanto volete per vendermi questa divisa?” “E perché dovrei venderla a Voi?” “Perché io vi darò quello che chiederete” “Ma io non chiedo nulla” La signora si spazientì e riprese: “Quanto guadagnate in una giornata di lavoro?” “Una Lira” “Bene, vi offro cento Lire per questa divisa”. La cifra era considerevole: un’offerta così non si poteva rifiutare. “Va bene, ve la vendo, ma datemi almeno il tempo di tornare a casa e cambiarmi, sa io sotto non ho …”. Così nonno vendette la divisa di Garibaldi alla gentildonna inglese e con i soldi riparò il tetto della casa e comprò 6 capre e un vitello. Qualche tempo dopo il Generale ripassò vicino l’orto dove lavorava Vannantò e si accorse che non indossava più la divisa ma i vecchi e logori panni in cui le toppe erano peggio dei buchi. Si fermò e gli chiese: “Perché non indossi più i vestiti che ti ho donato? “Generale una signora …”, e gli raccontò l’accaduto. Garibaldi ascoltò in silenzio il racconto ed alla fine gli disse: “Vedi … il popolo purtroppo viene sempre spogliato dai parassiti, in un modo o nell’altro con le buone o con le cattive, nobili e preti ottengono sempre ciò che vogliono”. Cercò di giustificarsi, ma il Generale gli fece cenno di star zitto che non vi era bisogno di parole e riprese: “Vieni a fine giornata a casa mia”, e andò via. Vannantò rimase perplesso, ma alle 18,00, finite le dieci ore di duro lavoro, andò a casa del Generale. Lo trovò in un piccolo locale adibito a deposito attrezzi. “Entra“ gli disse e gli mostrò subito una medaglia di bronzo che da un lato recava l’effigie di Vittorio Emanuele e dall’altra una scritta. Pendeva da un nastrino tricolore fissato all’appiccagnolo. “Sai leggere?” Gli chiese. “No Generale, lavoro da quando avevo sei anni e nessuno mi ha mai insegnato.” “Leggerò io per te, ascoltami attentamente:”ITALIA E CASA DI SAVOIA LIBERAZIONE DI SICILIA 1860”. Detto questo pose la medaglia su una piccola incudine e la colpì con forza più volte, con una vecchia martellina. Poi la riprese e spezzò l’appiccagnolo, quell’anellino in cui era infilato un nastrino tricolore. “Ora questa medaglia è tua e sono sicuro che non la venderai mai” Nonno non capiva: si sentiva umiliato e deriso, disse sommessamente: “Ma generale … perché?” “Questa medaglia che il Re mi ha mandato, non mi fa onore e non la merito perché non ho liberato la Sicilia e neanche i siciliani, e tanto meno quelli che come te si spezzano la schiena senza speranza e senza futuro. Non la voglio in casa, non voglio più vederla perché è il simbolo del mio fallimento. La terrai tu con questi segni che vi ho inciso per sempre, e quando sentirai che la speranza nel domani ti abbandona, la getterai in fondo al mare”. Il Generale si fermo un attimo e guardò lontano verso l’orizzonte, poi riprese: “Declina e cade il sole sconfitto … e sono troppi i ricordi e gli errori che mi tormentano in questo lungo inverno della mia vita. Ti racconterò una cosa che non ho mai detto a nessuno. In Brasile, a Imaruhy durante la guerra civile una giovane donna fuggiva per la strada trascinando per un braccio un bimbo troppo piccolo per correre. Fuggiva da noi che credevamo di portare la libertà e la fratellanza e intanto sparavamo sui civili e li passavamo a fil di spada. Urlava la sua paura senza fine quando il piombo le attraversò la gola ed il suo grido si trasformò in un fiotto di sangue che esplose dalla sua bocca. Due passi ancora e l’anima l’abbandonò. Ed io rivedo spesso nei miei incubi quella donna e la sua voce, il suo grido verso il cielo che diventa liquido e rosso e poi il suo piccolo con le mani sugli occhi, in ginocchio accanto al cadavere.” Il racconto finì così. Mi ritrovai immobile, Canepa mi guardò di nuovo senza dire nulla: prese dalla tasca un pezzo di stoffa che avvolgeva una medaglia che mi porse stretta tra l’indice ed il pollice. Esaminai la medaglia: era autentica, una di quelle che vennero distribuite dopo la “Campagna di Sicilia” ai combattenti, coniate in forza del Decreto Luogotenenziale delle Province Siciliane del 12 dicembre 1860. Recava i segni descritti nel racconto. “Nonno la diede a mio padre e questi a me” “Molto interessante, chi sa quante volte avete raccontato questa storia” “Molte volte … specialmente a me stesso: io vivo solo da sempre, solo come questi scogli di granito. La mia vita è svanita nel tempo in cui la schiuma dell’onda ritorna acqua. Prendete voi questa medaglia, ve la regalo a patto che prima o poi scriviate questa storia”. Non sapevo cosa rispondere ma accettai il prezioso cimelio che ora vedete nella foto. Sciolgo dunque oggi questa vecchia promessa, sperando di non aver dimenticato nulla del racconto di Vannantò. Seppi in seguito che Canepa era passato a miglior vita nel 1987. Trapassò alla dimensione ulteriore durante l’oblio del sonno e quella piccola morte divenne definitiva per la sua forma terrena. La sua anima credo sia rimasta a Caprera insieme a quella del Generale.

CULTURA ALLA RAI - RAI RADIO 3

La settimana di Fahrenheit comincia con Alberto Melloni (con noi lunedì), che ha curato i due densi volumi del Dizionario del sapere storico-religioso del Novecento (Il Mulino). Le interviste di apertura proseguono, martedì, con lo storico Salvatore Lupo, autore de Il passato del nostro presente. Il lungo Ottocento 1776-1913 (Laterza). Mercoledì ci aspetta un viaggio intenso nell’universo della maternità, con Valentina Furlanetto che ha pubblicato Si fa presto a dire madre (Melampo). Giovedì parliamo di dio e ateismo col filosofo Giulio Giorello, autore di Senza Dio. Del buon uso dell'ateismo (Longanesi). Infine venerdì sarà nostro ospite un noto rappresentante della filosofia francese contemporanea, André Glucksmann. Per il "Libro del giorno”, lunedì è con noi lo scrittore israeliano Meir Shalev, a Roma per il Festival Internazionale di Letteratura Ebraica (9-13 ottobre), per parlarci del suo E’ andata così (Feltrinelli). Martedì l’italianista Alberto Asor Rosa presenta il suo ultimo romanzo, Assunta e Alessandro (Einaudi). Mercoledì Caterina Bonvicini ci racconta Il sorriso lento (Garzanti). Giovedì Jean-Michel Guenassia, autentico fenomeno dell’ultima stagione letteraria francese, porta a Fahrenheit Il club degli incorreggibili ottimisti (Salani). Chiudiamo la settimana con Andrea De Carlo per il suo nuovo libro, Leielui (Bompiani). Il "Vocabolario" della settimana, proseguendo il ciclo “vocabolario migrante”, è realizzato da Anna Mahjar-Barducci, scrittrice e giornalista italo-marocchina. Mentre il poeta Claudio Recalcati ogni giorno presenterà un’opera dalla sua raccolta Microfiabe. Ricordate anche che è ripartito il Passalibro!!! Hai un libro che hai letto e ti è piaciuto? Vuoi condividerne il piacere della lettura con qualcuno anche se non lo conosci? Allora sei pronto per il PASSALIBRO DI FAHRENHEIT! Si fa così: - Incolla sul libro che vuoi fare girare l'etichetta che vedi qui di fianco - Lascia il libro dove vuoi (su una panchina, in treno, in autobus, in chiesa, in un cortile...) - Facci sapere via mail il titolo del libro, dove l'hai lasciato e il tuo telefono - Noi ti richiameremo e seguiremo il viaggio del tuo libro in trasmissione. Come sempre, potete contribuire a Fahrenheit scrivendo mail e SMS (al numero 335 5634296) sui i temi del programma, partecipando alla Caccia al Libro e recensendo i libri che amate (o che detestate) attraverso la registrazione del vostro Youbook: telefonicamente al numero 06.3724737 o con l'invio di un file audio o video all'indirizzo fahre@rai.it. Buon ascolto su Radio3. La redazione di Fahrenheit www.fahre.rai.it fahre@rai.it

giovedì 30 settembre 2010

BACHECA EVENTI - TURISMO

Ad Alba per l'oro grigio in Week-end Dal 9 ottobre al 14 novembre eventi, degustazioni, corsi, e l'immancabile mercato: cosa non perdere se si va (e ne vale la pena) alla Fiera del Tartufo bianco nella capitale delle Langhe Gli amanti del tartufo bianco possono gongolare, se è vero, come dicono gli esperti, che quest'anno ci sarà una stagione eccellente. In quantità, qualità e prezzo. Lo rivelano gli organizzatori della Fiera internazionale del Tartufo bianco d'Alba - dal 9 ottobre al 14 novembre ad Alba (Cn) -, giunta alla sua ottantesima edizione. Un compleanno importante, che la capitale delle Langhe si appresta a festeggiare non senza una punta di orgoglio con un fitto calendario di eventi e iniziative che mettono l'acquolina in bocca ai più golosi, ma che stuzzicano la curiosità di chi oltre al Tuber magnatum Pico (questo il vero nome del pregiatissimo fungo) cerca occasioni di svago o di vita all'aria aperta. Senza dimenticare mostre, rassegne, concerti e convegni. Come ogni anno, torna il Mercato mondiale del tartufo, ospitato nel cuore di Alba, nello storico Cortile della Maddalena. Un mercato che si tiene ogni sabato e domenica dalle 9 alle 20 sotto il controllo della Commissione Qualità, e garantisce sempre di più il consumatore. Difficile infatti terminare la gita ad Alba senza un tartufo bianco come "souvenir" gastronomico. Ma poiché non tutti sono intenditori di quello che viene anche soprannominato "oro grigio", e le cifre in ballo sono importanti, per evitare acquisti sbagliati entrano in gioco i giudici del tartufo, che con una carta della qualità certificano ogni tartufo venduto nei padiglioni, mentre i sacchetti numerati riconducono all’identità del venditore. E per chi esperto non è ma vorrebbe diventarlo, ad Alba, nel corso della fiera, sarà possibile sapere tutto sul tartufo frequentando un corso d’assaggio della durata di 4 ore. Un esperto dell’OIAT (Organizzazione Internazionale Assaggiatori di Tartufo) fornirà i necessari rudimenti di micologia e analisi sensoriale agli aspiranti degustatori. Per chi vuole provare a indossare i panni del "trifolao" anche solo per un giorno, nell'ambito della rassegna c'è la possibilità di provare sul campo l'esperienza emozionante della ricerca - simulata - del tartufo. Un cercatore, accompagnato dall'immancabile cane, condurrà i turisti nel bosco, alla ricerca del prezioso fungo ipogeo, guidato solo dal fiuto dell’animale e dall’intuito maturato in anni di esperienza. La cerca sarà preceduta da un incontro con un esperto che fornirà le indicazioni essenziali per comprendere come, dove e perché nascono i tartufi. Oltre alle bellezze e alle prelibatezze di Alba, vale la pena andare alla scoperta dei dintorni, e di perdersi tra le magiche colline che in questo periodo si scaldano con le luci e i colori dell'autunno. Ci si può avventurare a piedi, per gli amanti del trekking, sperimentando il neonato Sentiero del tartufo, pensato per escursioni autonome lungo le piste ombrose dei trifolao, che risalgono lungo le vigne aggrappate ai terreni sabbiosi tipici del Roero. I meno allenati possono optare per un giro in scooter o in Vespa (a noleggio) tra dolci declivi puntellati da strade di campagna, vigneti, antiche rocche e suggestivi casolari. Chi infine cerca un'esperienza insolita, può provare un adrenalinico volo in mongolfiera, sopra borghi d'altri tempi e spettacolari colline, quelle delle Langhe e del Roero che dall'alto si stagliano in tutta la loro strepitosa bellezza. Antonella Laudonia

CURIOSITA'

Roma capitale. Sì, ma del borseggio. Secondo il sito TripAdvisor, la città italiana è in seconda posizione nella classifica delle metropoli più pericolose per scippi e borseggi. A chi capita - e succede a molti - è una seccatura tremenda. Farsi rubare il portafoglio contenente carta d'identità, patente, carta di credito, bancomat e magari anche qualche biglietto da 50 euro, è un'evenienza tutt'altro che rara. Anzi. Proprio perché il turista se la prende comoda e si rilassa, tutto preso ad ammirare quel museo a cielo aperto che è Roma o a bighellonare felice e contento, col naso all'insù guardando la Tour Eiffel che il borseggiatore invece, fa gli straordinari e osserva con attenzione quella fiumana di potenziali prede, particolarmente vulnerabili e eternamente distratte. A guidare la classifica però è Barcellona, seguita dalla Città Eterna e dalla Ville Lumière . Interessante il modo in cui è stata stilata questa classifica. La top ten, dove figurano quattro città spagnole, è stata stilata in base al PickPocket Index, un indicatore basato unicamente sui dati di TripAdvisor e calcolato in base al numero di volte che i viaggiatori hanno usato il termine "pickpocket" (borseggiatore) nelle recensioni che hanno scritto sul sito negli ultimi 12 mesi. Vero museo a cielo aperto Roma attira ogni anno milioni di turisti. Tra i siti più bersagliati dai borseggiatori la triade Colosseo-Pantheon-Fontana di Trevi la fa da padrone. Sono queste le zone maggiormente a rischio borseggio. «Con i suoi preziosi e imponenti monumenti storici e le sue innumerevoli attrazioni culturali, Roma è piena sia di turisti che di cose da vedere - si legge nella ricerca - Con migliaia di viaggiatori ammaliati dalla bellezza della fontana di Trevi o del Pantheon, per un borseggiatore è ancora più facile scippare una macchina fotografica o un portafoglio con un abile colpo di forbice o con qualche altro ingegnoso strumento». Di Barcellona un viaggiatore commenta che il borseggio fa parte del paesaggio, come se si trattasse di uno sport in più oltre al calcio. Scenario ideale per questo genere di attività: Las Ramblas, l'animatissimo vialone pedonale sempre pieno di musica e di gente a ogni ora del giorno e della notte. A Parigi i luoghi preferiti dagli scippatori sono quelli dove si concentrano i turisti: alla base della Tour Eiffel e sulla scalinata del Sacré-Coeur, ma anche nella metropolitana. Neppure Madrid si salva da questa triste classifica, collocandosi al quarto posto: il mercato delle pulci (El Rastro), i principali musei della città e la metropolitana, sono i luoghi dove prosperano gli scippatori. Come sempre in questi casi niente panico, la situazione non è drammatica. Prudenza e buon senso sono i migliori alleati per prevenire un furto e con pochi accorgimenti le città più belle si concederanno ai vostri occhi senza rischi. Innazitutto evitare assolutamente di infilare il portafoglio nella tasca posteriore dei pantaloni: per un professionsita è un gioco da ragazzi sfilarlo. Pagare il conto al ristorante con discrezione, senza far vedere agli altri dove normalmente mettete i soldi. Quando si fa il turista è meglio non appesantirsi con borse, sachetti e altro ancora, si rischia di dimenticarli da qualche parte e di fare da esca per il borseggiatore di turno. Meglio portare lo zaino davanti e non sulla schiena. Così si contriolla meglio la situazione. Infine, evitare i luoghi particolamente affollati. La classifica: 1. Barcellona 2. Roma 3. Parigi 4. Madrid 5. Athene 6. Praga 7. Costa Brava 8. Lisbona 9. Tenerife 10. Londra

venerdì 17 settembre 2010

BACHECA EVENTI - COUS COUS FEST A SAN VITO LO CAPO (TP) -

Nove Paesi intorno ad un piatto, quello del cous cous, che promuove lo scambio e valorizza le differenze dando vita, a San Vito Lo Capo, ad una festa di popoli, tradizioni e culture. E' il Cous Cous Fest, il festival internazionale dell'integrazione culturale la cui 13/ma edizione prende il via martedì nella cittadina del Trapanese incastonata tra due riserve naturali e premiata con le cinque "vele" di Legambiente per la pulizia delle acque. Fino a domenica, 26 settembre, all'insegna dello slogan "What a colorful world" a San Vito Lo Capo si celebra l'armonia di un mondo pieno di colori, arcobaleno di culture legate dal filo del cous cous. Una settimana ricca di appuntamenti, dalla gara gastronomica internazionale a momenti di approfondimento, degustazioni, incontri e concerti gratuiti. Per la prima volta nella storia del festival saranno nove i Paesi partecipanti alla gara di cous cous: Algeria, Costa d'Avorio, Francia, Israele, Italia, Marocco, Palestina, Senegal e Tunisia. Gli chef presenteranno le ricette di cous cous della propria tradizione gastronomica e saranno valutati da una giuria popolare e una tecnica, composta da giornalisti, chef ed esperti e guidata da Edoardo Raspelli, critico e conduttore di Melaverde. Trentacinque le ricette di cous cous disponibili al villaggio gastronomico, aperto ai visitatori ogni giorno, da mezzogiorno a mezzanotte, alcune delle quali quest'anno anche a base di semola biologica e senza glutine. Le degustazioni continueranno al villaggio berbero Al Waha, allestito sulla spiaggia di San Vito Lo Capo tra atmosfere arabe, spettacoli di danza del ventre, assaggi di te e suggestioni orientali. Laura Ravaioli, chef del Gambero Rosso, guiderà le degustazioni del programma dei "Cous Cous Lab", i laboratori gastronomici, tra ricette biologiche, dolci a base di cous cous, i sapori "Miglio Zero" e 'wine tasting'. Tornano anche gli appuntamenti dedicati ai grandi protagonisti della gastronomia siciliana: quest'anno ci saranno Pino Cuttaia, due stelle Michelin, il pasticciere Corrado Assenza e Peppe Giuffré, lo chef "artista" trapanese. Ogni sera la diretta da San Vito Lo Capo su Decanter, su Radio Rai 2, condotta da Fede & Tinto, mentre il talk show di Café le cous cous vedrà, tra gli ospiti, Vladimir Luxuria e Gaetano Savatteri che racconteranno l'integrazione, in compagnia della giornalista Donatella Bianchi. La sera in programma anche numerosi concerti in piazza: dai Sud Sound System a Carmen Consoli, fino a Daniele Silvestri. © Riproduzione riservata Fonte: ansa

BACHECA EVENTI - CULTURA - PARK ART A PALERMO

Sabato 18 settembre, pittori, fotografi, stilisti, scultori, body-painter e performer invaderanno il centro storico di Palermo con una manifestazione artistica collettiva e con l'intento di riappropriarsi dello spazio pubblico attraverso performance creative. L'evento, inizialmente previsto per sabato scorso, è stato rinviato a causa del maltempo. Questo ha permesso all'organizzazione di reclutare un numero ancora maggiore di artisti. L'appuntamento è per le 15.30 in via Cavour. Numero ed identità dei partecipanti saranno una sorpresa, per via della natura stessa dell’evento che è libero ed aperto a tutti coloro i quali vogliano riappropriarsi della strada per esprimere la propria arte. L‘idea di I Park Art si basa sull’offerta temporanea di uno spazio espositivo attraverso l‘occupazione legale di un parcheggio. Tramite il regolare pagamento del tagliando, si stipula un contratto che prevede la possibilità di occupare legittimamente una data porzione del suolo pubblico - normalmente destinata alle auto - che ciascun artista poi trasforma in spazio creativo. La manifestazione, curata dall'’Associazione Culturale R3 Spazio alle Idee, nasce da un progetto ideato da Mattia Paco Rizzi (Linguamara project) che è già stato proposto con successo in diverse città del mondo come Parigi, Lima, Città del Messico e in Italia a Milano, Roma, Torino e Genova. www.iparkart.com

BACHECA EVENTI - TURISMO E CULTURA

4 cantine del Consorzio di Tutela Doc Eloro e Doc Noto all'evento Degustazioni musicali al Jazz & Wine di Melilli Al via la prima edizione di Jazz and Wine, in programma domani, sabato 18 settembre, alle 21, presso la Pirrera di Mellili. L'evento, a cui partecipano alcune cantine del Consorzio di Tutela Doc Eloro e Doc Noto, rappresenta il connubio perfetto tra talenti musicali da ascoltare ed eccellenze enogastronomiche da degustare. A fare da cornice la Pirrera di Melilli, un'altissima cava a cielo coperto che diventa teatro naturale dove sarà possibile degustare le tipicità del territorio e le eccellenze in campo enologico. A presenziare l'evento per il Consorzio di Tutela Doc Eloro e Doc Noto e la Strada del vino e dei sapori del Val di Noto, saranno infatti quattro tra le cantine più prestigiose del territorio: Rio Favara, Pacos Vini, Tenuta dei Fossi e Deluca Vini. Per info: tel. 0931.597700 - stradadelvaldinoto@gmail.com.

CULTURA ALLA RADIO - RAI3

Settimana dal 20 al 24 settembre La settimana di Fahrenheit si apre con un lunedì dedicato (approfondimento delle 17.00) alla ricorrenza della “breccia” di Porta Pia; ospite dell’inizio della puntata (ore 15.00) è l’italianista Claudio Giunta, autore de Il paese più stupido del mondo (Il Mulino). Martedì, in apertura, incontreremo Francesca Rigotti, autrice di Partorire con il corpo e con la mente (Bollati Boringheiri). Mercoledì andrà in onda una puntata speciale da Torino, condotta da Marino Sinibaldi in occasione del Prix Italia, con tanti appuntamenti dedicati alle nuove tecnologie, ai “confini” dell’informazione e al mondo mediatico che gira intorno al premio. Ospite di giovedì sarà il sociologo della politica Marcello Fedele autore di Né uniti né divisi (Donzelli). Venerdì festeggeremo il bicentenario della Normale di Pisa col suo direttore, Salvatore Settis. Torniamo a Torino in chiusura della settimana (giovedì e venerdì, dalle 17.00) per lo speciale dalla manifestazione Torino Spiritualità, con Gabriella Caramore. Per “Il Libro Del Giorno”, la settimana debutta con lo scrittore americano John Irving, autore di Ultima notte a Twisted River(Rizzoli). Martedì Massimiliano Santarossa presenterà Hai mai fatto parte della nostra gioventù? (Baldini Castoldi Dalai). Giovedì è la volta di Sangue mio (Feltrinelli), con l’autore Davide Ferrario. Venerdì, con David Nicholls, parleremo del suo Un giorno (Neri Pozza). Tutta la settimana di “Ad Alta Voce” è dedicata alla lettura de Il visconte dimezzato di Italo Calvino. Il Vocabolario quotidiano è realizzato da Elisa Tonani, autrice de Il romanzo in bianco e nero (Franco Cesati Editore). Il poeta che ogni giorno leggerà i suoi versi è Fabio Pusterla. Ricordate anche che è ripartito il Passalibro!!! Hai un libro che hai letto e ti è piaciuto? Vuoi condividerne il piacere della lettura con qualcuno anche se non lo conosci? Allora sei pronto per il PASSALIBRO DI FAHRENHEIT! Si fa così: - Incolla l'etichetta che vedi qui di fianco al libro che vuoi fare girare - Lascia il libro dove vuoi (su una panchina, in treno, in autobus, in chiesa, in un cortile...) - Facci sapere via mail il titolo del libro, dove l'hai lasciato e il tuo telefono - Noi ti richiameremo e seguiremo il viaggio del tuo libro in trasmissione. Come sempre, potete contribuire a Fahrenheit scrivendo mail e SMS (al numero 335 5634296) sui i temi del programma, partecipando alla Caccia al Libro e recensendo i libri che amate (o che detestate) attraverso la registrazione del vostro Youbook: telefonicamente al numero 06.3724737 o con l'invio di un file audio o video all'indirizzo fahre@rai.it. Buon ascolto su Radio3. La redazione di Fahrenheit www.fahre.rai.it fahre@rai.it

giovedì 2 settembre 2010

BACHECA EVENTI - WOMAD IN SICILY 2010 - VILLA FILIPPINA - PALERMO - 2/5 settembre

Comunicato stampa Giovedì 3 settembre seconda serata del Womad in Sicily 2010 a partire dalle ore 20.00 a Villa Filippina Womad in Sicily – 13° edizione Continua a Villa Filippina il secondo appuntamento del Festival Internazionale ideato dal famoso cantante Peter Gabriel con artisti famosi della world music in tutto il mondo. Sul Palco del Teatro, che sarà coperto per l’occasione, si esibiranno per prima Lo Cor de la Palma, un coro di sei giovani e scatenati cantanti, accompagnati nelle loro armonie spregiudicate e intricate da percussioni e dai battiti di piedi e mani. Il coro nasce a La Plaine, uno dei quartieri più multietnici di Marsiglia. Seguirà l’Orchestre National de Barbes. Un gruppo di musicisti provenienti dall’Algeria, Francia e Marocco che mescola melodie, ritmi e sensibilità derivate dalla loro marcata cultura dell’esilio. Chiude la serata il Trilok Gurtu Arké String Quartet che è composto da un quartetto d’archi e una base ritmica orientale, legata alla tradizione indiana.Il ritorno a Palermo del Womad dopo ben otto anni vede anche il ripristino dei workshop degli artisti del festival, sempre a Villa Filippina dalle 19 in poi. Per maggiori info si può consultare il sito www.womadinsicily.com . L’ufficio stampa Rosanna Minafò cell. 3484009298 Nota per la stampa Ai fini organizzativi, si prega di inviare la richiesta di accredito entro domattina ai seguenti indirizzi: womadinsicily@yahoo.it e rminafo@yahoo.it INFORMAZIONI PERSONALI Cognome Nome: Telefono mobile: e-mail: TESTATA Nome della Testata: Categoria professionale: Sala stampa e Comunicazione Villa Filippina P.zza San Francesco di Paola, 18 Palermo +39 091.6116565 end_of_the_skype_highlighting www.womad.org womadinsicily@yahoo.it MASS MEDIA COMUNICAZIONE srl Ufficio Organizzazione Eventi Tel. 091 9824104 Fax 091 9824106 Email rminafo@yahoo.it

BACHECA EVENTI - "TERMINI ESTATE" 3-5 SETTEMBRE 2010

Si conclude in questo weekend la kermesse “Termini Estate” organizzata da Bquadro eventi e che tiene sotto i riflettori la cittadina palermitana dallo scorso 30 luglio. Ecco gli appuntamenti dal 3 al 5 settembre. 3 SETTEMBRE DJ SET - CHIOSTRO DI SANTA CHIARA ORE 22, INGRESSO LIBERO Giovanni Raniolo Jitzu (T-Bahn Records) Giovanni Raniolo aka "Jitzu" è nato nel 1980 a Ragusa, Italia. Musicista, dj e sound engineer sin da piccolo mostra parecchia attitudine per la musica ed esprime la sua passione attraverso lo studio di vari strumenti. Dal 2006 le sue tracce sono prodotte da diverse etichette sia estere che italiane: Autist, Vekton, Unlok, Sunplay, Malatoid, 303 lovers, Kassette, Kaufe Musik, etc. e sono suonate da dj di fama internazionale come Pan-Pot, Paco Osuna, Danny Tenaglia, Alexkid, Tom Pooks etc. Nel 2009 prende vita la sua Label , T-Bahn Records, in cui gli artisti sono chiamati a sperimentare con varie forme di electronic dance music. I suoi Set sono caratterizzati dalla commistione di vari generi: dalla Nu Disco, alla Deep House fino ad arrivare a sonorità tipicamente Techno. 3 SETTEMBRE PALCO MUSIC FESTIVAL - PIAZZA DUOMO ORE 21.30 INGRESSO LIBERO In scena la kermesse canora del “Palco music Festival”, con 22 partecipanti che si fronteggeranno in una delle piazze più difficili e meravigliose del Settentrione isolano. Sei gli uomini in gara e 3 gli Under 16. Cinque saranno i giurati, provenienti dal mondo della musica e del canto, fra cui una cantante internazionale. La serata è organizzata dall’Associazione Politeia, con il patrocinio del Comune di Termini Imerese 4 SETTEMBRE AKKURA IN CONCERTO - PIAZZA DUOMO ORE 21.30 INGRESSO LIBERO Gli Akkura hanno fatto il loro primo concerto nel luglio del 2000. Da allora hanno realizzato tre dischi: AKKURA (2003), ZAUN (2007), BRUCERO’ LA VUCCIRIA col mio piano in fiamme (2009). Con all’attivo più di seicento concerti in tutta Italia, gli Akkura hanno inoltre scritto e arrangiato musiche per videogiochi (Helventec), cartoni animati (Rabbio Ranger), spettacoli teatrali (“Italia-Brasile 3 a 2” di e con Davide Enia; “In via della Notte…”; “RossoDensoNero” di Vito Benicio Zingales); hanno partecipato alla compilation “Caterpillar vol. 7” dell’omonima trasmissione radiofonica in onda su radio rai tre; hanno suonato live a “Stella” su sky a cura di Maurizio Costanzo, e su “Un treno per Auschwitz” (Fondazione Fossoli), e stanno per realizzare l’inno del Palermo Rugby. Sono attualmente in tour per promuovere l’ultimo disco-libro prodotto da Moreno Veloso e Domenico Lancellotti ed edito da Dario Flaccovio Editore. Gli Akkura sono: Riccardo Serradifalco – voce e chitarra?Marco Terzo – trombone?Claudio Montalto – tromba?Settimo Serradifalco – contrabbasso?Fabio Finocchio – batteria?Salvo Compagno – percussioni 4 SETTEMBRE SERATA FINALE "OLIMPIADI AL CAMPETTO" - KALOS ORE 21.30 - INGRESSO LIBERO le 21 squadre che si sono misurate in diverse discipline, in totale 25, nei 19 giorni che hanno accompagnato l'estate dei partecipati si ritrovano per l'ultima sfida: cabaret e karaoke. sul palco dell'anfiteatro romano all'interno del Kalos sarà proclamata la squadra vincitrice della 7° edizione delle "Olimpiadi al Campetto" 5 SETTEMBRE CHIOSTRO DI SANTA CHIARA ORE 21.30 INGRESSO LIBERO LSU Lo spettacolo è costruito su tre livelli. Il primo racconta di tre donne, chiuse in un "malaseno",alla ricerca di un lavoro e di un programma televisivo. Sono tre esseri chiusi nella loro solitudine. Nel seconfdo si racconta di una città, Palermo, che sembra incombere dall'esterno con la sua durezza confusa. Nel terzo si dice di tre santi, di una devozione popolare e della speranza di redenzione. Vi è anche un gioco del teatro nel teatro, che pericolosamente porterà le tre donne in una situazione estrema dalla quale sarà difficile uscire.

lunedì 2 agosto 2010

BACHECA EVENTI - CONCERTI BRASS GROUP

Fondazione The Brass Group "Seacily Jazz Festival" 2010 COMUNICATO STAMPA BRASS GROUP: IL SOUL MADE IN ITALY DI JENNY B PROTAGONISTA DOMANI ALLO SPASIMO PER IL SEACILY JAZZ FESTIVAL. L’ARTISTA CATANESE, DOPO LA VITTORIA A SANREMO NEL 2000, HA CAMBIATO ROTTA. E’ oggi una delle protagoniste del soul made in Italy, dopo essere diventata nota al grande pubblico grazie al successo tra le nuove proposte al Festival di Sanremo nel 2000: Jenny B sarà protagonista domani 3 agosto e in replica dopodomani 4 agosto, sempre alle 22, ai Giardini Sopra le Mura dello Spasimo per il Seacily Jazz Festival, organizzato dalla Fondazione The Brass Group (ingresso 10 euro). E’ tra le poche in grado di appassionare il pubblico con le calde sonorità di un sound sensuale ma al contempo pungente e aggressivo. Formazione: JENNY B, voce VINCENZO AUGELLO, batteria FILIPPO DI PIETRO, basso ORAZIO FONTES, chitarra MASSIMILIANO RIOLO, sax SALVATORE RIOLO, tromba ROBERTO SCHEMBRI, tastiera Jenny B nasce a Catania il 20 luglio del 1972 e inizia la sua carriera musicale a 15 anni. Studia canto jazz a al C.P.M. di Milano con Tiziana Ghiglioni e collabora con artisti di grande fama: Zucchero, Ligabue, Celentano, Gemelli Diversi. Raggiunge il successo nel 2000 vincendo il Festival di Sanremo tra le “Nuove proposte” con il brano "Semplice sai", scritto da lei stessa su musica di Frank Minoia, aggiudicandosi anche il premio della Critica intitolato a Mia Martini. Fin dalla sua prima esibizione sul palco conquista e convince il pubblico con le sue incredibili capacità vocali e con la sua perfetta padronanza del palco, tanto da essere paragonata ad artisti del calibro di Whitney Houston, Mariah Carey e Giorgia. Prevendite dei concerti presso la sede della Fondazione (dal lunedì al venerdì ore 10-18) via dello Spasimo 15, Palermo (tel. 091.6166480 - www.thebrassgroup.it).

domenica 25 luglio 2010

MOSTRA FABRIZIO DE ANDRE' ALL'EX DEPOSITO LOCOMOTIVE SANT'ERASMO FINO AL 10 OTTOBRE

All'ex deposito delle locomotive Sant'Erasmo fino al 10 ottobre De Andrè a Palermo, una mostra per attrarre nuovi turisti Da quasi un mese l'ex Deposito locomotive Sant' Erasmo di Palermo è la sede di "Fabrizio De André. La mostra", un percorso espositivo che attraverso la narrazione virtuale, multimediale e interattiva racconta la vita, la musica, le passioni di ‘Faber'. Palermo, rispetto alle tappe precedenti, ha adattato la mostra al luogo. Le sezioni, infatti, da cinque (sala della Poetica, della Musica, dei Tarocchi, della Vita e del Cinema), sono diventate sei con quella del Pianoforte, la più intima, quella dello studio e dell'ispirazione, ma anche quella degli affetti, con le foto che lo ritraggono ancora bambino. L' altra novità della rassegna è legata all'ampiezza dello spazio dei Tarocchi. Il visitatore, dopo avere percorso una sorta di tunnel della memoria, attraverso luoghi ovattati, ambienti chiusi e insonorizzati per permettere una migliore fruizione della mostra musicale, si ritrova in una vera e propria agorà. "L'idea di rendere omaggio a De André l' ho trovata straordinaria. Quando l'ho vista a Genova me ne sono perdutamente innamorato - dice Andrea Peria Giaconia, organizzatore dell'evento in Sicilia per Terzo Millennio-Progetti Artistici. Appena acquistata, ho pensato subito dove portarla, quale potesse essere il luogo migliore, il più bello, l' ex Deposito locomotive Sant'Erasmo". La kermesse su De André ha aperto gli appuntamenti di "Il Circuito del Mito 2010" ed è promossa da Nino Strano, assessore al Turismo, secondo cui si tratta di "un evento culturale che va vissuto in prima persona, esplorando ogni angolo dell'anima dell'artista. Lo spazio che la ospita deve avere un respiro internazionale e Sant'Erasmo, con quella volta di archeologia industriale, ha una sua identità ben definita che ricorda molto le grandi strutture delle città europee". La mostra è aperta al pubblico sino al 10 ottobre dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 23. Il biglietto costa 8 euro (ridotto 6 euro). Per info: 091.392349

lunedì 19 luglio 2010

AVVENIMENTI - E'SCOMPARSO IL GIORNALISTA MINO DAMATO

E' morto venerdi' pomeriggio Mino Damato, popolare giornalista e conduttore tv. Era nato a Napoli nel 1937. Lo si e' appreso oggi dalla famiglia. Dopo l'esperienza nella carta stampata, Mino Damato era diventato inviato per la Rai, realizzando molti servizi per il Tg1 da zone di guerra, come la Cambogia, il Vietnam, l'Afghanistan da dove ha realizzato la prima diretta televisiva durante l'invasione sovietica. Dagli anni Settanta agli anni Ottanta è stato autore e conduttore di trasmissioni come Avventura, Racconta la tua storia, In viaggio tra le stelle e ancora Tam Tam, Italia Sera, Domenica In... - programma di cui si ricorda una sua camminata a piedi scalzi sui carboni ardenti - e Esplorando. Dal 1988 al 1990 ha ideato, realizzato e condotto Alla ricerca dell'Arca, trasmissione che ha ricevuto 3 Telegatti. Nel 1991 per Telemontecarlo ha ideato, realizzato e condotto, Incontri Televisivi con la direzione fotografica di Vittorio Storaro. Nel 1992 per Retequattro ha ideato, realizzato e condotto, Incontri sull'Arca con la direzione fotografica di Vittorio Storaro e la scenografia di Dante Ferretti. Assente da tempo dal piccolo schermo, negli ultimi anni si era impegnato nella lotta contro l'Aids e nel campo del volontariato e della solidarieta'. Nel 1995 ha creato la Fondazione Bambini In Emergenza per occuparsi dei bambini abbandonati e malati di Aids, dopo aver adottato una bimba romena ammalata e morta nel 1996 a nove anni. LA FAMIGLIA, GUARDAVA SEMPRE OLTRE - "Mino era un uomo che guardava in alto cercando la sua luna senza fare come quelli che si fissano il dito. Il suo sogno era quello di poter interpretare questo mondo scoprendone di nuovi, sia che fossero nello spazio - quello spazio da lui tanto amato e che simboleggiava il futuro e dunque la speranza -; sia che scavasse con gli occhi e con la coscienza nei drammi della storia contemporanea". E' il ricordo dei familiari di Mino Damato, popolare giornalista e conduttore tv, scomparso venerdì pomeriggio. Tra i drammi indagati da Damato, i familiari citano "quelli dell'assurdità delle guerre, che lui ha testimoniato in prima persona e quelli individuali che lo hanno portato a scegliere con amore assoluto la sorte dei bambini meno privilegiati. Si rispecchiava negli occhi di Andreia, la piccola romena, che, per una scelta non formale ma di cuore, diventò sua figlia e la cui breve esistenza illuminò la sua, anche quando gli occhi di Mino lasciavano trapelare la sua malinconia". Damato, sottolinea ancora la famiglia, "ha molto vissuto da esploratore e pioniere mediatico, scientifico e anche politico e si è esposto al giudizio e alle critiche, spesso ingiuste, che vengono indirizzate solo a chi non vive di conformismo e banalità. Ha sempre indicato una strada davanti a sé. Non tutti hanno avuto il coraggio di seguirla. La sua solitudine è stata un segno distintivo di questi tempi aridi". "'Guardare oltre con coraggio, determinazione e passione' è l'esempio che ha lasciato a tutti noi. Qualunque sia la meta da raggiungere, anche quella più desiderata, ci sono viaggi che vorresti non finissero mai. Per Mino e per tutti quelli che gli vogliono bene - concludono - questo viaggio non avrà mai fine". FRATTINI,UOMO DI GRANDE IMPEGNO UMANO E SOCIALE - "E' con grande dolore che ho appreso la notizia della scomparsa dell'amico Mino Damato. Sono particolarmente vicino ai suoi familiari e al mondo Rai cui Damato ha dato grande professionalità e generosità". E' quanto sottolinea, in una nota, il ministro degli Esteri Franco Frattini esprimendo il proprio cordoglio per la scomparsa di Mino Damato. "Quando penso alla simpatia e all'affetto, ma anche alla riconoscenza che tante persone in tante parti del mondo hanno per noi italiani, penso a Mino Damato", prosegue Frattini ricordando che "Damato non era solo un grande professionista, un grande giornalista che ci ha informato e raccontato momenti decisivi della nostra storia negli ultimi decenni. Mino si è distinto anche per il suo impegno umano e sociale". "Mi riferisco, in particolare - prosegue il ministro - ai tanti bambini a cui Mino ha saputo dare cosi tanto, ai bambini che ho potuto conoscere e salutare in una mia recente bellissima visita in Romania. A loro dico di guardare bene il nostro cielo stasera perche sicuramente da stasera una nuova stella brillerà. Voglio che sappiano che non li lasceremo soli". COSTANZO, GIORNALISTA BRAVO E IMPEGNATO - "Mino Damato era un bravo giornalista: mi viene in mente Italia Sera, ma anche Domenica in, quando fu per la mia Buona domenica un competitor intelligente". Maurizio Costanzo ricorda così il conduttore scomparso due giorni fa all'età di 73 anni. "Mino - continua Costanzo - è stato una persona generosa e sfortunata. Alla fine degli anni Novanta l'ho avuto spesso ospite al Maurizio Costanzo show: era impegnato allora nella promozione della sua onlus Bambini in emergenza. Una volta mi fece vedere un documentario, da lui stesso realizzato, sulle condizioni terribili dei piccoli ammalati di Aids. L'adozione della bimba romena e la sua morte segnarono profondamente la sua vita: da lì partì la sua battaglia sociale. E oggi mi piace ricordarlo per questo, più che per l'episodio della camminata sui carboni ardenti che ha finito per essere una sorta di discriminante nella sua carriera". Fonte: Ansa

venerdì 9 luglio 2010

BACHECA EVENTI - TURISMO

Pane, Prosciutto e Fantasia a Preci in Week-end Degustare i pregiati insaccati di Norcia nella cornice di un gioiello medievale: è questa la ghiotta occasione offerta dalla decima edizione della manifestazione organizzata nel perugino Ogni viaggio nel cuore più antico e pulsante del Bel Paese è una continua scoperta. Non c'è paesino che non abbia, tra i suoi vanti, bellezze architettoniche e specialità gastronomiche che valgono una visita: Preci , in provincia di Perugia, è uno dei tanti gioielli medievali dell' Umbria, sviluppatosi all'interno di una fortezza nel XIII secolo e noto sin dal Medioevo per la sua scuola di chirurgia specializzata nell'estrazione di calcoli renali. E' in questa cornice che per il decimo anno, nel weekend del 17 e del 18 luglio, si rinnova la piacevole tradizione di Pane, Prosciutto e Fantasia, evento dedicato ai prodotti del perugino, in particolare al pregiato prosciutto I.G.P. di Norcia , ma non solo. La scoperta di tutte le eccellenze locali è il focus della manifestazione di metà luglio, il cui clou è la Notte Bianca del Gusto, una kermesse gastronomica, turistica (monumenti e negozi aperti) ma anche musicale, grazie a gruppi e ad artisti di strada che animeranno le vie del borgo fino alle due di notte. Accanto al prosciutto, si potranno degustare tutti i prodotti tipici locali, dalle norcinerie al farro di Monteleone, dalle lenticchie di Castelluccio I.G.P. al miele, dai formaggi alla trota, dallo zafferano ai biscotti, dai vini all’olio e ai tartufi. Ghiottonerie che chi vorrà potrà acquistare nella relativa mostra-mercato, ospitata nelle cantine del centro storico. Diversi gli appuntamenti in programma, pensati sia per i bambini, sia per gli adulti che vogliono conoscere meglio le bellezze di Preci e del territorio: da La fattoria dei bambini alla Strega delle Erbe, ai laboratori di cucina in cui i più piccoli potranno imparare a preparare il pane e le salsicce, fino alla passeggiata a dorso d’asino e alle visite guidate all’antico Museo della Chirurgia e all’Abbazia di Sant’Eutizio. Da segnare in agenda anche la Rievocazione degli antichi mestieri, allestita nelle cantine, dove sarà possibile vedere all’opera come un tempo il fornaio, il norcino, il pastore, il contadino, il ceramista, la tessitrice, la ricamatrice e il canestraio. Per ulteriori informazioni sul programma e sulle iniziative si possono visitare i siti www.paneprosciuttoefantasia.com, www.mulinodipreci.it , o in alternativa contattare la Segreteria Organizzativa del Comune di Preci al numero 0743.99161.

BACHECA EVENTI - TURISMO

C'è anche la Valle dei Templi di Agrigento tra le immagini dello spot di 30 secondi che illustra le bellezze dell'Italia con la voce di Silvio Berlusconi. Una scelta che lusinga l'assessore al Turismo della Regione Siciliana, Nino Strano. "Voglio ringraziare il ministro Michela Vittoria Brambilla per aver inserito nello spot le splendide immagini di Agrigento, uno dei luoghi simbolo della Sicilia del Mito. Anche uno video promozionale che si rivolge agli italiani - ha aggiunto Strano - invitandoli a visitare la propria terra e a trascorrervi le vacanze, può contribuire a incrementare il nostro Pil". Intanto, però, sempre a proposito della Valle dei Templi, il senatore Benedetto Adragna (Pd), accusa la Regione di voler declassare il sito agrigentino a proposito del progetto di trasformare l'ente Parco della Valle dei Templi in un semplice servizio regionale. "Con un'azione sottaciuta e confusa - spiega - si sta tentando, in nome di una fantomatica riduzione dei costi, di riportare indietro la gestione della Valle dei Templi, oggi affidata ad un apposito ente istituito, dopo molte battaglie, solo nel 2000, al periodo in cui tutto era affidato ad una burocrazia che non aveva né la possibilità e né la fantasia di promuovere il sito in Italia o all'estero, come fa oggi l'ente".

BACHECA EVENTI - TURISMO

Best Western Italia punta sulla Sicilia e fino al 30 settembre presenta una promozione davvero vantaggiosa per godere delle bellezze dell'isola mediterranea. Con il pacchetto ‘Best of Sicily', infatti, prenotando almeno due notti, si soggiorna al prezzo di 31 euro per persona per notte, con trattamento di Bed&Breakfast. Gli hotel in cui è valida la promozione sono il Best Western Hotel Kaos ad Agrigento; il Best Western Hotel Mediterraneo a Catania; il Best Western Hotel Stella D'Italia a Marsala; il Best Western ai Cavalieri Hotel a Palermo. Per prenotazioni: numero verde 800 820080, richiedendo la promozione TP - BEST OF SICILY 2010.

domenica 4 luglio 2010

CURIOSITA'

Tre cerchi, uno sotto l'altro, attraversati da una linea verticale, dal più piccolo a quello più grande, che raggiunge un diametro di 50 metri. Questo l'essenziale “crop circle”, che Maurizio Zamparini, il patron del Palermo Calcio, ha scoperto martedì scorso in un campo di grano di una sua proprietà in Friuli, precisamente a Merlana di Bagnaria Arsa. Si tratta proprio di uno di quei misteriosi “cerchi nel grano”, detti anche agroglifi, che dagli anni '80 si sono diffusi a macchia d'olio per tutto il mondo, creando uno degli enigmi più discussi degli ultimi anni. Che siano frutto di abili burloni, di satelliti artificiali o di forze extraterrestri non è dato saperlo, anche se c'è chi assicura di averne realizzati tanti con tecniche del tutto “umane”. Certo che Zamparini non si fa proprio mancare nulla, trovare un “regalo” simile nel proprio terreno non è da tutti. Il fatto ci ha incuriosito a tal punto che abbiamo voluto ascoltare dalla viva voce dell'imprenditore cosa pensa di quanto accaduto nella sua proprietà. Presidente, i cerchi nel grano in un suo terreno: questa non se l'aspettava proprio. "Sono rimasto sorpreso. La cosa mi ha colpito molto. Quando sono stato avvisato dell'evento, ho fatto sorvolare il campo con un elicottero e ho fatto scattare delle fotografie per rendermi conto di cosa fosse successo. Ho cercato subito la mano dell'uomo per capire se si è trattato di uno scherzo, ma non l'ho trovata". Dunque, chi ha fatto i cerchi, secondo lei? "C'è chi pensa che siano segni lasciati da popoli di altri mondi, altri che siano solo scherzi. Ognuno è libero di credere quello che vuole". Sì, ma lei cosa pensa? "Io penso che non ci sia la mano dell'uomo. Ho avuto modo di documentarmi su queste cose. Ho visto un filmato in cui 20 persone hanno provato a realizzare con tecniche moderne questi cerchi nel grano in poche ore e non ci sono riusciti. Per cui non si capisce come in una notte qualcuno abbia potuto fare una cosa del genere. Questa è un'opinione personale, poi magari qualcun altro sostiene che si può fare. Io penso che non sia possibile. Ci sono segni del genere in tutto il mondo. Sono segnali di popoli che arrivano da altri mondi. Come noi trasmettiamo attraverso onde magnetiche o suoni, loro potrebbero trasmettere con dei segnali particolari come questi disegni. Poi non so darmi una spiegazione. Neanche gli scienziati sanno darla". Ci sono stati altri episodi simili nella zona? "Mi hanno detto che in un campo di Lignano, mesi fa, si è verificata una cosa del genere". Non le hanno segnalato nulla di strano durante la notte precedente alla comparsa dei cerchi? "No, assolutamente. È strano perché, tra l'altro, l'autostrada dista appena cento metri dal terreno. Tutta la notte corrono vicino camion con cabine alte che avrebbero dovuto vedere facilmente qualcosa di strano".

martedì 29 giugno 2010

BACHECA EVENTI - CULTURA, ARTE E TURISMO

Resterà esposta fino al prossimo 10 ottobre nel museo di palazzo Abatellis, a Palermo, la famosa tela "i Musici" di Michelangelo Merisi, detto Caravaggio. L'esposizione è stata inaugurata stamattina dall'assessore dei Beni culturali e dell'Identità siciliana, Gaetano Armao, e dal direttore del museo Abatellis Giulia Davì. "La presenza di questo quadro - ha detto Armao - rinsalda i legami particolari di Caravaggio con la Sicilia. Pochi giorni fa, a Messina,ho accolto il ritorno dell'Adorazione dei pastori, conservato nel museo regionale, e che si unisce all'altro Caravaggio presente in Sicilia e custodito a Siracusa, 'Il seppellimento di Santa Lucia'. Manca la Natività, di Palermo, il cui furto resta una ferita mai rimarginata. Ho fatto esporre nel mio studio una copia del quadro che resterà lì finché non verrà ricuperato l'originale". I Musici, di proprietà del Metropolitan museum of Art di New York, arriva a Palermo per essere esposto temporaneamente, grazie al programma di scambi culturali internazionali stabilito da Armao dopo lunghe trattative tra il Metropolitan e la galleria di palazzo Abatellis. In cambio dei Musici, la galleria regionale Abatellis ha dato in prestito al Metropolitan il trittico del Mabuse che andrà a far parte di un'esposizione specialistica dedicata al pittore fiammingo, organizzata dal museo newyorchese. "Con il Metropolitan museum - ha proseguito Armao - abbiamo aperto un'interlocuzione che porterà, il prossimo 6 ottobre, proprio davanti alla tela del Caravaggio esposta all'Abatellis, alla firma di un accordo di cooperazione e collaborazione culturale. La Regione sarà l'unica istituzione europea a intrattenere un rapporto stabile di collaborazione con il Metropolitan". La cooperazione con il museo di New York è nata dalla restituzione alla Sicilia degli argenti di Morgantina, attualmente esposti nel museo palermitano Salinas.

CURIOSITA' - A PALERMO AVVISTATA UNA PANTERA

E' ancora caccia alla pantera a Palermo, dove proseguono gli avvistamenti da parte di alcuni cittadini. Oggi intorno alle 13 un uomo ha riferito di essersi trovato fianco a fianco con l'animale. Secondo quanto riferito agli uomini del Corpo Forestale, mentre si trovava a bordo della sua auto con la moglie e il figlio, all'altezza del finestrino si e' trovato il grosso predatore, che non appena lo ha visto e' fuggito nei boschi della collina sopra Borgo Nuovo. Nel primo pomeriggio, invece, la pantera e' stata avvistata a Poggio Ridente, altra localita' residenziale in cima alla montagna tra Monreale e San Martino delle Scale.

BACHECA EVENTI - SPETTACOLI

On.Nino Strano: e oggi firmo il decreto per l'edizione 2011. 200 spettacoli in tutta la Sicilia per il Circuito del Mito Da Elton John ai Deep Purple, da Diana Kroll a Pino Daniele, da Tony Bennett fino a Uto Ughi. Sono oltre 200 gli spettacoli contenuti nel cartellone del "Circuito del Mito 2010" presentato stamattina nella sala Alessi di Palazzo d'Orleans a Palermo. Gli eventi si svolgeranno nei luoghi più suggestivi della Sicilia tra siti archeologici e monumentali. La filosofia che sta alla base della programmazione è infatti quella di abbinare il momento artistico alla valorizzazione del bene archeologico e monumentale. Il calendario prevede una prima serie di spettacoli distribuiti tra luglio agosto e settembre e una seconda tranche da ottobre a dicembre. "Tra le novità più rilevanti - ha detto l'assessore regionale al turismo e spettacolo, Nino Strano - la firma oggi stesso del decreto per la programmazione del ‘Circuito del Mito 2011'. Ci orientiamo così - ha sottolineato - a fare una programmazione di lungo termine affinché gli eventi artistici e culturali possano diventare strumento per favorire l'arrivo dei flussi turistici e quindi dare riscontro alle aspettative degli operatori turistici siciliani". Compiacimento per il progetto Circuito del Mito è stato espresso dal presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, che ha partecipato alla conferenza stampa.

giovedì 24 giugno 2010

BACHECA EVENTI - SEACILY JAZZ FESTIVAL 2010 - LO SPASIMO

Seacily Jazz Festival 2010 NASCE LA BRASS RECORDS, ETICHETTA DEL BRASS GROUP; VENERDI’ 25 GIUGNO CONCERTO E PRESENTAZIONE DEL CD “THREE DRUMS SHOW”. Entra nel vivo il Seacily Jazz Festival organizzato dalla Fondazione The Brass Group. Venerdì 25 giugno, infatti, presso i Giardini sopra le Mura dello Spasimo, l'enfant prodige della batteria, Gianluca Pellerito, insieme a Sebastiano Alioto, Sergio “Guna” Cammalleri e l’Orchestra Jazz Siciliana, diretta da Domenico Riina, faranno rivivere le emozioni del Three Drums Show, dopo il successo dell’esibizione in prima mondiale dello scorso 31 luglio. Durante il concerto sarà presentato il cd live registrato in quell’occasione al Teatro di Verdura, serata in cui si esibirono in contemporanea i miti della batteria: Peter Erskine, Alex Acuña e Gianluca Pellerito con l’Orchestra Jazz Siciliana. Il concerto verrà replicato anche il giorno dopo, 26 giugno 2010; costo del biglietto, 10 €. Sarà possibile acquistare in prevendita i biglietti presso la sede della Fondazione, in via dello Spasimo 15, o la sera dei concerti al botteghino dalle ore 20.30.

domenica 20 giugno 2010

BACHECA EVENTI - CULTURA E ARTE

Nel sito si conserva anche la famosa statua del giovinetto, rinvenuta 25 anni fa. Nuovo allestimento al Museo di Mozia. Grazie all'intervento della Fondazione "Giuseppe Whitaker" è ormai pronto il nuovo allestimento del Museo archeologico di Mozia, dove è conservata, tra l'altro, anche la famosa statua del giovinetto, una delle più preziose testimonianze dell'epoca classica, scoperta 25 anni addietro nell'isoletta a pochi metri da Marsala. "Il Museo di Mozia - ha detto l'assessore regionale ai Beni culturali, Gaetano Armao - costituisce una offerta culturale di assoluto rilievo per il territorio trapanese. Anche per questo motivo, attraverso i bandi comunitari intendiamo sostenere il Parco archeologico di Mozia e Lilibeo, di cui l'isola di Mozia fa parte, al fine di incentivare l'offerta tra pubblico e privato ed incrementare il numero dei visitatori".

BACHECA EVENTI - CONCERTI

Concerti alla Tonnara Bordonaro dal 21 al 27 Giugno 2010 23 (a partire dalle 21,15 ingresso libero) ECC’E’SSIVO Gruppo di intrattenimento musicale formatosi circa 10 anni fa e composto da 6 musicisti (chitarra, batteria, basso, tastiere) e due cantanti donne. Tutti i componenti della band vantano esperienze musicali di livello anche internazionale e propone un repertorio che va dalla disco anni '70 e '80 al reggae. Lo spettacolo, molto coinvolgente e spumeggiante, dura circa 2 ore ed è contrassegnato da un alternarsi di generi musicali al fine di assecondare i gusti musicali di un pubblico variegato. 24 THAT’S ALL QUINTET (ore 22,00 ingresso libero) I That's all Band nascono a Palermo nell'anno 2007 dall'unione di musicisti che da anni militano all'interno e fuori dal panorama musicale italiano. La band e' formata da Filippo Cannino (voce & chitarra), Ottaviano Passannanti (batteria, cajon) e Salvatore Fiorenza (basso elettrico). In seguito sopraggiungono e si accodano due nuovi strumentisti quali il pianista Filippo Maria Verna Cuticchio, ed il Sassofonista Michele Mazzola. I cinque musicisti da anni portano avanti con grinta e passione progetti musicali inediti e non. Insieme, avendo di base un repertorio di brani internazionali scelti ad hoc, esplorano e rivisitano la Black Music, genere musicale che racchiude un sound con ritmi e sfumature caratterizzate da stili musicali come il Jazz, lo Swing, il Soul, il Blues, il Funk e il Reggae. Il repertorio è arricchito con molti dei piu' grandi successi, tratti da grandi artisti del panorama internazionale, tra i quali: Stevie Wonder, Areta Franklin, George Benson, ecc. Tutti gli elementi del QUINTETTO vantano molteplici esperienze in CONTESTS musicali. Tra le più rappresentative ricordiamo: Tournè Arezzo Wave 1997 (25 DATE nelle piu' grandi citta' italiane ed un concerto a lugano), O’scià Lampedusa 2007/2008/2009, Sanremo Off 2008, Giffoni, Arezzo Wave, Sonica, TIM TOUR, FESTIVALBAR 2004, FESTIVAL PIGRO(IN ONORE DI IVAN GRAZIANI), Blues Festival " di Amandola (AP), Festa dell'Unità (PA), WOMAD di Peter Gabriel, WIND SERF WORLD CUP FESTIVAL, EFFETTO SABATO su RAI 1, MARTE LIVE, RAI TRE, LA7. 25 Aperitivo Musicale (ore 20,00 ingresso libero) 27 Saggio allievi scuola di musica “Palermo Jazz” (ore 22,00 ingresso libero) Direzione artistica Giuseppe Milici

domenica 13 giugno 2010

BACHECA EVENTI - SPETTACOLI - CONCERTI ALLA TONNARA BORDONARO GIUGNO 2010

Concerti alla Tonnara Bordonaro dal 14 al 20 Giugno 2010 16 Giuseppe Milici/Vincenzo Palermo e la scuola di samba (a partire dalle 21,15 ingresso libero) gio 17/06/2010 (ore 22,00 ingresso 7,00 €) Rewind(Vasco Rossi tribute band) I Rewind" nascono nel 2009 da un’'idea di Francesco Giliberto, attuale tastierista della band, il quale vuole trasformare la sua passione musicale in qualcosa di concreto; da lì a poco altri sette validissimi musicisti si uniranno a questo progetto dando vita a una fantastica band.Iniziano così le prove che vedono i ragazzi impegnati nella costruzione dello show. Le prove sono molto dure e con orari, a volte, scomodi ma i ragazzi credono nel progetto e si impegnano con molto entusiasmo e umiltà.L’idea piace e man mano che prende vita ci si accorge che c’è feeling e un ottimo sound. La band è composta da:Claudio Martinez (batteria)Ottimo batterista, è una persona umile è riservata ma allo stesso tempo punto di riferimento della band in quanto sicuro e preciso nel suo ruolo.Francesco Cavataio (chitarra)Ottimo musicista, molto preparato in quanto ex allievo di Germano Seggio, attuale docente presso la AMM di Palermo.Valerio Sarrica (basso)Formidabile musicista, appassionato di musica elettronica è anch’egli un punto cardine per la band; attualmente frequenta il Conservatorio V. Bellini di Palermo.Liliana Cimino (cori)È la nostra vocalist.Una persona molto decisa che si è saputa distinguerle a livello musicale nonostante la sua giovane età. Studia presso la MMA di Ignazio Di Fresco presso la sede di Palermo.Francesco Giliberto (tastiere & programmazione)È l’ideatore del gruppo. Bravissimo tastierista, da poco si sta cimentando nel mondo della musica elettronica. Ha studiato al Conservatorio V. Bellini di Palermo.Giuseppe Di Blasi (chitarra)Studente presso il BRASS GROUP di Palermo, è l’esempio della disciplina. Ha una grande carica ed è un chitarrista strepitoso che riesce a trasmettere grandi emozioni.Ciro Pusateri (sax & cori)È una persona esilarante nonché un bravissimo musicista; attualmente iscritto al Conservatorio V. Bellini di Palermo, il suo punto di forza è la padronanza dello strumento.Ivano Passarello (voce)Per la band rappresenta Vasco: è la rivelazione dei "Rewind" in quanto esperto musicista con un passato di studi presso il conservatorio V.Bellini che lo hanno portato ad essere oggi un elemento insostituibile per la nostra band.I "REWIND" sono oggi pronti stupirvi e a trasmettere emozioni ,come il grandeVasco, facendo quello che questi ragazzi amano cioè la MUSICA. 20 Aperitivo Musicale (dalle ore 20,00 ingresso libero) Direzione artistica Giuseppe Milici

BACHECA EVENTI - SPETTACOLI - PRESENTAZIONE "LE PULLE" DI EMMA DANTE - AUDITORIUM TEATRO DANTE

La Direzione Artistica dell'Auditorium Teatro Dante informa gli addetti stampa,capi readattori,giornalisti che: Lunedi 14 giugno alle ore 12,00 presso Auditorium Teatro Dante conferenza stampa con: Emma Dante – autrice e regista de Le Pulle Emilio Miceli – segr. naz. SLC CGIL Michele Palazzotto – segr. reg. FP CGIL Sicilia Renato Costa – segr. reg. FP CGIL Medici Sicilia Alessandro La Grassa – Presidente CRESM Vincenzo Guarrasi – Preside Facoltà di Lettere di Palermo Salvatore Cusimano – Direttore Sede RAI di Palermo Francesco Calabria - Direttore artistico Teatro Dante Modera: Luca Cumbo - organizzazione Giornate per l'Inclusione Sociale" FP CGIL Sicilia, FP CGIL Medici Sicilia, SLC CGIL, Associazione CRESM, Facoltà di Lettere di Palermo, Sede Rai di Palermo EVENTO SPECIALE per la prima volta nella sua città la Direzione dell'AUDITORIUM TEATRO DANTE è lieta di presentare - Emma Dante in “Le Pulle”[Auditorium Teatro Dante, Piazza Lolli – 22 giugno] Operetta amorale testo e regia Emma Dante musiche originali Gianluca Porcu, alias Lu testi delle canzoni Emma Dante con:con: Elena Borgogni, Sandro Maria Campagna, Sabino Civilleri, Emma Dante, Ersilia Lombardo, Manuela Lo Sicco, Carmine Maringola, Clio Gaudenzi, Antonio Puccia scene: Carmine Maringola costumi: Emma Dante luci: Cristian Zucaro foto: Giuseppe Di Stefano produzione Teatro Mercadante, Napoli Théâtre du Rond-Point, Paris co-produzione Théâtre National de la Communauté Française, Bruxelles E’ quantomeno curiosa la facilità con cui Emma Dante, artista palermitana ammirata e richiesta in tutto il mondo, viene chiamata realizzare lavori prestigiosissimi, come la regia per la Carmen alla Scala di Milano, e allo stesso tempo si trovi nell’impossibilità di rappresentare un proprio spettacolo nella propria città. Dopo il boicottaggio dei maggiori teatri palermitani, “Le Pulle” approda al Teatro Dante preso in affitto per l’occasione. Ironia a parte, è il problema cronico della gestione della cultura a Palermo e in Italia. Con questa iniziativa la città e i cittadini si riappropriano dei propri “gioielli” nonostante l’assenza delle istituzioni e non senza sforzi da parte di tutti. Così la regista parla del suo lavoro: “operetta amorale con cui definisco questo spettacolo è un atto unico di carattere popolare in cui la recitazione si alterna col canto e l’argomento che viene trattato non ha relazione con la comune morale. Protagoniste sono le puttane (pulle in palermitano), quattro travestiti e un trans che contemplano madonne a tinte accese, vestite di stras, piume di struzzo, pizzi, lustrini e guepiere. Attraverso un processo di metempsicosi, tre fate guidate da Mab, la levatrice delle fate, trasferiscono nelle pulle la loro anima femminile, incarnandosi in un ibrido che sta a metà tra i due sessi. Il miracolo è teso a compiere un rovesciamento del femminile sul maschile senza dover subire l’ operazione o la scomunica di un bigotto Cardinale. Rosy, Sara, Ata, Moira e Stellina si addormentano beate e in sogno ricevono la grazia dalle tre protettrici: la fata danzante, la fata cantante e la fata parlante. Il viaggio onirico ricco di travestimenti, trucchi, parrucche, balli, canzoni, coreografie da avanspettacolo, è accompagnato da atmosfere laceranti e dolorose in cui le cinque pulle mettono a nudo la loro condizione di emarginate. L’interno è un bordello con le tende di damasco, un covo segreto dove offrire anima e corpo.” Biglietti in prevendita presso i punti BOXOFFICE in Sicilia 16 euro + diritti di prevendita Francesco Calabria Direzione Artistica e Organizzativa fcalabria@auditoriumteatrodate.com tel.3311477971 Auditorium Teatro Dante Laura D'Aquila Relazioni Esterne e Comunicazione info@auditoriumteatrodante.com www.auditoriumtearodante.com tel.3311477971

martedì 8 giugno 2010

BACHECA EVENTI - FESTIVAL DEL CINEMA DI TAORMINA - 56^edizione -

Si annuncia bene questa 56/ma edizione del Festival di Taormina (12-18 giugno) diretto dall'americana Deborah Young. Non solo avrà come ospite una star indiscussa come Robert De Niro che terrà una Master Class e riceverà il Taormina Arte Award nel Teatro Antico, ma ci sarà anche, in apertura, l'anteprima mondiale di Toy Story 3 film prodotto dalla Pixar e distribuito dalla Walt Disney in Italia dal 7 luglio. "Per la prima volta un film in 3d sarà proiettato all'aperto - ha detto la Young oggi in conferenza stampa a Roma -. I tecnici stanno già studiando per risolvere possibili problemi". E,infine, altro ospite illustre il regista di 'Underground' Emir Kusturica, anche lui chiamato per una master class e per ricevere un premio, assegnatogli per aver aver messo in luce il confronto tra culture. Altra anteprima mondiale, nella sezione Il grande cinema al Teatro Antico, da segnalare quella del film del regista messicano Alfonso Arau 'L'imbroglio nel lenzuolò con Maria Grazia Cucinotta, Geraldine Chaplin ed Ernesto Mahieux.

BACHECA TURISMO - PARADISI DI SICILIA -

La Riserva dello Zingaro, nel Trapanese, sarà la protagonista di Paradisi di Sicilia la nuova manifestazione che l’associazione Fare Ambiente ha organizzato nell’ambito di un percorso di valorizzazione delle aree protette siciliane. «Dopo le manifestazioni dell’anno scorso su Madonie, Nebrodi e Alcantara – afferma il coordinatore regionale di Fare Ambiente, Nicolò Nicolosi – si vuole puntare l’attenzione su questa riserva a 30 anni della “marcia dello Zingaro” che ha portato alla nascita del primo polmone verde naturale dell’Isola». Alla manifestazione che si svolgerà tra San Vito Lo Capo, Custonaci e Castellammare del Golfo, da giovedì 10 a domenica 13 giugno, parteciperanno i vertici nazionali e regionali di Fare Ambiente, rappresentanti del governo regionali, istituzioni e operatori economici locali e la Commissione Ambiente del Senato, col suo presidente Antonio D’Alì. Nel corso della manifestazione sarà inaugurata la mostra fotografica di Antonio Cusimano. La conferenza di presentazione dell’iniziativa è in programma giovedì 10 giugno alle 19,30 nell’aula consiliare di San Vito Lo Capo alla quale interverranno l’antropologo Antonino Buttitta, Girolamo Cusimano, direttore del dipartimento Beni culturali dell’Università di Palermo, e il coordinatore regionale di Fare Ambiente Nicolò Nicolosi. La serata sarà poi dedicata alle tradizioni popolari, i suoni e i gusti del territorio. Venerdì 11 alle 10,30 a Custonaci visita guidata della riserva naturale orientata di Monte Cofano: “Il recupero della Torre della Tonnara”. Alle 13 spazio alla gastronomia con i prodotti e le tradizioni culinarie del territorio in collaborazione con gli studenti dell’istituto professionale di stato per i servizi alberghieri e della ristorazione “Ignazio e Vincenzo Florio”. Alle 18 a Castellammare del Golfo nell’aula consiliare tavola rotonda su “Natura, Cultura e Mito nella Riserva dello Zingaro” con Nicolò Nicolosi, coordinatore regionale Fare Ambiente Sicilia, Marzio Bresciani, sindaco di Castellammare del Golfo, Francesco Maria Raimondo, direttore del dipartimento di Scienze botaniche dell’Università di Palermo, Giuseppe Barbera, direttore del dipartimento Colture Arboree dell’Università di Palermo, Silvano Riggio, ordinario di Ecologia dell’Università di Palermo, Sebastiano Tusa, soprintendente del mare, Giovanni Curatolo, vicepresidente del Consorzio universitario della Provincia di Trapani, Andrea Santulli, direttore dell’istituto di Biologia marina del Consorzio universitario della Provincia di Trapani, Giovanni D’Anna del Cnr di Castellammare del Golfo. Modera: rof. Girolamo Cusimano, direttore del dipartimento Beni culturali dell’Università di Palermo. Conclusioni a cura di Guido Lo Porto, presidente onorario di Fare Ambiente Sicilia, Giuseppe Fausto Milillo, vicepresidente nazionale di Fare Ambiente Sicilia, Girolamo Turano, presidente della Provincia di Trapani, Roberto Di Mauro, assessore regionale al Territorio e ambiente. Alle 20,30 i profumi e i sapori del Golfo di Castellammare. Sabato 12 alle 10,30 all’hotel Calampiso, tavola rotonda su “L’ambiente, l’accoglienza, le tradizioni: quali politiche per far crescere l’economia, tutelare il territorio, creare nuova occupazione”. Interverranno Matteo Davide Salvatore Rizzo, sindaco di San Vito Lo Capo, Mario Pellegrino, sindaco di Custonaci, Vincenzo Bertolino, direttore della Riserva naturale orientata dello Zingaro, Daniela Lima, coordinatrice di Fare Ambiente Palermo, Salvatore Braschi, responsabile Area marina protetta Isole Egadi di Fare Ambiente, Salvatore Giglione, dirigente Generale dell’Azienda regionale foreste demaniali, Marco Salerno, dirigente generale dell’assessorato regionale al Turismo, Antonio Carullo, commissario straordinario dell’Ircac, Davide Durante, presidente di Confindustria Trapani, Giovanni Catania, dirigente alla Programmazione finanziamenti e grandi eventi della Provincia diTrapani, Angelo Mancuso, presidente Federcoopesca Sicilia, Maurizio Giannone, esperto di turismo. Modera Antonino Buttitta, antropologo dell’Università di Palermo. Conclusioni di Vincenzo Pepe, presidente nazionale di Fare ambiente, Antonio D’Alì, presidente della Commissione ambiente del Senato della Repubblica. Alle 13 “I Sapori del Mare”, alle 15 riunione del coordinamento nazionale e regionale di Fare Ambiente. Alle 17,30 “Zingaro: Visita guidata della Riserva ed esibizione della Banda musicale del Corpo Forestale con l’intervento del comandante generale del Corpo Forestale, Pietro Tolomeo. Domenica 13, in mattinata conclusione della manifestazione e rientro dei partecipanti. La manifestazione è organizzata in collaborazione con Ars, Provincia di Trapani, assessorati regionale al Turismo e alle Risorse agricole, Riserva naturale orientata dello Zingaro, Ircac, Comuni di Castellammare del Golfo, Custonaci e San Vito lo Capo, dipartimento regionale Foreste demaniali e Auto Europa.

mercoledì 2 giugno 2010

BACHECA EVENTI - MOSTRA CARAVAGGIO A ROMA FINO AL 13 GIUGNO -

Ancora pochi giorni (il 13 giugno si chiude) per assistere, alle Scuderie del Quirinale, alla mostra su Caravaggio. Allestita in occasione dell’anniversario del IV° secolo dalla morte di Michelangelo Merisi, sotto l’Alto Patrocinio della Presidenza della Repubblica, la mostra –autentico evento artistico dell’anno- si snoda lungo un percorso più tematico che cronologico. Il primo dei 24 dipinti esposti è la “Canestra di frutta”, mai uscita dalla Pinacoteca Ambrosiana, una natura morta che risalta, oltre che per la pennellata realista, per i richiami simbolici (la caducità e vanità dell’esistenza) che si colgono nella mela bucata, nell’uva matura, nell’accartocciarsi sofferto delle foglie. Seguono varie opere che manifestano la sensualità caravaggesca: il “Bacco” degli Uffizi, “I Musici” del Metropolitan Museum of Art di New York, “Amor vincit Omnia” proveniente da Berlino, “Il suonatore di liuto” dell’Hermitage; la stranita dolcezza e il languore dei giovani immergono in atmosfere allusive e invitanti alla trasgressione dei sensi. Né mancano dipinti che rappresentano, con realismo disincantato, aspetti legati alla quotidianità, fatta di astuzie ed inganni, come “I Bari” del Kimbell Art Museum. Ma, come in tutti gli artisti della sua epoca, anche in Caravaggio dominano i temi religiosi e la lettura biblica. Il Merisi, tuttavia, nell’affrontarli offre spesso un’interpretazione teologica originale e tante volte considerata, dal clero committente, provocatoria, se non addirittura blasfema. Ciò non significa, però, come i più superficiali critici del Caravaggio si spingono ad affermare, che il pittore lombardo fosse miscredente. Al contrario, per quanto la sua vita sia stata avventurosa e macchiata persino da crimini, Caravaggio ebbe una sensibilità religiosa accentuata e una profonda conoscenza teologica, dimostrata peraltro dalle sue opere. In esse il messaggio trascendente si svela, sottolineandosi la sacralità degli eventi, soprattutto attraverso l’impareggiabile tecnica del chiaro-scuro, affinata nel periodo della maturità, che mira ad evidenziare o ad adombrare i particolari delle scene descritte. Si possono così gustare, alle Scuderie del Quirinale, la “Cattura di Cristo nell’orto” della National Gallery di Dublino, dove Caravaggio ritrae se stesso dietro ai centurioni romani intento a guardare ciò che sta per accadere, “Giuditta che toglie la testa ad Oloferne” del palazzo Barberini di Roma, in cui la donna ha la fronte corrugata perché concentrata nell’eseguire l’atto letale freddamente deliberato, le due versioni della “Cena in Emmaus”, quella londinese e quella milanese: la prima luminosa, volta a cogliere il miracolo nello stupore gioioso che esso provoca, la seconda espressione di una religiosità raccolta e quasi incupita che caratterizza altre opere dell’ultimo Caravaggio. Come –presenti nella mostra- il melanconico “San Giovanni Battista” della galleria Corsini di Roma, l’enigmatica “Annunciazione” di Nancy, ultima opera del percorso, e, soprattutto, il David con la testa di Golia della Galleria Borghese, in cui la testa mozzata è quella di uno stanco e sconfitto Caravaggio verso cui David mostra compassione. Nella mostra non sono esposte opere provenienti da chiese. Pertanto a chi volesse “assaggiare” altri capolavori di Caravaggio, risalenti al suo periodo artisticamente più felice, senza peraltro spendere un euro, si consiglia di visitare a Roma la Chiesa di San Luigi dei Francesi (vi troverà “La vocazione di San Matteo”, “San Matteo e l’angelo”, rifiutata dai committenti nella prima versione perché il santo aveva i piedi troppo sporchi, “Il martirio di San Matteo”), quella di Sant’Agostino ( qui la suggestiva “Madonna dei pellegrini”), quella di Santa Maria del Popolo, dove, nella cappella Cerisi, rifulgono “La conversione di San Paolo”, rappresentata, in un crudo realismo, piuttosto che nella strada di Damasco, in una stalla, e “La crocifissione di Pietro”. Si segnala che chi ha organizzato la mostra ha volutamente selezionato solo le opere di sicuro attribuibili a Caravaggio, escludendo quelle, pure non prive di fascino, sulle quali la paternità del Merisi è tuttora controversa. Un’avvertenza: le prenotazioni sono tutte esaurite, tranne quelle per gruppi; chi non volesse perdersi una mostra di tale rilievo farebbe bene a recarsi alle Scuderie di buon mattino, per evitare file di 4 o 6 ore. Ne vale la pena.

BACHECA EVENTI - TEATRO DEL FUOCO A STROMBOLI AD AGOSTO

Dal 21 al 29 agosto la terza edizione con artisti internazionali Stromboli si riaccende con il Teatro del Fuoco Dal 21 al 29 agosto Stromboli si riaccende per la terza edizione del Teatro del Fuoco, International Firedancing Festival, (vedi video nella home page di sicilia.travelnostop.com)grazie alla presenza di artisti provenienti da Germania, Nuova Zelanda, Polonia, Ungheria, Italia. Con scenografie realizzate in rame riciclato, rappresentazioni di mimo, danza, teatro e cabaret, laboratori di giocoleria e clowneria per bambini, laboratori didattici, incontri e videoproiezioni, gli artisti racconteranno il fuoco attraverso molteplici linguaggi. Se nel 2008 (prima edizione) il Teatro del Fuoco, ideato e promosso dalla Società Argomenti di Palermo e dall'Associazione culturale Elementi di Stromboli, ha rappresentato quasi una scommessa, lo scorso anno per lo straordinario successo di pubblico (una media di 500 spettatori per spettacolo che nella serata finale sono diventati 2 mila) si è trasformato in uno degli appuntamenti clou dell'estate. Quasi tutti gli spettacoli del Teatro del Fuoco saranno gratuiti, i luoghi, come del resto gli orari d'inizio, varieranno da sera a sera, e, come nelle precedenti edizioni, location del festival saranno la piazza principale dell'isola, l'anfiteatro Eos, la spiaggia e il molo vecchio.

mercoledì 26 maggio 2010

BACHECA EVENTI – TURISMO ARCHEOLOGICO

Il prezioso carico è ritornato in Sicilia dopo 30 anni

Tesoro Morgantina dal 4 giugno al Salinas di Palermo

Dopo oltre trent'anni è tornato in Sicilia il tesoro di Morgantina. All'alba di oggi è giunta al Porto di Palermo la nave che trasportava 16 splendidi argenti, risalenti al III secolo avanti Cristo, che furono trafugati da tombaroli, nella cosidetta "Casa di Eupolemos" nei pressi di Aidone e trasportati clandestinamente al Metropolitan Museum di New York, dove furono casualmente rinvenuti nel 1998. Dopo un accordo con il ministero dei Beni Culturali e l'assessorato regionale ai Beni culturali, gli argenti sono stati trasferiti a Roma dove sono rimasti esposti al Museo nazionale di Palazzo Massimo. Dal 4 giugno, invece, saranno esposti al museo archeologico Salinas di Palermo, prima di trovare definitiva collocazione a Morgantina.
"Si tratta di un evento importante che si ricollega anche ad altre restituzioni - ha detto Gaetano Armao, assessore regionale ai Beni culturali - avvenute di recente, quali la Fiale di Caltavuturo e la Venere di Morgantina. Con questo ritorno aggiungiamo al nostro patrimonio - ha concluso l'assessore - un altro tesoro alla nostra già ricca collezione ed un ulteriore motivo per turisti per venire in Sicilia".