La tradizione delle uova di Pasqua ha origini pagane solo successivamente divenne un simbolo cristiano legato alla Resurrezione di Cristo, fin dai tempi di Sant'Agostino, alla fine del quarto secolo.
Per i pagani l'uovo rappresentava la rinascita della natura nella stagione primaverile, tanto che gli antichi persiani dipingevano le uova per celebrare il Newrooz, ovvero l'inizio del nuovo anno, corrispondente all'equinozio di primavera.
Molti secoli dopo l'anno Mille, data fatidica che secondo molte credenze popolari avrebbe dovuto segnare la fine del mondo, invase l'uso soprattutto nelle campagne di scambiarsi a Pasqua uova di gallina, di piccione, di quaglia o di altri volatili. Spesso le uova venivano colorate: un infuso di barbabietole servire per il rosso, di ortiche e spinaci forniva il verde, di mammole il viola, di bucce di cipolle il marrone. Prima di essere donate le uova dovevano ricevere la benedizione.
La tradizione delle uova si estese ben presto anche nelle classi agiate, che invece di ricorrere ai frutti del pollaio si rivolsero a orafi e gioiellieri per realizzare uova d'oro o argento, costellate di smalti e gemme.
Nella Pasqua ebraica, invece, un uovo bollito immerso nell’acqua salata simbolizza il sacrificio pasquale offerto al Tempio di Gerusalemme.
Per i cristiani Ortodossi l’uovo di Pasqua è molto più che una celebrazione alla fine del digiuno, è una vera e propria dichiarazione della Resurrezione di Cristo.
Tradizionalmente, le uova di Pasqua ortodosse vengono tinteggiate di rosso per rappresentare il sangue di Cristo, versato sulla croce e il guscio duro dell’uovo che simboleggia la tomba sigillata di Cristo, la rottura della quale rappresenta la risurrezione dalla morte.
Nelle chiese Cattoliche ortodosse e dell’Est, le uova pasquali sono benedette dal prete alla fine della veglia pasquale e distribuite ai fedeli.
Ciascuna donna porta anche un cestino in chiesa con delle uova di Pasqua ma anche altri alimenti pasquali da far benedire al prete.
Una leggenda racconta che Maria Maddalena stava portando delle uova cotte da condividere con le altre donne al Sacro Sepolcro quando, improvvisamente, le uova stesse si colorarono miracolosamente di un rosso brillante non appena lei vide il Cristo risorto.
Una leggenda diversa, ma non necessariamente in contrasto con la precedente, riguarda gli sforzi di Maria Maddalena di diffondere il Vangelo. Secondo questa tradizione, dopo l’Ascensione di Gesù, Maria si recò dall’imperatore di Roma e lo salutò dicendo “Cristo è risorto”, dopodiché lui indicò un uovo sul suo tavolo e asserì: “Cristo non è risorto più di quanto quest’uovo sia rosso”. Dopo questa asserzione l’uovo si colorò immediatamente di un rosso sanguigno.
L'uso delle uova di cioccolato invece è relativamente recente: il cacao fu introdotto in Europa dopo la scoperta dell'America, ma solo nel Settecento gli olandesi lo usarono per realizzare le uova di Pasqua. Allora il cioccolato era rigorosamente fondente, solo verso la metà dell'Ottocento in Svizzera si produsse il primo cioccolato al latte.
Sulle uova esistono ancora oggi usanze che variano da Paese a Paese: ad esempio in Francia i bambini vanno a caccia delle uova nascoste dai genitori e chi trova quello rosso è considerato il più fortunato.
Una tradizione che persiste in alcune parti del Regno Unito consiste nel far rotolare le uova colorate lungo le discese di colline nella Domenica di Pasqua.
Negli Stati Uniti, invece, le stesse uova vengono spinte con l’aiuto di un cucchiaio su superfici piane. Le uova di Pasqua sono un simbolo molto utilizzato nel folklore russo, rumeno, ucraino, polacco e di altri paesi slavi. Una tecnica batik viene utilizzata per creare uova dalle decorazioni intricate e dai colori brillanti, la più conosciuta è l’ucraina pysanka.
I celebrati laboratori Fabergé, invece, crearono splendide e lussuose uova di Pasqua per la corte imperiale Russa. La maggior parte di queste creazioni contengono sorprese nascoste come un uccello lavorato ad orologio o navi in miniatura. Esistono molte altre tecniche di decorazione delle uova e molte tradizioni vogliono che queste vengano regalate in segno d’amicizia, amore e buona fortuna.
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