Arte, la Vergine raccontata dalle donne
(…) Quei piedini che ho veduto
iniziare a camminare
ora infissi sulla croce
non potranno più inciampare.
Quelle mani che carezze
al mio viso hanno donato
ora stanno fredde e stanche
su quel legno consacrato. (…)
Queste quartine estrapolate da una poesia di Vinny Scorsone dedicata a Maria per la mostra: MA-donna, inaugurata l’8 marzo presso lo spazio Millenium di Corso Butera 181 a Bagheria e curata da Filli Cusenza, danno il senso dell’amore profondo che una madre, qualunque essa sia, ha per il proprio figlio e quanto sia straziante il dolore per la sua perdita, quanta compostezza vi sia spesso nella sofferenza fisica inevitabile per la perdita del generato dalla propria carne, anche quando questi è stato, per vicende diverse, un disadattato della società.
La scelta di esporre in questa mostra dedicata alla donna, in quanto ma-donna, opere realizzate da donne mi lascia un po’ perplesso soprattutto perché è in coincidenza con la “festa” della donna (o forse meglio sarebbe usare un termine meno godereccio e più incisivo). È come volere creare una sorta di casta esclusiva in un tempo che pure vive momenti di tensione e di “ghettizzazione” della donna, strumento e oggetto - a volte per sua libera scelta, altre perché costretta dalla volontà coercitiva di uomini nei confronti dei quali, con molta più correttezza potrebbe essere usato il termine “bestie” (senza per questo volere essere negativo nei confronti degli animali) e scava un solco ancora più profondo tra i due sessi. In una società che dovrebbe tendere sempre più verso l’integrazione, verso la parità dei ruoli, volere creare dei comparti stagni è come fare una scelta di campo. A mia memoria non ho mai visto una mostra riservata a soli artisti uomini eppure ci sono opere di straordinaria bellezza realizzate da uomini e dedicate alla Madonna e alla donna più in generale. Nel suo testo in catalogo Filli Cusenza ne cita diversi: Antonello da Messina, Cimabue, Giotto, Raffaello, Correggio etc. rafforzando questo concetto. La nostra società non dovrebbe diversificarsi per sessi ma, soprattutto, per le capacità che ognuno di noi ha e particolarmente per il tipo di contributo che è in grado di apportare alla crescita
sociale e culturale. Mi rendo perfettamente conto che la società maschilista in cui viviamo non aiuta l’emancipazione della donna né quella della società. È troppo chiusa nei suoi privilegi feudali. Oggiconta non tanto quello che sei o le capacità che hai ma come appari, con chi ti schieri, se sei di bella presenza e, oserei dire, “quanto
minorenne sei” indipendentemente se sei uomo o donna.
Una società apatica alla sofferenza degli ultimi ma che trova, però, nella spiritualità di una mostra, un’anima aggregante, un tema sapientemente sviluppato come molto e bene sanno fare le donne invitate a questa kermesse: Barbara Sirtoli. Anna Torregrossa, Rossella Andriani, Maria Pia Lo Verso, Elisa Vicari, Valeria Troja, Amanda Raccuglia, Miriam Buttiglieri, Giuliana Guarrata, Maria Rita Orlando, Tiziana Viola Massa, Kinda, Giovanna Calabretta, Antonia D’Amato e la già citata Vinny Scorsone con la sua poesia “a Maria”. Tutte hanno, con le loro opere dedicate alla Ma-donna, realizzato in uno spazio variegato come quello del Millenium, una significativa mostra il cui fulcro principale è appunto la Madonna, Madre di tutte le madri. Le diverse interpretazioni che ne hanno dato le artiste hanno mirato tutte alla rappresentazione più classica, mistica e religiosa e non, come in qualche caso accade, dissacrante e offensiva.
La mostra è visitabile fino al 1° aprile 2009 dal martedì al sabato dalle 09.00 alle 13.00 e dalle 16.30 alle 20.00, lunedì dalle 16.30 alle 20.00.
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