La sua prima “Norma” venne accolta con freddezza alla Scala, tanto che Vincenzo Bellini dichiarò: “Fiasco, fiasco, solenne fiasco”. Fortunatamente non fu così, tanto che nelle serate successive il pubblico capì bene l’importanza della musica del compositore catanese, che in seguito divenne una delle personalità più ricercate. Bellini condusse un’intensa vita sociale, frequentava salotti dell’alta società, ebbe moltissime amanti e fu uno dei pochi compositori dell’epoca che si mantenne con il denaro guadagnato dalle sue opere. Al celebre musicista è legata la famosa ricetta della pasta “alla Norma”. Si narra infatti, che alcuni appassionati di musica dopo aver assistito ad uno spettacolo, arrivarono tardi al ristorante che stava quasi per chiudere, dopo varie insistenze per mangiare almeno qualcosa, riuscirono a farsi servire del cibo con quanto era rimasto in cucina. In tavola arrivarono degli spaghetti conditi con ricotta stagionata, salsa di pomodoro, melanzane fritte e basilico. Dopo aver gustato una simile prelibatezza, qualcuno urlò: “ma questa è Norma!” indicando la bontà del piatto e l’eccellenza dei sapori.
Da qui, la ricetta della Pasta alla Norma alla Bellini
Ingredienti
Spaghetti – melanzane – polpa di pomodoro – aglio – ricotta stagionata –basilico–oliod’oliva–sale–pepe
Preparazione: Prendete delle melanzane (dopo averle lasciate in acqua salata a spurgare), tagliatele a filetto e friggetele in abbondante olio d’oliva.
Preparare una salsa, partendo a freddo, con polpa di pomodoro, olio d’oliva, sale, pepe, spicchi d’aglio, e cocete affinché risulti ben ristretta.
Preparate degli spaghetti al dente in abbondante acqua salata; scolate e saltateli in padella con il sugo, aggiungendo della ricotta stagionata grattugiata.
Servite la pasta alla Norma, arricchita nel piatto di portata con le melanzane fritte, una manciata di ricotta stagionata e foglie di basilico.
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