martedì 21 luglio 2009

BACHECA DEL BUON GUSTO – UN ANGOLO DI SPAGNA NEL CUORE DI PALERMO

Quando viaggiamo o viviamo per un periodo all’estero e restiamo affascinati da un luogo in particolare, spesso capita di pensare che aprendo un piccolo negozietto di rosticceria o una pasticceria siciliana potremmo vivere in quel posto per sempre. A volte però capita anche che le parti si invertano.

Camminando di notte per le strade del centro di Palermo si viene rapiti da un profumo nuovo. Se vi fermate per chiedere che cosa sia questo curioso alimento dalla strana forma, Raffaele Arcidiacono vi risponderà che si tratta del “churro”. Il churro è un gustoso spuntino dolce, tipico della cucina tradizionale spagnola a base di tre semplici ingredienti acqua, farina e sale che viene poi fritto. “Ho assaggiato il churro, o meglio i churros, durante un periodo di vacanza in Spagna e me ne sono innamorato. Anche se fare la pastella è semplice, la vera magia la compie il macchinario che utilizziamo per produrlo, comprato direttamente a Valladolid”, spiega Arcidiacono. In Spagna le churrerie che distribuiscono questo goloso alimento si trovano nelle piazze, nei mercati, nelle fiere estive o nei Luna Park. La churreria di Palermo è la seconda a nascere in Italia dopo quella di Viareggio. Quando l’impasto viene messo nella churrera, un contenitore con l’imboccatura a sezione a stella, viene diviso in tanti gustosi churros che devono essere poi immersi nell’olio a una temperatura di 236 gradi. “In questo modo la frittura diventa friabile e leggera.

Se ne possono mangiare tantissimi, dolci o salati, perché non sono ingrassanti”, dice Arcidiacono. Tutto sta in quanto si è golosi perché i churros si accompagnano con creme dolci o salse salate. Si possono intingere nella nutella, nella crema di cioccolato caldo, fondente, bianco o al latte, nel caramello, nelle marmellate o nel gelato. Nella variante salata invece il suo sapore si può mischiare con la salse messicana, taratara, ai quattro formaggi, boscaiola e tante altre. Ovviamente poi non può mancare la sangrìa, la bevanda giusta per assaporare un menu spagnolo doc. Vengono serviti in una confezione davvero originale: “L’ho messa a punto pensando ai giovani. E’ un vassoio con due buchi per due bicchieri. uno grande nel quale vanno i churros e uno piccolo nel quale mettiamo la salsa o la crema. In un altro foro c’è anche un piccolo tovagliolo giallo. Mentre mangiano i ragazzi possono così continuare a passeggiare”, conclude Arcidiacono.  

(di Stefania Brusca per SiciliaInformazioni)

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