Nonostante le polemiche della vigilia, il teatro Massimo di Palermo ha accolto il 2010 secondo programma: cenone e concerto della Swing Dance Orchestra, anche se non sono mancati intoppi nel corso della serata. E non a causa delle temute contestazioni fuori dal teatro, che non ci sono state, ma per colpa dei ritardi nel servizio di catering che hanno costretto una parte del pubblico ad accogliere la mezzanotte senza il bicchiere in mano: lo spumante è arrivato una decina di minuti più tardi, fra i mugugni.
La serata, presentata dalla madrina Rossella Brescia, è iniziata in perfetto orario, alle 20 è stato servito un aperitivo e alle 21 gli ospiti - fra loro volti noti e meno noti e anche un discreto numero di turisti - erano al loro posto per un teatro praticamente pieno che ha goduto di un 'assaggio' di swing suonato dalla band diretta dal pianista Andrej Harmlin. Nel teatro erano gremiti sia i palchi che la platea, dalla quale per una sera sono sparite le poltrone per far posto ai tavoli e ai balli: novità, questa, che nelle scorse settimane aveva suscitato polemiche da parte di partiti politici e associazioni, che oltre a criticare l'idea stessa di organizzare una cena nel gioiello del Liberty, avevano chiesto chiarimenti alla Sovrintendenza, che ha autorizzato la cena in platea ma non nei palchi, i cui ospiti sono stati quindi dirottati verso altre zone del teatro, come la sala Onu o la sala Pompeiana, adibite per l'occasione.
Ma è stata proprio la cena a riservare la cattiva sorpresa: non per il cibo proposto dallo chef palermitano Natale Giunta, ma per la lentezza del servizio. La cena, iniziata alle 21 e 45, doveva finire alle 23 e 30, quando era previsto il ritorno ai balli: la Swing Dance Orchestra è tornata sul palcoscenico in perfetto orario, ma in molti tavoli a quell'ora era appena stato servito il secondo. I ritardi si sono accumulati e così diversi ospiti, che dalle sale vedevano e ascoltavano l'orchestra grazie ad un sistema di tv al plasma e riprese interne, hanno dovuto saltare il dessert o mangiarlo in tutta fretta, per tornare nei palchi entro la mezzanotte. E lì c'é stata la brutta sorpresa: niente spumante, che è arrivato dopo diversi minuti con tante scuse da parte del personale. La serata è continuata a tutto swing e la platea del Massimo si è trasformata in una inusuale pista da ballo. Sulle note di 'Chattanooga choo choo' si è chiuso il primo veglione al teatro Massimo.
(fonte Ansa)
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