sabato 13 marzo 2010

BACHECA EVENTI - TURISMO

Lanciata la candidatura dell'itinerario arabo-normanno di Palermo, Monreale e Cefalu' tra i Patrimoni dell'Umanita' (World Heritage List) dell'Unesco. La proposta, gia' formalizzata al ministero dei Beni e delle attivita' culturali dall'assessore regionale per i Beni culturali e per l'identita' siciliana, Gaetano Armao, e' stata presentata questa mattina nel corso di una conferenza stampa a Palermo, nella chiesa di San Giovanni degli Eremiti.

"Quella che presentiamo oggi - ha detto l'assessore Armao - e' un'iniziativa articolata di grande valenza culturale. L'arte arabo-normanna si contraddistingue per la combinazione di tre differenti tradizioni artistiche: romanica, islamica e bizantina". "L'esempio di quanto avveniva in Sicilia mille anni fa - ha proseguito Armao - quando culture diverse, sebbene dopo forti conflitti bellici e religiosi, convivevano pacificamente, ci deve servire per guardare al presente e, soprattutto, al futuro".

"La valorizzazione del patrimonio monumentale e artistico arabo-normanno ci consente, infatti, di pensare alla Sicilia come a una cerniera tra Europa e Paesi del Maghreb. Oltre al dialogo interculturale e religioso - ha aggiunto Armao - e' anche importante l'aspetto economico, se e' vero che nelle aree del mondo tutelate dall'Unesco i flussi turistici aumentano dal venti al trenta per cento. Adesso occorre predisporre, presto e bene, un dettagliato piano di gestione".

"La prossima settimana - ha affermato ancora Armao - verra' costituito un comitato di coordinamento tra Regione, autonomie locali e istituzioni economiche promotrici e un comitato scientifico per supportare questa candidatura. Ne faranno parte esponenti della cultura, dell'universita' e del mondo delle imprese. Verra' istituito, inoltre, un comitato di garanti per monitorare il piano di gestione".

Quando un luogo viene candidato a far parte della Wold Heritage List il piano di gestione e' obbligatorio. I siti tutelati dall'Unesco debbono essere facilmente raggiungibili e accoglienti. Devono garantire ospitalita' ai turisti che optano per gli hotel a cinque stelle, ma anche ai giovani e, in generale, a chi non ha grandi disponibilita' economiche. Armao ha, inoltre, ricordato che, proprio domani e dopodomani, i componenti della commissione legislativa Cultura della Camera dei deputati saranno a Palermo, a Monreale e a Cefalu' per visitare i complessi monumentali.

I monumenti 'candidati' alla tutela Unesco sono dieci. Otto si trovano a Palermo: il Palazzo Reale o dei Normanni, la Cappella Palatina, la chiesa di San Giovanni degli Eremiti, la chiesa di Santa Maria dell'Ammiraglio, la chiesa di San Cataldo, il palazzo della Zisa, la Cattedrale di Palermo, il palazzo della Cuba. A questi si aggiungono il duomo e il chiostro di Monreale e il duomo e il chiostro di Cefalu'.

Il dirigente generale del dipartimento dei Beni culturali della Regione, Gesualdo Campo, ha ricostruito la genesi storica e culturale di un complesso monumentale ricco di saperi diversi. Gianni Puglisi, presidente della Fondazione Banco di Sicilia, nonche' presidente della commissione Unesco in Italia, ha ricostruito i passaggi tecnici che hanno portato alla candidatura presso l'Unesco dei complessi monumentali di Palermo, Monreale e Cefalu'.

"Palermo, con il suo centro storico - ha detto Puglisi - e' iscritta nella lista provvisoria Unesco da quindici anni. I siti in lista provvisoria, in Italia, sono circa cinquanta e il centro storico di Palermo ha poche possibilita' di ammissione. Da qui l'idea di allargare la candidatura ai complessi monumentali arabo-normanni di Palermo, Monreale e Cefalu'".

Cosi' la Fondazione Banco di Sicilia ha affidato alla storica dell'arte, Maria Andaloro (allieva di Cesare Brandi), l'incarico di studiare tematicamente il percorso monumentale che si snoda tra Palermo, Monreale e Cefalu'. Lo studio, una volta completato, e' stato consegnato alla Sovrintendenza di Palermo.

"Ora - ha aggiunto Puglisi - dopo la proposta d'inserimento che l'assessore Armao ha presentato al ministero dei Beni culturali, la parola passa alla commissione nazionale dell'Unesco e, poi, al comitato per il patrimonio mondiale. In questa delicata fase e' importante che tutti i soggetti interessati al progetto si impegnino al massimo per trasformare la volonta' in realta'".

Fonte: adnkronos

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