Guai a chiamarlo “maestro”, lui si sente un “allievo permanente”, e invece non è vero! Antonio Cappadonia, originario di Cerda, è un vero maestro gelatiere, di quelli che il gelato lo fanno davvero, artigianalmente, senza aggiunzioni di ogni tipo, utilizzando soltanto prodotti genuini che la nostra terra generosa ci dona. Il 25 aprile, proprio a Cerda, si è svolta la nota Sagra dei carciofi, nella quale il celebre cuoco Natale Giunta ha cucinato per i visitatori almeno seimila piatti di pasta con i carciofi, e questa è stata la lieta occasione nella quale SiciliaInformazioni ha avuto il piacere di incontrare Cappadonia, il quale, ci ha mostrato il procedimento artigianale di come il gelato al carciofo, pezzo forte della sua produzione, si ottiene. L’ingrediente primario è ovviamente il carciofo spinoso del territorio di Cerda, e il gelato, per il maestro Cappadonia, “rappresenta anche un omaggio all’economia del mio paese, dove sono nato e cresciuto”. La ricetta che il maestro ha inventato, è stata frutto di tanta fatica e di molte notti insonne, ma sicuramente n’è valsa la pena! Carciofi utilizzati per il gelato artigianale, sono rigorosamente biologici e vengono coltivati da Vito Badaglialacqua, proprietario di un’azienda agricola locale. “Una volta che i carciofi arrivano nel laboratorio – ci spiega Antonio Cappadonia- vengono puliti e aggiunti ad un altro ingrediente naturale del nostro territorio: i limoni che costituiscono un anti ossidante naturale”. Il pallino del maestro, è infatti quello di realizzare sempre prodotti con materie prime naturali. Rifugge dai coloranti, i prodotti di sintesi, i derivati, quello che vuole è creare l’ eccellenza che si può ottenere solo dai prodotti del terreno. “I carciofi,- continua Cappadonia- una volta tagliati, vengono poi strofinati con il limone e immersi in una bacinella d’acqua e limone, in modo da creare il peso dal quale estrarrò la quantità di cinarina (il succo del carciofo) che proprio per il sapore amarognolo gli conferisce un gusto di piacevolezza e bontà. Sembra una contraddizione, ma non lo è. La cinarina viene colata nel succo di limone, dopo aver estratto la quantità dovuta, si aggiunge lo zucchero e il neutro, cioè la farina di semi di carruba che serve a legare i liquidi con i solidi (senza l’aggiunta del neutro si ottiene invece la granita al carciofo) “ Il gelato al carciofo è un prodotto rinfrescante consigliato anche a chi pratica molto sport, ha un buon contenuto di ferro, ma si può anche offrire abbinato ad antipasti come la rucola, funghi e aceto balsamico, divenendo, così, un piatto prelibato. Lo si può anche utilizzare come sorbetto tra una portata di carne e una di pesce oppure anche come dessert. Antonio Cappadonia lo considera un gelato da meditazione ed è inutile chiederne il motivo.
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