mercoledì 1 aprile 2009

BACHECA EVENTI - TURISMO

Il progetto va contro Fce e Parco che puntano a recuperare la tratta

Fs: all’asta i caselli dell'Alcantara-Randazzo

E’ polemica dopo la notizia che le Fs hanno messo in vendita alcuni dei caselli della tratta Alcantara-Randazzo, in disuso da oltre un decennio. All’asta, che dovrebbe partire il prossimo maggio, dovrebbero andare e pare a prezzi molto contenuti, i caselli che ricadono nel Parco dell’Alcantara. Una decisione che non è piaciuta agli operatori locali soprattutto perché il progetto appare in netto contrasto con le proposte di recupero della linea ferrata avanzate dalla Ferrovia Circumetnea e dall’Ente Parco Fluviale dell’Alcantara. “Ci troviamo di fronte ad uno scippo che non possiamo assolutamente accettare - ha affermato il commissario governativo della Ferrovia Circumetnea, Gaetano Tafuri - insieme al Parco dell'Alcantara e ai sindaci dei 12 comuni interessati faremo di tutto, azioni legali comprese, per scongiurarlo. Vendere le strutture edili vuol dire – ha precisato - privare la tratta di una parte essenziale del suo patrimonio. In questa maniera non sarebbe più attuabile il progetto per il recupero dell’Alcantara-Randazzo”. Secondo il commissario dell’Ente Parco Fluviale dell’Alcantara, Giuseppe Castellana “recuperare la tratta dell’Alcantara significherebbe collegare, come un grande ponte fisico e ideale, il flusso turistico di Taormina e Giardini Naxos all’alta valle del fiume e al comprensorio dei Nebrodi”.

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