lunedì 20 aprile 2009

BACHECA INFORMAZIONI – IL PARLAMENTO SICILIANO -

Amici, contrordine. Il Parlamento siciliano è il luogo del rigore e dell’efficienza
Ve lo assicura il Presidente, Francesco Cascio

Leggete, per favore, con attenzione:
“Stiamo riportando il Parlamento al rigore e all’efficienza. Abbiamo approvato trenta leggi in pochi mesi e una norma per il sostegno alle aziende colpite dal racket del pizzo, di portata epocale… L’importante è trovare risposte ed offrire risultati... La classe dirigente si è rinnovata ed è cresciuta nel segno della legalità…”
Avete letto?
Vi poniamo due quesiti:
1) Chi ha pronunciato queste parole?
2) A quale Parlamento si riferisce l’ignoto autore?
La risposta al primo quesito non è semplice. Chi rappresenta un’assemblea legislativa è indotto a ritenere che lo faccia nel migliore modo possibile. Più che un costume, è una sindrome, la sindrome di Re Mida, il re che faceva diventare oro tutto ciò che toccava.
Siamo in alto mare, dunque.

Per fortuna ci sono indizi che potrebbero aiutare nella ricerca dell’autore. Per esempio il numero delle leggi approvate: ben trenta in pochi mesi.

Il campo si restringe ma le difficoltà permangono.
Le assemblee legislative fanno questo di mestiere, esaminano ed approvano leggi. Ma il numero delle leggi approvate non viene preso in considerazione, di consueto, ai fini della formazione di un giudizio sull’attività legislativa svolta. Avete mai letto simili dati sulla Camera dei deputati o il Senato della Repubblica?
Si è portati dunque a ritenere che l’uso dei numeri ai fini di un verdetto sulla qualità del lavoro svolto sia un’abitudine invalsa in alcuni Palazzi delle istituzioni, non in in tutti.

Qualche ipotesi, a questo punto, potreste azzardarla, ma vi suggeriamo di soprassedere ed esaminare qualche altro indizio utile.
Quale Parlamento ha approvato una norma di portata epocale per il sostegno alle aziende colpite dal racket del pizzo?
Ora potreste dare una risposta. Ma se volete proprio essere sicuri di ciò che sospettate, abbiate pazienza e prestate attenzione ad una espressione icastica e definitiva usata nel brano che vi abbiamo proposto all’inizio: Stiamo riportando il Parlamento al rigore e all’efficienza.
Indugiate? Non dovete girarci attorno, non ponetevi dubbi, seguite il vostro istinto. Soprattutto evitate di fare i conti con la realtà, altrimenti andate fuori strada.
Chi mai potrebbe affermare che il Parlamento siciliano è il luogo del rigore e dell’efficienza, se non l’attuale Presidente che del “suo” Parlamento sa tutto in tempo reale.

Ora potete mettere nero su bianco e trascrivere sul vostro fogliettino il nome e cognome del Presidente del Parlamento siciliano.
Si tratta proprio di Francesco Cascio.
E chi se non lui?
Siete sorpresi, vero?
Non vi eravate accorti di avere in Sicilia il luogo dell’efficienza e del rigore e che il vostro Parlamento approva leggi “di portata epocale”?
Se è così, non potete certo addebitarlo a chi vi fa sapere come stanno le cose.
Ora non ci resta che rivelarvi la fonte, il luogo dal quale abbiamo tratto le frasi che ci hanno fatto da filo conduttore e ci hanno permesso di diffondere notizie che pochi conoscono. Si tratta della rivista patinata Sicily donne che nel suo numero di lancio ha riservato ampio spazio al Presidente dell’Ars con una intervista corredata da magnifiche immagini. Dobbiamo essere grati a Sicily-donne, altrimenti chi ci avrebbe potuto informare sullo stato di grazia dell’Assemblea?

Eravamo rimasti ad un secolo fa, quando  i bilanci del parlamento siciliana mantenevano cifre alte, inghiottivano risorse, aprivano voragini nel debito pubblico e lasciavano invariati privilegi, indennità ed altre prebende.
Perché tanta omertà?
Hanno tenuto tutto riservato. Sono stitici gli uomini dell’Assemblea nel dare notizie all’esterno. Perciò finiscono con l’ignorare ciò che può riempire d’orgoglio i siciliani.
Ma come, Palazzo dei Normanni diventa il luogo del rigore e dell’efficienza, e non ne fanno parola ad alcuno?
L’Assemblea approva leggi di portata epocale e non viene segnalato in modo adeguato la portata?
La classe dirigente siciliana si è rinnovata ed è cresciuta nel segno della legalità, e la cosa viene mantenuta fra quattro mura?
Sono state trovate le risposte giuste ed offerti i risultati attesi, nonostante “i percorsi siano impervi e scoscesi”,  e nessuno ne sa niente?
Evidentemente c’è un problema serio d’informazione.

L’intervistatrice di Sicily-donne, non contenta delle novità concesse in esclusiva dal Presidente dell’Ars, gli ricorda, imprudentemente, “la bocciatura alla richiesta di conoscere i dettagli di alcuni viaggi in missione fatti con i soldi pubblici”.
Subendo la risposta che un simile quesito merita, secca ed esplicita, e corredata da un velato rimprovero: “La questione è malposta”.
Perché, vi chiederete?
Francesco Cascio lo fa sapere senza remore: “Io sin dall’inizio del mio mandato ho intrapreso la strada del rigore, limitando le missioni ai casi di effettivà necessità, proprio per evitare sperperi del denaro pubblico”.
Scommettiamo che non ci credete e volete le prove, vero?
Cascio le porge in modo inequivocabile: “Sulle missioni i miei uffici hanno offerto tutte le risposte necessarie. Il resto è solo una polemica strumentale”.

Si intuisce che gli scettici sanno a chi rivolgersi. Basterà fare una telefonata agli uffici ed avranno tutte le risposte che vogliono. Esaustive.
Si capisce che Cascio è irritato – non dall’intervistatrice, ma dalla questione - è perfettamente legittimo che lo sia. Da mesi non fanno altro che chiedergli i nomi dei deputati che hanno ricevuto il trattamento di missione. Non una volta, ma cento volte, e lui a ripetere la stessa cosa, a spiegare, invano, che i nomi dei deputati non si possono dare in pasto all’opinione pubblica perché esistono regole della privacy da rispettare.
Missioni pubbliche protette dalla privacy, proprio così.  
E’ inutile pestare l’acqua nel mortaio, sarebbe una polemica strumentale, com’è stato autorevolmente ribadito.

Nessun commento: