domenica 26 luglio 2009

BACHECA EVENTI - SPETTACOLI

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Stefano Di Battista in esclusiva regionale a Caltagirone per Note di Notte

Nuova atmosfera e nuovo viaggio musicale con il quarto appuntamento di Note di Notte che, giovedì 30 luglio, raggiungerà Caltagirone ospitando in esclusiva regionale Stefano Di Battista in quartetto all’Antica Tenuta del Nanfro.

Nato a Roma nel 1969, Di Battista studia il sassofono dall’età di 13 anni. Scopre il jazz innamorandosi del suono di Art Pepper e incontrando il leggendario alto sassofonista Massimo Urbani. Nel ’90 si diploma al conservatorio con il massimo dei voti.

Nel ’92 incontra Jean-Pierre Como che lo invita a suonare a Parigi. Si procura due concerti al Sunset con un trio formato dal batterista Roberto Gatto e dal contrabbassista francese Michel Benita. Le due date rappresentano la svolta decisiva per la sua carriera.

La prima sera Gatto rinuncia e lo sostituisce Aldo Romano che viene colpito dallo stile di Di Battista. La seconda sera è in sala Laurent Cugny, prossimo a prendere le redini dell’Orchestra Nazionale del Jazz, che assume Stefano all’istante.

Pilastro dei vari gruppi di Aldo Romano, membro del sestetto di Michel Petrucciani, nel ’97 incide il suo primo album per la Label Bleu. Nel ’98 arriva il primo ingaggio per la Blue Note per la quale inciderà “A prima vista”. Nel 2000 registra “Stefano Di Battista” con Elvin Jones alla batteria, Jacky Terrasson al piano e Rosario Bonaccorso al contrabbasso. L’album vince il Telerama classificandosi al primo posto nelle classifiche europee di vendita.

Ambasciatore del jazz italiano nel mondo ormai da diversi anni, è diventato un volto familiare al grande pubblico dopo aver partecipato alle edizioni 2005, 2006 e 2009 del Festival di Sanremo e dopo aver curato la colonna sonora live di tutte le edizioni de “Il senso della vita” condotto da Paolo Bonolis.

Inserito nel cartellone dell’Estate calatina, il concerto avrà inizio alle 21,30.

Dalle 20,00 – orario di apertura del botteghino - alle 21,30 sarà servito un drink di benvenuto realizzato da Nanfro con il supporto dell’Assessorato Regionale Agricoltura e Foreste e dell’azienda Piombo.

Per il Nonsolofestival esporranno Malaluna – Officina delle idee, Luana Reale e Spazio Forni.

Modica 26 luglio 2009

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venerdì 24 luglio 2009

BACHECA EVENTI TURISMO

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Parchi acquatici: che frescura! - Luglio o agosto in città e tanta voglia di fuggire dal caldo? Tra scivoli e piscine, finte spiagge e onde oceaniche, non c'è che l'imbarazzo della scelta. L'Italia è punteggiata di parchi acquatici bellissimi. Eccoli

Parchi acquatici:
che frescura!

Luglio o agosto in città e tanta voglia di fuggire dal caldo? Tra scivoli e piscine, finte spiagge e onde oceaniche, non c'è che l'imbarazzo della scelta. L'Italia è punteggiata di parchi acquatici bellissimi. Eccoli

Scivoli, piscine con onde oceaniche, finte spiagge, ciambelloni per farsi trascinare dalla corrente, sdraio e lettini per prendere il sole... I parchi acquatici sono la via di fuga ideale per chi trascorre luglio o agosto in città ed è alla caccia di un po' di frescura. Per sfuggire al caldo dei marciapiedi arroventati, per un fine settimana all'insegna del divertimento con tutta la famiglia, per un pomeriggio lontani dall'ufficio. Da Canevaworld all'Acquafan, le alternative sono tante e sorprendenti. Da nord a sud, ecco una selezione di parchi acquatici tra cui scegliere.
Bolle Blu: provincia di Alessandria. Si può scivolare sul Foam, sulla Trottola, sul Twist e sil Boa, ci si può far trascinate dalle correnti del River o saltellare della Piscina a Onde. IL SITO
Astilido: provincia di Asti. Piscina olimpionica, piscina per tuffarsi con piattaforma, piscina baby, laguna. Scivoli kamikaze, foam, black hole, toboga, river con gommoni. IL SITO
Ondaland: provincia di Novara. Raggiungibile facilmente via autostrada sia da Milano che da Torino, è il più grande parco acquatico d'Italia. Scivoli mozzafiato, onde, spiagge, tubi a pressione, discese su ciambelloni a 4 posti, fiume relax, twsiter e chi più ne ha, più ne metta. IL SITO
Atlantis: nei pressi di Pinerolo (TO). Piscine, scivoli, dinosauri, estate ragazzi e concerti. IL SITO
Aquaneva: Inzago, provincia di Milano. 100mila metri quadri, praticamente un vero e proprio villaggio vacanza. Scivoli, piscine, gommoni, area picnic, laghetto artificiale, Music Planet per i nottambuli. IL SITO
Gardaland Waterpark: Milano, un vero parco di divertimenti con l'aggiunta dell'acqua. Si ssegnalano: una fantastica spiaggia di sabbia finissima ampia ben 400 metri quadrati e una nuova attrazione mozzafiato, �Rafting Pipe: Gravità Zero�. Un percorso a forma di �V� a bordo di un velocissimo gommone lanciandosi da un�altezza di 12 metri. IL SITO

Acquasplash: Cortefranca, provincia di Brescia. L'attrazione principale è il doppio kamikaze, poi il black hole per scivolerete nel buio più assoluto, e il twist, alto 7 metri e composto da due tubi intrecciati per un percorso lungo 30 metri. Per gli sportivi, ci sono corsi di acquagym e anche di ballo. IL SITO
Aquasplash (senza la "c"): Lignano Sabbiadoro, provincia di Udine. C'è ogni attrazione acquatica che possoate immaginare, compresa la Wet Bubble, una palla d'acqua gigantesca su cui arrampicarsi. IL SITO
Caneva World: Peschiera del Garda. Uno dei più grandi e più celebri parchi acquatici d'Italia. Praticamente non ha bisogno di presentazioni. A due passi da Gardaland, è talmente vasto che ospita 5 aree di divertimento: Acqua Paradise, Medieval Times, Night Festival, Rock Cafè e Movieland. Ci sono attrazioni bagnate di ogni genere. IL SITO
Aquafan: Riccione. Impossibile non citarlo. 150mila metri quadrati di divertimento, 90 chilometri di tubazioni, scivoli, toboga, kamikaze, gommoni e piscinone. E poi concerti, eventi, incontri, lezioni di aquagym e fitness... E la sera spazio discoteca. Un mondo da vivere.IL SITO
Aquavillage: a Cecina e Follonica (Toscana). Scivoli, lagune, idromassaggi, aree verdi, discoteche, animatori e piscine per tutti i gusti. IL SITO
Aqualand Vasto: in Abruzzo a Vasto (CH). Tremila metri quadrati di piscine e un chilometro di scivoli. Area verde pic nic da 50mila metri quadri, basket, calcetto, beach volley, pattinaggio con i roller. Per i bimbi: Kinderland e Jurassic Adventure. IL SITO
ZooMarine: alle porte di Roma. Delfini, leoni marini, foche, pappagalli, rapaci e tuffatori, giostre, scivoli, spiaggia attrezzata, solarium, piscine da oltre 2mila posti e cinema 3D. Una vacanza lunga un giorno. IL SITO
Valle dell'Orso: Torre del Greco (Napoli). Pineta, piscine, scivoli, ristoro, aree relax e solarium, piscina a onde, spiaggia, musica. Tutto quel che occore per divertirsi da mattino a sera. IL SITO
Magic World: Giugliano in Campania (Napoli). Parco divertimenti, drive in e acqua park. Nuova attrazione: Niagara slides. Poi kamikaze, tubi, scivoli multipista, gommoni, lazy river, laguna tropicale, anaconda. IL SITO
Acquapark Acquazzurra: Metaponto (Matera). Kamikaze da brivido, toboga con avvitamenti mozzafiato, laguna, idromassaggio, surf foam, fungo a cascata, zona dance e area sport e fitness. IL SITO
Odissea 2000: Rossano (CS). Scivoli da 25 metri, piscine di ogni forma e dimensione, ciambelloni, giochi d'acqua, area bimbi, area relax, punti di ristoro IL SITO

CURIOSITA’

Sono dell’idea che in questi tempi la maggior parte dei libri sono assolutamente inutili perché ripetitivi e, non debbano pertanto né, essere scritti né, men che meno editi. Il recentissimo saggio di Luigina Marchese edito da Terre Sommerse è uno dei pochi libri che ho letto di recente che meritano di essere pubblicati perché aggiungono qualcosa di nuovo e di diverso nel panorama letterario italiano

Pur non essendo uno specialista in fisica, ho apprezzato la finezza intellettuale e la capacità di sintesi di quest’autrice sensibile e colta che, mentre addentra alla scoperta del nulla tra i misteri dell’infinitamente piccolo - l’Atomo - fa un inno a Massimo Corbucci

Il dott Corbucci nel 1978 ha codificato l'ordine di riempimento dei livelli atomici, cioè ha trovato l’ordine in cui sono collocati gli elettroni nei vari shell del nucleo dimostrando che la distribuzione elettronica non è continua, come si era prima creduto, ma vi sono delle "soluzioni della continuità" tra i numeri atomici 71-72 e 103-104. Inoltre, ha dimostrato che l'ultimo livello quantico n = 8 risultava "completo" al numero atomico 112.

La scoperta di Corbucci ha avuto come conseguenza che il Sistema Periodico trovi il suo limite strutturale nel 112, e non nel 126 come supposto in precedenza. Ma qui è necessario un brevissimo excursus

I filosofi greci Leucippo, Democrito ed Epicuro, detti atomisti, per primi affermarono che gli atomi erano corpi, invisibili ed indivisibili e quindi gli a-tomi (dal greco non-divisibili) erano ingenerabili, indistruttibili, immutabili. Da ciò derivò l'impossibilitá teorica del non essere visto che il nascere non era altro che un "aggregarsi di cose che sono", e il morire un separarsi delle medesime.

Al giorno d’oggi l'atomo é definito la piú piccola frazione di un elemento in grado di conservare le proprie caratteristiche chimiche e fisiche; é una struttura complessa costituita da diversi tipi di particelle: protoni (che portano una carica positiva), neutroni (elettricamente neutri) ed elettroni (che portano una carica negativa).L'atomo non é percettibile con i sensi, ma solo con l'intelligenza. L'atomo é la forma visibile dell'intelletto e si differenzia dagli altri atomi: per figura, per ordine e per posizione.

Risale al XVIII secolo la scoperta di numerose sostanze,tra cui l'ossigeno; nel 1789 Lavoisier aprì una nuova era della chimica fornendo interpretazioni dei fenomeni di combustione e introducendo in chimica l'impiego sistematico della bilancia; Dalton nel 1803 diede alla teoria atomica un contributo decisivo attribuendo a ciascun atomo, oltre che una rappresentazione simbolica, un determinato peso in valore relativo; da qui l'origine dei pesi atomici dei diversi elementi, di cui Dalton pubblicó nel 1850 una prima tabella, che in seguito venne estesa e migliorata.

Successivamente, le nozioni di atomo e di molecola si sono sempre piú precisate. La classificazione periodica degli elementi proposta nel 1869 dal russo Mendeleev giunse a coronare gli sforzi dei chimici e suggerí loro che tutta la materia dell'universo poteva ben essere costituita utilizzando solo un centinaio di atomi differenti. Ben prima di questo, l'inglese William Proust aveva espresso l'ipotesi che gli atomi dei diversi elementi fossero formati partendo dal solo atomo d'idrogeno, considerando che i pesi atomici dei diversi elementi erano molto spesso dei multipli di quello d'idrogeno

Corbucci ha effettuato una vera e propria rivoluzione epocale per la fisica in quanto ha fatto vacillare un capisaldo solidissimo (il principio Galileiano - Newtoniano della Gravitazione Universale), che è stato dimostrato essere non vero.  La legge della gravitazione universale, è stata minata fin dalle fondamenta dalla constatazione che i corpi non cadono a terra con medesima "g", se sono fatti di elementi chimici diversi.

I Fisici del GSI di Darmstadt sulla scorta dell’assunto di Corbucci ,hanno determinato nel Dicembre 1998 il numero massimo di elementi del Sistema Periodico: 112. 50 di gruppo A, 62 di gruppo B. L'atomo viene pensato come "pieno" da ciò si intuisce che vi deve essere il vuoto (di essere, e quindi il non-essere). Il vuoto, quindi é necessario come il pieno: senza vuoto gli atomi-forme non potrebbero differenziarsi e nemmeno muoversi. Atomi, vuoto e movimento sono la spiegazione di tutto l’essere ed il divenire sia nel macro che nel microcosmo. Gli atomi sono involucri attorno al vuoto. Questa scoperta scientifica rimanda al trascendente in una simbiosi tra scienza e filosofia. L’Atomo 112 diventa la chiave segreta per aprire la struttura dell’universo e dell’uomo. Si ritrovano identiche vie nel nostro Dna, e si trovano le costruzioni di Dio in noi stessi.

(di Sigismondo Pallavicini per SiciliaInformazioni)

BACHECA EVENTI - MUSICA

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Malika Ayane a Marina di Modica

Terza tappa di Note di Notte domenica 26 luglio alle 21,30. Sarà l’Auditorium Mediterraneo di Marina di Modica ad ospitare il concerto di Malika Ayane, realizzato grazie al sostegno di Pam supermercati.

Nata a Milano nel 1984, Malika inizia la formazione musicale studiando violoncello al Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano dal 1995 al 2001. Parallelamente fa parte dell’ensemble del Coro di Voci Bianche del Teatro Alla Scala in cui, oltre al ruolo di corista, esegue spesso parti solistiche.

Nel 2007 incontra Caterina Caselli che vede in lei una personalità artistica con uno stile originale, fresco e “speziato”. È Paolo Conte ad usare questa espressione per definire la voce di Malika: “Il colore di questa voce è un arancione scuro che sa di spezia amara e rara”.

Malika inizia a lavorare al primo progetto discografico che vede la luce nell’autunno del 2008 e si intitola “Malika Ayane”.

L’album, un progetto Sugar, è un crocevia di talenti: il produttore e arrangiatore Ferdinando Arnò (autore e compositore di tutte le musiche e di quasi tutti i testi, ad eccezione di “Fandango”), Pacifico (autore di “Sospesa” e “Contro vento”), Giuliano Sangiorgi (autore di “Perfetta”) e lo stesso Paolo Conte che regala a Malika l’inedito “Fandango”. Malika è co-autrice di “Briciole” e “Il giardino dei salici”.

Il disco si avvale inoltre dei contributi artistici di alcuni importanti nomi dell’ambiente musicale internazionale: Tom Elmhirst che ha mixato la maggior parte dei brani, Tony Cousins che ha masterizzato l’album ai “Metropolis studios” di Londra e Vincent Mendoza che ha curato l’arrangiamento dell’orchestra nei brani “Il giardino dei salici” e “Perfetta”.

La pubblicazione dell’album è preceduta dal successo del singolo “Soulwaver”, ancor più noto nella sua versione italiana “Sospesa”.

Consacrazione e popolarità di Malika Ayane arrivano con “Feeling Better”.

Il successo si consolida con la partecipazione al Festival di Sanremo 2009 con “Come foglie”.

Inserito nel calendario dell’estate modicana 2009, il concerto vedrà la presenza di Bibite Polara a dissetare il pubblico e gli artisti di Note di Notte.

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BACHECA EVENTI – PATTI (ME) RIAPRE LA VILLA ROMANA -

Turismo archeologico, a Patti riapre la Villa Romana

Riaperture importanti a Patti durante questo fine settimana. Stasera alle 20 verranno aperti al pubblico i sotterranei della Cattedrale. La cosiddetta ‘Galleria’, ritrovata durante i lavori del 1980, è databile alla prima metà del XIII sec. Nella Galleria verranno esposti dei pannelli curati dalla Sovrintendenza di Messina che spiegano i lavori di restauro effettuati tra il 2005 e il 2007. Saranno inoltre esposti degli oggetti ritrovati all'interno della cisterna rinvenuta nella Cattedrale. Domani, invece, riapre al pubblico la Villa Romana di Marina di Patti. All’inaugurazione del sito archeologico, prevista alle 18.30, è prevista la presenza di Lino Leanza, assessore regionale dei beni culturali; Gianfilippo Villari, soprintendente ai BB.CC. di Messina; Gabriella Tigano, dirigente del servizio archeologico della Soprintendenza di Messina; Giuseppe Venuto, sindaco di Patti; Rosolino Sidoti, assessore ai beni culturali del Comune di Patti.
www.pattietindari.com

martedì 21 luglio 2009

BACHECA DEL BUON GUSTO – UN ANGOLO DI SPAGNA NEL CUORE DI PALERMO

Quando viaggiamo o viviamo per un periodo all’estero e restiamo affascinati da un luogo in particolare, spesso capita di pensare che aprendo un piccolo negozietto di rosticceria o una pasticceria siciliana potremmo vivere in quel posto per sempre. A volte però capita anche che le parti si invertano.

Camminando di notte per le strade del centro di Palermo si viene rapiti da un profumo nuovo. Se vi fermate per chiedere che cosa sia questo curioso alimento dalla strana forma, Raffaele Arcidiacono vi risponderà che si tratta del “churro”. Il churro è un gustoso spuntino dolce, tipico della cucina tradizionale spagnola a base di tre semplici ingredienti acqua, farina e sale che viene poi fritto. “Ho assaggiato il churro, o meglio i churros, durante un periodo di vacanza in Spagna e me ne sono innamorato. Anche se fare la pastella è semplice, la vera magia la compie il macchinario che utilizziamo per produrlo, comprato direttamente a Valladolid”, spiega Arcidiacono. In Spagna le churrerie che distribuiscono questo goloso alimento si trovano nelle piazze, nei mercati, nelle fiere estive o nei Luna Park. La churreria di Palermo è la seconda a nascere in Italia dopo quella di Viareggio. Quando l’impasto viene messo nella churrera, un contenitore con l’imboccatura a sezione a stella, viene diviso in tanti gustosi churros che devono essere poi immersi nell’olio a una temperatura di 236 gradi. “In questo modo la frittura diventa friabile e leggera.

Se ne possono mangiare tantissimi, dolci o salati, perché non sono ingrassanti”, dice Arcidiacono. Tutto sta in quanto si è golosi perché i churros si accompagnano con creme dolci o salse salate. Si possono intingere nella nutella, nella crema di cioccolato caldo, fondente, bianco o al latte, nel caramello, nelle marmellate o nel gelato. Nella variante salata invece il suo sapore si può mischiare con la salse messicana, taratara, ai quattro formaggi, boscaiola e tante altre. Ovviamente poi non può mancare la sangrìa, la bevanda giusta per assaporare un menu spagnolo doc. Vengono serviti in una confezione davvero originale: “L’ho messa a punto pensando ai giovani. E’ un vassoio con due buchi per due bicchieri. uno grande nel quale vanno i churros e uno piccolo nel quale mettiamo la salsa o la crema. In un altro foro c’è anche un piccolo tovagliolo giallo. Mentre mangiano i ragazzi possono così continuare a passeggiare”, conclude Arcidiacono.  

(di Stefania Brusca per SiciliaInformazioni)

BACHECA EVENTI – IX FESTIVAL DI BURATTINI DI APRICALE -



27 luglio – 3 agosto 2009

IX FESTIVAL DI BURATTINI DI APRICALE

Direzione artistica
PEPIMORGIA

APRICALE (IM)
Piazza della Chiesa
Orario laboratori per bambini 16,30 – 18,30
Orario spettacoli 20,30

La nona edizione edizione del Festival dei Burattini di Apricale si annuncia quest’anno ricca di novità significative che vedranno – come sempre –protagonista il Teatro di Figura.

Sotto la direzione artistica di PEPIMORGIA, regista e light designer di fama internazionale l’amministrazione comunale di Apricale, uno dei cento borghi più belli d’Italia, presenterà quest’anno una rassegna di alto livello, caratterizzata da un forte linguaggio musicale e visuale, ed i cui appuntamenti, rispetto agli anni scorsi, saranno dilazionati nel tempo, in un periodo di programmazione che andrà dal 27 luglio al 3 agosto.

Il pubblico a cui è rivolto il festival, senza limiti di età, potrà partecipare gratuitamente agli spettacoli ed accompagnare i propri figli, nei pomeriggi dei giorni di rappresentazione, al laboratorio BARACCA E BURATTINI, organizzato DALL’ASSOCIAZIONE CULTURALE MANIFESTA, che quest’anno, nella costruzione dei pupazzi renderà omaggio alla figura di LELE LUZZATI.

Le serate dedicate al teatro di figura ospiteranno prestigiose compagnie che da anni si dedicano a questo genere, con la messa in scena di spettacoli prevalentemente ispirati a fiabe, opere letterarie e rivisitazioni narrative e biografiche di noti autori. Si parte dalla storia dei MUSICANTI DI BREMA riletto e immaginato dalla compagnia di Savona TEATRINO DELL’ERBAMATTA, presente anche con una versione originale de IL GATTO DAGLI STIVALI in cui il protagonista della favola di Perrault diventa un cantastorie di altri tempi. Le FIABE SELVATICHE di Italo Calvino sono invece il filo conduttore della rappresentazione proposta dalla COMPAGNIA ARRIVANO DAL MARE! di Cervia, un percorso immaginario ed affettivo completo scritto ed interpretato da Paola Serafini; mentre l’autore Calvino è il figlio protagonista di STRADE IN VOLO, un racconto per immagini ispirato al suo rapporto con la botanica di famiglia nella scoperta delle intrinseche relazioni tra Natura e Poesia. Lo spettacolo, ideato, diretto e interpretato dalla genovese compagnia MANI AMBULANTI, è stato scelto e segnalato per i suoi valori didattici nell’ambito del Festival della Scienza 2008.

A chiudere il festival di Apricale sarà un curioso tributo a Fabrizio De Andrè: Voltalacarta, una produzione del TEATRO DELLA TOSSE, da un’idea di Pepi Morgia, storico collaboratore e regista del cantautore ligure. Si tratta di un viaggio nella Genova degli anni ‘60 compiuto attraverso “la voce” di attori, musicisti e burattini che rappresentano i personaggi più celebri raccontati nelle sue canzoni.

Il nono FESTIVAL DEI BURATTINI DI APRICALE è organizzato dal Comune e dalla Pro Loco di Apricale in collaborazione con la Regione Liguria e la Provincia di Imperia.


IL CALENDARIO

LUNEDÌ 27, MARTEDÌ 28, GIOVEDÌ 30 LUGLIO, SABATO 1 E LUNEDÌ 3 AGOSTO
BARACCA E BURATTINI
Laboratorio creativo ed espressivo con creazione di burattini, sagome e scenografie ispirate ai disegni di LELE LUZZATI.
ASSOCIAZIONE CULTURALE MANIFESTA

LUNEDÌ 27 LUGLIO
I MUSICANTI DI BREMA
Compagnia TEATRINO DELL’ERBAMATTA (Savona)
Al termine esibizione del coro I PENISSI di Apricale, diretto dal cantautore GABRIELE CASSINI.

MARTEDÌ 28 LUGLIO
FIABE SELVATICHE
dalle FIABE ITALIANE di ITALO CALVINO
Compagnia ARRIVANO DAL MARE (Cervia)

GIOVEDÌ 30 LUGLIO
STRADE IN VOLO
Una storia di natura e poesia.
Spettacolo scelto dal Festival della Scienza di Genova 2008.
Compagnia MANI AMBULANTI (Genova)

SABATO 1 AGOSTO
IL GATTO DAGLI STIVALI
Compagnia IL TEATRINO DELL’ ERBAMATTA (Savona)

LUNEDÌ 3 AGOSTO
VOLTA LA CARTA
Spettacolo del TEATRO DELLA TOSSE da un’ idea di PEPI MORGIA
Scritto da TONINO CONTE
Immagini, pupazzi e burattini per le canzoni di FABRIZIO DE ANDRE’
Animazioni di BRUNO CERESETO
Evento organizzato dal Comune e dalla Pro Loco di Apricale, con il contributo della Regione Liguria, della Provincia di Imperia e della Fondazione COMPAGNIA DI SAN PAOLO di Torino.

Maggiori info su www.apricale.org

Comune di Apricale
via Cavour 2 - 18030 Apricale (IM)
Tel. +390184 20.81.26
Fax +39 0184 20.85.08

Ufficio stampa: Elisabetta Castiglioni
Tel/Fax + 39 06 3225044
Cell + 39 328 4112014
elisabetta@elisabettacastiglioni.com

martedì 14 luglio 2009

BACHECA EVENTI – FESTINO DI SANTA ROSALIA

385° Festino di Santa Rosalia

mercoledì 15 luglio 2009 alle ore 0.00

Palermo (Sicily – Italy)

 

L’edizione del 385° Festino, ideato e diretto da Alfio Scuderi per il terzo anno consecutivo, quest’anno si configura come una “Festa del Mediterraneo” che nella notte del 14 luglio celebrerà “Rosalia, rosa tra le rose - donna tra le donne”. Festino dettato da «esigenze di rigore e di austerity», ha sottolineato il sindaco - «ma che resta un omaggio corale e sentito come sempre». Costerà infatti 610 mila, (dei quali circa la metà finanziati dall’assessorato al Turismo della Regione con fondi europei), contro la cifra di un milione 143 mila euro dell’edizione 384, mentre i fuochi d’artificio saranno interamente sponsorizzati da Banca Nuova e “sparati” ancora una volta dalla ditta La Rosa fireworks di Bagheria. L’anno scorso costarono all’amministrazione 75 mila euro, quest’anno lo sponsor ne ha messi a disposizione 50 mila euro: «Garantiranno quarantacinque minuti di “botti” tradizionali - dice Alfio Scuderi - anche se non ci sarà l’ormai tradizionale sincrono con la musica delle ultime edizioni». E anche l’arcivescovo di Palermo, monsignor Paolo Romeo, ha sottolineato che «Il 14 luglio dev’essere una giornata per riflettere, per far tesoro del nostro passato e aprire sentieri di speranza per la nostra città».
Partiamo dalle manifestazioni che precederanno il Festino e convoglieranno in due serate le energie degli artisti palermitani: sabato 11 luglio alle 21,30 piazza Kalsa si animerà con “La nave dei miracoli”, un variegato omaggio del teatro popolare alla Santuzza, diretto da Gigi Borruso, che vedrà la partecipazione di una carovana di attori palermitani, con Ludovico Caldarera, Gino Carista, Giacomo Civiletti, Paolo La Bruna, Giorgio Li Bassi, Marcello Mordino e le musiche eseguite dalla compagnia Ditirammu. Domenica 12 luglio, stesso orario e stessa location per “Rosalia la città delle rose, voci e suoni per Santa Rosalia”, una grande kermesse sonora dedicata ai suoni della città, che vedrà protagonisti Alfredo e Letizia Anelli, Sara Cappello, Pina Giordano, Francesco Giunta, Serena Lao, Costanza Licata, Laura Mollica e la partecipazione di Toti e Totino.
Andiamo alla notte del 14 luglio, che ancora una volta metterà in scena la città, dalla Cattedrale alla Marina. «I simboli principali sono il tema della donna, che andrà in scena alla Cattedrale - spiega il direttore artistico - e il simbolo del mare, che farà da filo conduttore nel corteo sul Cassaro». Tanto che il carro di Zingales, semplice e simbolico al tempo stesso, rappresenta il relitto di una nave e «idealmente è dedicato ai profughi immigrati che vi perdono la vita». Alto 13 metri, impreziosito da foglia d’oro e sospeso su un letto di rose rosse, simbolo della Patrona, avrà una nuova statua di Santa Rosalia assisa al centro, dipinta a foglia d’argento. Il mare sarà rappresentato da una lastra di plexiglass blu cobalto retroilluminata, che accenderà di luce tutto il carro-scultura.
Lo spettacolo inizierà alle 21,30 come sempre dal piano della Cattedrale. Il tema della donna sarà declinato dalle attrici Isabella Ragonese e Rori Quattrocchi che reciteranno due liriche di Alda Merini, accompagnate dal sax di Rita Collura. Poi la voce di Antonella Ruggiero, accompagnata da Mark Harris al piano e Roberto Colombo alle tastiere, intonerà un omaggio alla Santuzza su quattro brani di musica sacra riarrangiati, per chiudere con “l’Ave Maria” di Gounod. A questo punto, come simbolo della purificazione e del miracolo, nei giardini della Cattedrale si accenderà una grande installazione d’acqua alta 100 metri, che ridisegnerà i contorni stessi della chiesa e due “angeli del Mediterraneo” si leveranno in volo appesi a 600 grandi palloni.
Gli angeli apriranno il corteo del Carro trionfale, che muoverà lungo corso Vittorio Emanuele, trainato da 20 marinai e preceduto dalla Banda del mare, un ensemble di fiati che reinterpreterà brani dedicati al mare e della tradizione classica siciliana e dai tamburinai Aucello. Il Carro sarà poi animato da otto danzatrici, con i costumi di Daniela Cernigliaro, e sulle coreografie di Cinzia Cona ispirate alle onde del mare. Alla Marina, i tradizionali fuochi d’artificio, che accenderanno di colori il cielo sopra Palermo, per l’ultimo saluto al 385esimo Festino di Santa Rosalia.

 

martedì 7 luglio 2009

BACHECA EVENTI - TURISMO

Domani tour di 3 ore per la riserva in un percorso rischiarato dalla luna

Allo Zingaro passeggiate sotto le stelle

“A lume di luna” è il titolo della passeggiata al chiarore delle stelle che si svolgerà domani, mercoledì 8 luglio, alla Riserva naturale orientata dello Zingaro, a San Vito Lo Capo, in provincia di Trapani. L’iniziativa, organizzata dall’ente gestore della riserva, il Dipartimento Azienda Foreste Demaniali dell’assessorato regionale all’Agricoltura, è inserita nell’ambito del progetto educativo-ambientale che ha l’obiettivo di scoprire, in maniera originale, la natura. Le passeggiate notturne avranno la durata massima di 3 ore e coinvolgeranno gruppi di massimo 20 persone. Un misterioso personaggio condurrà i partecipanti nel labirinto della notte rischiarato dalla luna. Per informazioni e prenotazioni: tel. 0924.35108.

BACHECA EVENTI - MOSTRE

"Passaggi in Sicilia. La collezione di Riso e oltre" si inaugura giovedì

Per la prima volta in mostra collezione di Palazzo Riso

Si inaugura giovedì 9 luglio alle 19 a Palazzo Riso la mostra “Passaggi in Sicilia. La collezione di Riso e oltre” che presenta per la prima volta al pubblico la collezione di Riso, Museo d’Arte Contemporanea della Sicilia. L’esposizione, che resterà aperta al pubblico dal 10 luglio al 4 ottobre 2009, è a cura di Paolo Falcone e Valentina Bruschi in collaborazione con la Fondazione Sambuca, Palermo. Sempre giovedì, ma di mattina, alle 9, la mostra verrà presentata presso l’Hotel Centrale, corso Vittorio Emanuele 327, durante una conferenza stampa a cui interverranno Raffaele Lombardo, presidente della Regione Siciliana; Gaetano Armao, assessore ai Beni Culturali della Regione Siciliana; Sergio Alessandro, direttore di Riso, Museo d’Arte Contemporanea della Sicilia; Renato Quaglia, curatore del progetto di Riso, Museo d’Arte Contemporanea della Sicilia; Antonella Amorelli, coordinatrice di Riso, Museo d’Arte Contemporanea della Sicilia; Valentina Bruschi, curatrice della mostra e Paolo Falcone, curatore della mostra.

mercoledì 1 luglio 2009

COSMESI E BELLEZZA

Unghie ad arte

Stanche del solito smalto e della french manicure? La nail art è quello che fa per voi se puntate all'originalità: strass e brillantini per farne dei gioielli, estensioni dipinte. E per le più coraggiose kit e istruzioni per il fai da te

All'inizio c'erano i brillantini e qualche sticker da applicare, poi sono arrivati i colori cangianti e le applicazioni più strane e d'un tratto è apparso chiaro che non si poteva più usare la parola manicure per definire quelle unghie che ormai sembravano quasi opere d'arte, piccoli quadri e gioielli. La nail art è decorazione, esibizione e divertimento allo stato puro, una passione per molte giovanissime, un tocco di follia per le più grandicelle, da usare con molta discrezione e parsimonia con l'aumentare degli anni.
Chi è stanca del monocolore, dello smalto trasparente o rosato, della french manicure - che diciamolo, vanno ancora tantissimo - non ha che l'imbarazzo della scelta, sia nelle tonalità che negli accessori soprattutto nelle estensioni. Nei saloni specializzati e nei nail bar poi sono richiestissimi brillantini di ogni foggia, swaroswski, disegni originali a pennello o aerografo fino ad arrivare a piume, catenelle e piccoli piercing. All'estero non mancano negozi e riviste specializzate, soprattutto negli Usa, in Gran Bretagna e in Asia dove si tengono perfino delle competizioni: la più famosa è la 3D Nail Art Competition a Singapore dove le creazioni dei nail artist sono talmente complesse e spettacolari da non poter essere usate tutti i giorni ma opere premiate e fonte di ispirazione per gli appassionati.

In Italia personale e centri specializzati si trovano prevalentemente in città e se rivolgendosi a loro il risultato è assicurato chi vuole cimentarsi nel fai da te può trovare sul mercato un'offerta vastissima: si va dalle estensioni in vendita già pronte ai tutorial online per imparare a dipingere da sole qualsiasi cosa, dai disegni caraibici agli animali, dai tramonti ai fiori. E per le più pigre o insicure stampe già pronte da applicare come il decoupage.
Non è necessario neppure averle lunghe: l'importante è dare spazio alla fantasia, armarsi di smalti e pennellini, tanta, tanta pazienza e soprattutto avere cura delle proprie unghie. Come? Per cominciare evitando di trattarle come se fossero degli strumenti da lavoro (per pulire, grattare o quant'altro), indossando guanti nei lavori in casa o in giardino, mantenendo sempre le mani e le cuticole ben idratate.

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Comunicato stampa

Cavalleria Rusticana e Pagliacci per il ritorno della lirica al Teatro di Verdura

Stagione 2009 del Teatro Massimo

Il 5 luglio alle ore 21.15 (con repliche il 7 e il 9 luglio) con il tradizionale dittico verista, Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni (su libretto di Giovanni Targioni-Tozzetti e Guido Menasci, dalla novella omonima di Giovanni Verga) e Pagliacci di Ruggero Leoncavallo (su libretto dello stesso compositore), la lirica a Palermo torna dopo alcuni anni nello spazio all'aperto del Teatro di Verdura di Villa Castelnuovo. L'allestimento proposto è una elaborazione di quello prodotto nel 2007 dalla Fondazione lirica palermitana, con la regia di Lorenzo Mariani, le scene e i costumi di Maurizio Balò, le luci di Guido Levi e la coreografia di Luciano Cannito.

Lo spettacolo che il Teatro Massimo ha portato nel 2007 in Giappone, dove è stato visto da oltre 20.000 spettatori che lo hanno lungamente applaudito, è stato presentato recentemente con grande successo anche al Teatro Lirico di Cagliari. La versione che andrà in scena al Teatro di Verdura è stata ampiamente modificata per adattarsi al nuovo spazio, simile nella struttura al palcoscenico del bellissimo castello medievale di Olivinlinna, in Finlandia, dove a fine luglio il Teatro Massimo lo presenterà nell’ambito del prestigioso Festival di Savonlinna.

Le due opere sono quasi coeve – la prima di Cavalleria ebbe luogo al Costanzi di Roma nel maggio 1890, mentre Pagliacci debuttò al Del Verme di Milano due anni dopo – ed entrambe ebbero subito uno straordinario successo. Le trame delle due storie – quella circense tratta da un fatto di cronaca nera realmente avvenuto – hanno per tema di fondo la passione, la gelosia e l’onore visto come valore assoluto che sfocia nel dramma, ma mentre Cavalleria è ancorata alla sua ambientazione in una Sicilia atavica di cui ripropone gli umori e i sentimenti, Pagliacci rimane sospesa nel tempo, in una prospettiva senza confini definiti, quasi un preludio della poetica cinematografica felliniana.

Fra gli interpreti di questa nuova edizione di Cavalleria a Palermo, Ildiko Komlosi (Santuzza), Zoran Todorovich (Turiddu), Carlos Almaguer (Alfio), Sarah Punga (Lola), Maria José Trullu (Lucia); Susanna Branchini (Nedda), Giuseppe Giacomini (5 e 7 luglio) / Francesco Anile (9 luglio) (Canio), Carlos Almaguer (Tonio), Amedeo Moretti (Peppe) e Fabio Previati (Silvio) saranno invece i protagonisti di Pagliacci. L’Orchestra, il Coro, il Coro di Voci bianche e il Corpo di ballo del Teatro sono diretti da uno specialista di consolidata esperienza quale Donato Renzetti. Maestro del Coro Andrea Faidutti; maestro del Coro di Voci bianche Salvatore Punturo.

Dal 28 luglio all'1 agosto, Cavalleria e Pagliacci saranno presentate al Festival di Savonlinna in Finlandia dove il Teatro Massimo è stato invitato come istituzione straniera ospite per l'edizione di quest'anno. Oltre a questo dittico, il Teatro presenterà anche I Puritani di Vincenzo Bellini in prima rappresentazione in Finlandia.

Costo dei biglietti per le rappresentazioni al Teatro di Verdura: da euro 12 a euro 75, in vendita al botteghino del Teatro (martedì – domenica ore 10-15 biglietteria@teatromassimo.it), sul sito www.teatromassimo.it o nelle prevendite autorizzate in tutta Italia del circuito Amit-Vivaticket (www.vivaticket.it). Prevendita telefonica: 800 90 70 80 (tutti i giorni ore 10-17).

Per ulteriori informazioni, fotografie, video e richieste di accredito rivolgersi al seguente indirizzo email: stampatm@teatromassimo.it oppure tel. 0916053504 - 0916053206 (Simona Barabesi 3389763777; Floriana Tessitore 3387339981).

Palermo, 1 luglio 2009

NOTE DI REGIA

Lorenzo Mariani

L’allestimento di Cavalleria rusticana mette in luce temi e sensazioni che riguardano la Sicilia, la sua anima, la terra, la sua storia antica e la sua antica gente così legata al concetto dell’onore. Non si tratta ovviamente del solito luogo comune sul siciliano geloso, ma di qualcosa ben più complesso e profondo, che ha a che fare coll’immagine di sé proiettata all’esterno: come gli altri ci vedono, cosa traspare di noi. La Sicilia non è solo la terra di Verga, ma anche quella di Bellini, Pirandello, Sciascia, Bufalino, Camilleri. Cavalleria Rusticana e Pagliacci sul piano visuale sono l’uno il negativo dell’altro. Come ricorda il regista Lorenzo Mariani, nella prima opera è messa in risalto l’antichità della Sicilia, ed è giusto che sia così, perché nelle mani di Mascagni e dei suoi librettisti l'omonimo dramma di Giovanni Verga si riduce all’essenziale, a un intreccio senza spiragli, che vola diritto al suo esito fatale, quasi si trattasse di Eschilo o Sofocle. Un dramma epico, una tragedia in senso classico. Con Pagliacci il riferimento è a una drammaturgia più moderna, per esempio a quella del Fellini per i suoi film La Strada, La Dolce vita, Giulietta degli Spiriti e 8 1/2. L’epoca in cui è ambientata in questo allestimento del Teatro Massimo Cavalleria è quella prescritta dal libretto (gli abiti sono quelli originali del tempo e in scena comparirà un vero carretto dipinto a mano): al di là della solita cartolina, che non interessa più a nessuno, vorremmo far percepire i più tipici colori e i profumi della Sicilia, rendere visibile e palpabile la nostra terra. Quanto ai Pagliacci, l'ambientazione scelta da Lorenzo Mariani e Maurizio Balò è legata agli anni Sessanta del Novecento, un periodo folle, surreale, un’epoca di crescita incontrollata, di rapida modernizzazione e di frenetica rincorsa all'esposizione mediatica di ogni fatto di cronaca sia essa rosa, nera o tinta di entrambi i colori.

A tessere un filo conduttore tra i due titoli contribuiranno alcune presenze, affidate al corpo di ballo, come a ribadire che in entrambe le opere il “pubblico” occupa un posto privilegiato. In Cavalleria incarneranno la comunità del paese, spettatrice impassibile degli avvenimenti; in Pagliacci la troupe circense. L’obiettivo è raccontare queste storie tanto diverse, ma con molti punti di contatto, attraverso la vita reale, le persone, con immagini semplici e forti, facendo recitare gli interpreti non da “cantanti” ma da protagonisti veri, e assicurando alla gestualità una grande carica di energia.