domenica 29 marzo 2009

BACHECA DEL BUON GUSTO

Arancine, cassate e cannoli conquistano i finlandesi

Arancine, cassate e cannoli surgelati, ma anche cioccolato alla manna. E' la produzione di Alcamo acquistata da due buyers di Finlandia e Repubblica Ceca presenti alla due giorni di ''Made in Sicily'', progetto dell'Ires e del consorzio
Med Europe Export di Confindustria, che sta promuovendo 35 aziende siciliane selezionate anche dalla Bcc Don Rizzo di Alcamo.

Ieri le degustazioni dirette presso le aziende hanno sviluppato notevoli interessi commerciali anche da parte di Germania e Belgio: i rispettivi buyers hanno invitato gli imprenditori a visionare le strutture logistiche e di vendita di quei mercati europei. Nella giornata conclusiva di oggi a Petrosino, le prime contrattazioni della mattina hanno visto vincenti formaggi, torroncini di Caltanissetta acquistati per la Germania, dolcetti di Erice, un consorzio vitivinicolo di Gibellina e la produzione di pasta e particolari conserve.

Nel pomeriggio gli importatori di Usa, Malta, Finlandia, Repubblica Ceca, Germania e Belgio si soffermeranno su vini, olio, olive e conserve agroalimentari. Il presidente dell'Ires, Antonio D'Alberti, ha annunciato la nascita, nell'ambito del progetto ''Promuovendo'', di un'Agenzia per l'internazionalizzazione nei mercati asiatici, in atto dedicata alle imprese della provincia di Trapani. La struttura operera' assieme a Trade Point, organismo legato all'Onu, e al consorzio Med Europe Export.

mercoledì 25 marzo 2009

BACHECA EVENTI - “PALERMO APRE LE PORTE”

Saranno 70 i monumenti adottati dalla scuole raccontati dagli studenti

Da aprile quattro weekend per “Palermo apre le porte”

Sono settanta i monumenti di Palermo protagonisti della quindicesima edizione di “Palermo apre le porte. La scuola adotta la città”. Quattro weekend (3-4-5 e 17-18-19 aprile, 8-9-10 e 15-16-17 maggio) per conoscere una Palermo nascosta con una novità rispetto agli anni scorsi. Quest’anno i luoghi non sono legati tra loro da vicinanza territoriale bensì da un filo che li unisce in base a tipologie omogenee riconducibili alla loro funzione abitativa e sociale, presente e passata. Si spazierà, dunque, dai luoghi della nobiltà a quelli della cultura, dai luoghi del verde a quelli della tradizione, passando per la Palermo “nascosta”, per quella sacra o quella fortificata. E ci sarà spazio anche per i luoghi dell’aggregazione. “Giunto al traguardo dei tre lustri – sottolinea il sindaco Diego Cammarata – ‘Palermo apre le porte’ è diventato un evento che non coinvolge più soltanto le scuole, ma la città intera”. “Quest’anno - sottolinea l’assessore comunale alla Pubblica istruzione e al turismo Raoul Russo - siamo riusciti ad organizzare questa manifestazione a costo zero per l’amministrazione grazie alla partecipazione e all’entusiasmo degli sponsor privati e alla volontà e all’impegno di quanti, funzionari ed insegnanti, hanno lavorato per mesi con abnegazione e senso di responsabilità”. Ancora una volta i monumenti saranno raccontati dagli studenti che, per l’occasione si trasformeranno in guide turistiche. I vari siti saranno aperti il venerdì e la domenica dalle 9 alle 13, e il sabato dalle 9 alle 13 e dalle 15.30 alle 18.30. Durante i week end di adozione del mese di maggio, si svolgeranno anche alcune “passeggiate” organizzate dalle scuole. Inoltre sono previste anche alcune iniziative collaterali come una passeggiata nel golfo di Palermo con le motovedette in occasione di “Palermo vista dal mare”  dal 15 al 17 maggio.

martedì 24 marzo 2009

BACHECA EVENTI - CONCERTI

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ASSOCIAZIONE “THE ENTERTAINER”

Corso Umberto I 460 - Modica

Info: 320 1945850 – Fax: 17822763111

www.theentertainer.it - Email: info@notedinotte.it

Flavio Insinna a Scicli protagonista di Senza Swing

Sull’onda di un successo che da diversi mesi sta attraversando l’Italia, arriva a Scicli, per il quinto appuntamento della Stagione 2009 The Entertainer, Flavio Insinna con Senza Swing.

Dopo il Ciak di Milano, il Sistina di Roma e il Diana di Napoli, per citare solo alcuni dei teatri che hanno ospitato lo spettacolo, venerdì 27 marzo alle ore 20,30 sarà la volta del Teatro Italia.

Supportato in scena dai nove musicisti della Bellini Band, Flavio Insinna porta sul palco, in un affresco ironico e agrodolce, alcuni momenti di vita di una banda di caserma, frammenti di esistenze diverse, piccole storie di furbizie e miserie che si intrecciano nello spazio di una convivenza obbligata.

Con questa impegnativa prova d’attore Flavio Insinna, protagonista unico che dà voce, cuore e carattere a tutti i personaggi, festeggia il ritorno al teatro, suo primo e forse più grande amore.

Da un testo di Pier Paolo Palladino scritto con lo stesso Insinna, Manfredo Rutelli, Andrea Lolli e Giampiero Solari che dello spettacolo è anche regista, Senza Swing è una produzione della Ballandi Entertainment.

Papà siciliano e mamma romana, Flavio Insinna ha mosso i primi passi in campo artistico frequentando la scuola di recitazione di Alessandro Fersen, nel 1986, e il Laboratorio di esercitazioni sceniche di Gigi Proietti presso cui si è diplomato nel 1990.

Da allora ha sempre alternato impegni teatrali, televisivi e cinematografici interpretando ruoli brillanti e ruoli drammatici. E mettendo in bacheca numerosi riconoscimenti.

Nel 2001 si aggiudica il premio speciale di “Prima - Guida italiana degli attori” per il film Guardami di Davide Ferrario.

Nel 2004, grazie al ruolo da protagonista nella fiction Don Bosco, vince la “Telegrolla” (categoria scommessa vinta) e il “Premio per l’Europa”. Per l’interpretazione del Capitano Anceschi nella fiction Don Matteo porta a casa, ancora nel 2004, il “Premio internazionale Sant’Antonio”.

Nell’anno del debutto alla conduzione di Affari tuoi, la popolarissima trasmissione di Rai 1 che gli ha permesso di entrare ogni sera nelle case di milioni di italiani, raccoglie consensi per tre diversi ruoli. È il 2006 e si aggiudica infatti il “Premio Flaiano”, il Premio di Cultura “Città di Santa Marinella” e la “Telegrolla” (categoria miglior attore) per la fiction La buona battaglia - Don Pietro Pappagallo in cui recita da protagonista; il “Premio Fabriano” per il ruolo del gladiatore Davide nella fiction San Pietro e il “Premio Apoxiomeno filippese” per l’interpretazione in Don Matteo.

Nel 2007 raccoglie i frutti della conduzione di Affari tuoi conquistando il “Telegatto” come conduttore rivelazione dell’anno e il “Premio Regia Televisiva” come personaggio rivelazione.

Nel 2008 arrivano il secondo “Telegatto”, questa volta come personaggio maschile dell’anno, e il Premio come miglior attore protagonista al “Roma Fiction Fest - Gran Premio della Fiction italiana 2007-2008” per la fiction Ho sposato uno sbirro.

Passando alla settima arte, la sua ultima fatica su pellicola è Ex di Fausto Brizzi, attualmente nelle sale cinematografiche.

Ufficio Stampa

Stefania Pilato 338 2343355

stefaniapilato@gmail.com

Francesco Micalizzi 339 2878013

fmicalizzi@hotmail.com

BACHECA EVENTI – TURISMO E CULTURA

La cerimonia di inaugurazione domenica 29 marzo con Tornatore.

A Bagheria riapre Museo Guttuso a Villa Cattolica.

Per Bagheria il 29 marzo è una data da segnare sul calendario. Domenica, infatti, riapre il Museo “Renato Guttuso Villa Cattolica” alla presenza del regista Giuseppe Tornatore. Il museo era stato chiuso nel giugno 2007 per una nuova risistemazione degli spazi espositivi. Subito dopo la conclusione della mostra-evento "La potenza dell’immagine" che completava la trilogia delle mostre del grande maestro bagherese iniziata nel 1987 con la mostra "Dagli esordi al Gott Mitt Uns" e proseguita nel 2003 con l’esposizione "Dal fronte nuovo all’auto biografia", si avvertì la necessità di una risistemazione complessiva del complesso monumentale di Villa Cattolica, considerato che i recenti lavori avevano reso disponibile anche la seconda sopraelevazione del Palazzo. Pertanto, dopo quasi trent’anni di vita del Museo, si è deciso di realizzare un nuovo percorso espositivo che valorizzasse non solo le opere di Guttuso, ma anche la collezione che il museo ha acquisito negli anni che comprende anche opere di altri artisti bagheresi, come Tomaselli, Quattrociocchi, Lo Iacono. Il secondo piano invece è stato destinato ad una esposizione permanente di foto che oltre ai fotografi bagheresi da Ferdinando Scianna a Giovanni Battista Maria Falcone, da Pintacuda a Tornatore, è stata integrata con artisti di grande respiro nazionale ed internazionale particolarmente sensibili alla cultura del Mediterraneo.

Alla cerimonia di inaugurazione, in programma alle 17, parteciperà oltre al regista Peppuccio Tornatore, anche il sindaco di Bagheria Biagio Sciortino e l’assessore regionale ai Beni Culturali, Antonello Antinoro. Il museo resterà aperto tutti i giorni, escluso il lunedì, dalle 9 alle 13 e dalle 14.30 alle 19.

domenica 22 marzo 2009

BACHECA EVENTI - CULTURA

La corte di Federico II, primo centro culturale europeo

di Claudio Alessandri

Federico II non fu solo un raffinato politico e uomo d’armi. Egli passerà alla storia per innegabili meriti culturali; in assoluto carattere con la sua personalità inquieta ed innovativa, pose le basi di una “rivoluzione letteraria” che darà il via a nuovi percorsi linguistici e stilistici che posero fine all’uso “codificato” del colto latino iniziando l’uso del “volgare” che sarà all’origine della nostra lingua nazionale. Della descrizione della corte di Federico, contenuta nella pubblicazione vista da Mario Rivoire che noi riportiamo in uno stralcio integrale del testo, si coglie per intero la diversità nello stile di vita di un monarca dal respiro mondiale, rispetto alle figure tristi e ottuse degli altri in tutta Europa che lo precedettero e lo seguirono senza comprendere la sua grandezza intellettuale che lo confermò unico nella vita e nella storia, fenomeno fuori da ogni epoca e da ogni schema: leggiamo nel “Novellino”: “Nella corte fastosa di Federico che gira di castello in castello col seguito variopinto composto da un elefante, una giraffa, leopardi al guinzaglio, eunuchi e donne velate, falconieri e mute di cani, efebi e negromanti, si coltivano le arti e le scienze. A lui venieno sonatori, trovatori e belli favellatori, uomini d’arti, giostratori, schermitori e d’ogni maniera gente”.

Il nome di Federico II sarà per sempre legato alle origini della nostra poesia. Non importa sapere se i tre o quattro componimenti che portano il suo nome siano autenticamente suoi; egli stesso prefisse il volgare come lingua della poesia d’arte.

Federico II tentò politicamente e culturalmente di radicare il centro dell’impero occidentale in Italia. Trasferì la sua corte itinerante nel meridione italico, si impegnò in una serie di guerre per il controllo del centro e del nord Italia.

La sua azione politica e culturale fu nella Penisola, dopo secoli di appannamento, coerente e fondata su un progetto dal respiro di lungo periodo, a parte le vicissitudini non lineari della politica della chiesa romana. Il suo obiettivo culturale, parte dal piano politico generale che intendeva realizzare, intendeva costituire attorno alla corte un centro culturale autonomo da quello tradizionale di Bologna ricadente nell’influenza romana, quindi su principi strettamente religiosi.

Egli stesso compose opere letterarie: restano quattro componimenti poetici, un trattato di falconeria (“Arte di cacciare con gli uccelli”, “De arte venandi cum avibus”). Attorno a lui fiorì una corte frequentata da intellettuali: filosofi, scienziati, ma anche amministratori, polemisti e poeti. La corte di Federico II divenne un laboratorio culturale, aperto agli apporti provenienti da tutte le culture agenti allora attorno al mediterraneo: quella latina tradizionale, quella cortese e provenzale, quella araba, quella bizantina.

Nel laboratorio culturale della corte di Federico II si tentano vie nuove e autonome nella produzione poetica. Una cosa che non riesce a concretizzarsi in prodotti veramente originali, ma che ha importanza nella storia della evoluzione delle lingue post-italiche. Si tratta di una produzione che usa modelli poetici e ideologici provenienti dalla Sicilia come lingua, un siciliano affinato e rielaborato con l’utilizzo di latinismi e francesismi. Pochi sono gli esempi rimasti ( soprattutto di Stefano Protonotaro), per i più giuntici tramite traduzione di copisti toscani. Ma l’esperimento federiciano si pose come modello per poeti proprio in Toscana (Pisa, Lucca, Firenze) che innescarono una produzione in lingua locale, fondamentale per l’opera di Dante Alighieri. Il “Sommo Poeta” nell’”Eloquenza chiamò “siciliana” tutta la produzione poetica anteriore a quella toscana: per Federico fu quello il periodo più fervido di idee e varietà di interessi culturali in Italia.

Di questo spirito di rinnovamento culturale ebbe un ruolo di primo piano Pier delle Vigne.

Accanto a Pier delle Vigne operarono Michele Scoto che si era formato a Oxford, Bologna e a Toledo (il centro che trasmise all’Occidente la cultura araba); Teodoro che conosceva l’arabo e il greco; più tardi Stefano da Messina (= Stefano Protonotaro?) tradusse dal greco in latino due opere arabe: “Il libro delle rivoluzioni” (Liber rivolutionum) e “I fiori di astronomia” (Flores astronomiae), dedicati a Manfredi. Accanto a questi che ebbero un ruolo culturale di primo piano tutta una serie di intellettuali di medio e piccolo livello, che però testimoniano la diffusione della cultura e il tentativo federiciano di costruire dei veri e propri funzionari statali.

All’interno del laboratorio voluto da Federico un ruolo poetico di primo piano lo ebbero Iacopo da Lentini (c.1210/c.1260), e Guido delle Colonne (c.1210/dopo il 1287). Alcuni componimenti, come detto, li scrisse anche Federico II e ciò non è senza importanza quantomeno a significare la “dignità” che si voleva dare a questa produzione letteraria, poetarono anche i figli di Federico, Manfredi ed Enzo. Si dedicarono alla poesia pure il suocero di Federico Giovanni di Brienne, e il figlio Federico d’Antiochia. Poetarono dignitari di corte, e giovani appartenenti a nobili famiglie del regno come Iacopo Mostacci e Rinaldo d’Aquino che furono falconieri di Federico; Giacomino Pugliese e Iacopo d’Aquino. Tra i giuristi e notai, oltre a Iacopo da Lentini c’era anche Pier delle Vigne, il già ricordato Stefano Protonotaro, Guido e Odo delle Colonne.

Dopo aver dominato il gusto poetico per un trentennio (a partire almeno dalla canzone di Rinaldo d’Aquino: “Giamai non mi conforto” che si riferisce alla crociata 1227-28) la produzione federiciana ebbe termine con la battaglia di Benevento nella quale morì Manfredi, e che segnò la fine della potenza sveva.

Il fervore culturale si spostò dalle regioni meridionali a quelle centrali: e soprattutto in Toscana, focolaio della vita comunale.

E’ utile nel trattare l’internazionalità della Corte e di conseguenza dalle varie fonti dalle quali scaturì la preziosa diversità di impulsi culturali, soffermarci sui rapporti che intrattenne Federico II con gli islamici e gli ebrei, i ceppi etnici più numerosi presenti in Sicilia, prima e durante il governo federiciano.

giovedì 19 marzo 2009

BACHECA TURISMO - VIAGGI

Là, dove solo le balene

Una giornata a largo di Provincetown, punta estrema di Cape Cod (Massachusetts). Un angolo di Nord America in cui non ci sono grattacieli e l'unico rumore è quello del mare e dei gabbiani. Copritevi, disponetevi all'ascolto e spalancate gli occhi

Spiagge appartate, acqua a perdita d'occhio, fari rassicuranti, negozietti d'altri tempi, campi da golf esclusivi, dimore storiche dei capitani di mare, villaggi di pescatori, il John F. Kennedy Museum, cheese cake e altre specialità, ristorantini sull'oceano e chioschi che sanno di frutti di mare. E poi le balene. Cape Cod è questo e molte altre cose insieme.
Un lembo di terra, 80 km a Sud di Boston, nello stato del Massachusetts. Lontano dai grattacieli, dalle università, dagli enormi shopping Mall, dal traffico, dai rumori di una qualunque metropoli statunitense. La forma, a scorrere la carta geografica, è di quelle che rimangono impresse nella mente degli scolaretti: un braccio proteso nell'immensità dell'oceano, dodici km di terra a rappresentare la punta più estrema degli Stati Uniti nell'Atlantico. Cape Cod, letteralmente Capo Merluzzo, è noto ai più per essere, da generazioni, la residenza estiva dei Kennedy (precisamemte Hyannis Port) ma anche per i suoi caratteristici fari disseminati lungo la strada costiera che da Falmouth porta fino a Woods Hole. Percorrerla al tramonto, in qualunque stagione, è uno spettacolo che mozza il fiato.
Domandare a chi c'è già stato se e per quale motivo questo angolo di mondo gli è rimasto nel cuore significherebbe sentirsi rispondere cento cose diverse. Chi imbocca la strada che porta a Provincetown, la capitale gay del Massachussetts, lo fa alla ricerca di emozioni particolari, a seconda della propria idea di viaggio e di scoperta. Quindi vi racconterà di un bagno nelle acque dell'isola Martha's Vineyard (i più fortunati addirittura dello spetaccolo incredibile del plancton bioluminescente), del piacere di una partita a golf in uno dei 42 campi della penisola, delle passeggiate in bicicletta tra i sentieri di terra e sabbia, del silenzio di una baia, della voce dei gabbiani.
Noi vi raccontiamo di un'esperienza incredibile, a poche miglia dalla costa e a pochi metri dai giganti del mare. Una giornata dedicata all'osservazione delle balene, il whale watching come lo chiamano da queste parti. Basterà coprirsi un po', dotarsi di macchina fotografica o videocamera e lasciarsi catturare dalla natura. A cominciare da quel suono irripetibile che arriva dagli abissi. Il periodo migliore per l'avvistamento va da aprile a ottobre. Le barche salpano tre volte al giorno e puntano al largo, verso Stellwagen Bank (riserva dal 1992), in una zona particolarmente ricca di plancton, alimento prediletto da cetacei e megattere. Il biglietto per salire a bordo della Dolphin Fleet costa 39 dollari. Il messaggio è chiaro: se tornerete a riva senza aver visto una sola balena, con lo stesso tagliando potrete ripetere l'escursione quando vorrete. Ovviamente gratis.
Le tre ore e mezza volano via veloci: tra uno sguardo alla costa e ai profili bassi delle casette a mano a mano che ci si allontana dal porto, l'introduzione di uno dei naturalisti a bordo dell'imbarcazione e il primo avvistamento. Un "oh!" generale, esclamazioni di sopresa in varie lingue e poi il silenzio. Perché lo spettacolo è da ammirare senza aggiungere altro. A introdurlo una miriade di gabbiani, poi un suono dal profondo (irriproducibile), poi uno spruzzo, poi una bocca spalancata, il dorso, la coda. Una a destra, una a sinistra, una verso l'orizzone, una sotto i vostri occhi. Ancora qualche miglio e lo spettacolo si ripete. Cape Cod, Massachussetts, primo pomeriggio di una giornata di aprile.
Nei prossimi mesi...
Cape Cod Maritime Days (dal 2 al 31 maggio)
Un festival dedicato agli amanti del mare che coinvolge ogni piccola comunità della penisola. In piena primavera si omaggia l'assoluto protagonista del luogo: una manifestazione delle arti, delle tradizioni, della cultura e delle architetture marittime e marinare caratteristiche di Cape Cod.

(Barbara Del Pio per Libero News)

martedì 17 marzo 2009

BACHECA DEL BUON GUSTO –

Ad aprile arriva Cannoli &Friends. A Piana degli Albanesi il primo festival internazionale di dolci e culture

di Paola Pottino

oggi, 17 marzo 2009

Piana degli Albanesi, “patria” dei cannoli siciliani, dal 16 al 19 Aprile, ospiterà Cannoli&Friends, il primo festival internazionale di dolci e culture che vedrà la partecipazione di diversi pasticceri che si cimenteranno nella preparazione di dolci che caratterizzano il proprio territorio. L’ Austria presenterà la sua famosa Sacher Torte, la Spagna, la crema catalana, la Campania, il suo celebre Babà, la Francia la gustosa Saint Honorè, il Tirolo con il famoso strudel e ovviamente Piana degli Albanesi presenterà il celebre cannolo, simbolo della cultura gastronomica siciliana.

La giuria, presieduta da Edoardo Raspelli giornalista e conduttore televisivo, sarà composta da giornalisti enogastronomici ed esperti del settore. All’interno della manifestazione, è previsto un premio letterario in lingua italiana e albanese, bandito dal Comune di Piana e dalla Pro loco, nel quale verranno premiate le migliori poesie inedite a tema libero. Sono ammesse al concorso poesie non superiori ai 32 versi, e le domande di partecipazione dovranno pervenire entro il 28 marzo 2009 per mezzo di posta semplice, o direttamente al Comune di Piana degli Albanesi, all’Ufficio di Gabinetto del Sindaco via Togliatti 90037 –Piana degli Albanesi (Pa). I vincitori del concorso verranno premiati venerdi 17 aprile alle ore 16.30. Per informazioni sul bando è possibile contattare lo 091/6263080 o consultare il sito www.cannoliandfriends.it.

BACHECA EVENTI - SPETTACOLI

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Ultimi posti disponibili
per lo spettacolo di venerdì 20 e sabato 21 marzo 2009  al

Teatro Orione Pippo Spicuzza
VIA DON ORIONE - PALERMO
Giuseppe Sorgi Presenta
IL GRUPPETTO SHOW
Locandina - Il Gruppetto Show
Direttamente da Zelig e dal Maurizio Costanzo Show

Unica tappa in Sicilia
Biglietto Intero € 15,00

Per tutti i possessori Diamond Card
Biglietto intero € 7,00 (esteso fino a 2 persone)
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domenica 15 marzo 2009

BACHECA TURISMO – BAVIERA, LA STRADA ROMANTICA -

REPORTAGE

Arte, natura e storia in Baviera nell’ “angolo dei preti”

In viaggio sulla “strada romantica”

Monaco di Baviera non è solo birra e la sua festa internazionale, l’Oktoberfest che si organizza ogni anno fra settembre ed ottobre, BMW e wurstel. Monaco è anche, e soprattutto, la Baviera, con le sue montagne, i suoi laghi, i suoi castelli, le sue chiese e i suoi conventi. Ed ancora, arte e natura come la zona del Pfaffenwinkel (“l’angolo dei preti”), in Alta Baviera, come la definì già nel 1750 Gailer, parroco di Raisting, in un suo libro, parlando dell’insieme dei conventi che si estendono tra Steingaden e Benediktbeuern. Un’area d’interesse culturale, che include non meno di 41 parrocchie, definita “terra d’artisti, di contadini e di monaci”.

La visita alla chiesa Wieskirche, alla città di Schongau, sulla cosiddetta “strada romantica” e al paese di Bernied, sul lago di Starnberg, sono state alcune delle mete della due giorni organizzata, per un gruppo di giornalisti siciliani, dall’aeroporto di Monaco e da Air Malta, in collaborazione con l’ente del turismo di Monaco e del Pfaffenwinkel e da Angelo Design hotel.

Il giro ha avuto inizio proprio da Bernied, cittadina di oltre duemila abitanti sul lago di Starnberg, dove ad accogliere i giornalisti c’è il sindaco, vestito in perfetto stile bavarese, pronto a condurre la carrozza, trainata da due cavalli, lungo i sentieri innevati del lago e dentro i boschi di vecchie e grandi querce. Paesaggio da fiaba tipicamente invernale in questa parte della Baviera – ma la stagione è stata particolarmente fredda e dura per tutti in Europa – con pioggia, nevischio e bianco tutto attorno. E’ il luogo del silenzio e della pace, case disseminate qua e là, ma siamo nella zona della ricerca scientifica legata alle biotecnologie, c’è un’importante struttura ospedaliera che si occupa di riabilitazione fisica per i cardiopatici e per coloro che hanno subito interventi alle ossa. Insomma, è un luogo d’eccellenza immerso nel silenzio.

Dopo la bella passeggiata in carrozza, una fermata al Museo Bucheim, il Museo della fantasia, che si trova a nord di Bernried, in uno splendido parco, sulle sponde del lago Starnberg. L’edificio che ospita il museo, creato apposta dall’architetto Gunter Behnisch per accogliere le collezioni del pittore, fotografo, editore e scrittore Lothar-Gunther Bucheim, sembra una grande nave e infatti la particolarità dell’edificio è rappresentata da un lungo pontile che si estende per 12 metri, sospeso sul lago. Attorno le cime della catena alpina.

Il santuario “Zun Gegeisselten Heiland auf der wies”, a Steingaden, sulle Prealpi dell’Alta Baviera, si staglia imperioso su una collina circondata da prati e il suo tetto appare agli occhi del visitatore come la vetta di una montagna. E’ un altro luogo del silenzio e della pace ed è stato dichiarato dall’Unesco patrimonio culturale dell’umanità. All’interno l’immagine molto semplice, che raffigura il Cristo legato al palo della flagellazione ed il miracolo delle lacrime, avvenuto nel 1738 che ha dato vita a questo santuario, in stile rococò. Sono circa un milione le persone che ogni anno visitano il Wies.

Schongau, con i suoi 12 mila abitanti, nella strada romantica, è la porta del Pfaffenwinkel. E’ la sola città rimasta nel vecchio stile bavarese e le sue mura medievali, le uniche ancora esistenti a sud del Danubio, sono rimaste intatte fra le case. Le parti più antiche risalgono al XIII secolo e si estendono per oltre un chilometro e mezzo. Schongau è anche la casa del ferro, prima casa della moneta e poi prigione e luogo di tortura, è la porta delle donne, è la città delle streghe, con una torre monumentale con celle sotterranee dove erano imprigionate le donne sfortunate in attesa della loro esecuzione.

Schongau, Bernried, Pfaffenwinkel luoghi magici: siamo in Bavaria, a una cinquantina di chilometri da Monaco, e non ci sono soltanto wurstel, birra e BMW. (Roberto Ginex)

BACHECA EVENTI – CONCERTI AMICI DELLA MUSICA -

Il violino protagonista dei concerti in programma

al Politeama Garibaldi per gli amici della musica

Politeama Garibaldi, lunedì 16 marzo, ore 11 – progetto scuola - Dego

Politeama Garibaldi, lunedì 16 marzo, ore 17.15 – turno pomeridiano - Dego

Politeama Garibaldi, martedì 17 marzo, ore 21.15 – turno serale - Midori

Settimana dedicata al violino nella programmazione degli Amici della Musica al Politeama Garibaldi. In più saranno entrambe donne le soliste ospiti dei concerti pomeridiano e serale.

Protagonista del concerto di lunedì pomeriggio (e della lezione concerto al mattino per gli studenti delle scuole) è una giovanissima artista italiana, Francesca Dego, mentre per il concerto serale di martedì 17, sul palcoscenico del Politeama salirà attesissima una delle star internazionali più acclamate di oggi, la giapponese Midori.

Francesca Dego è una giovanissima violinista italiana, nata a Lecco nel 1989, che Salvatore Accardo ha definito «uno dei talenti più straordinari» che abbia mai incontrato. Dopo essersi esibita in varie città dell’America Latina, al fianco di Bruno Giuranna e Antonio Meneses, nel maggio 2008 ha debuttato a Palermo nell’ambito della rassegna “Nuove Carriere”, organizzata dal CIDIM-Comitato Nazionale Italiano Musica (IMC/UNESCO) in collaborazione con gli Amici della Musica.

Nata a Milano nel 1984, Francesca Leonardi ha iniziato lo studio del pianoforte all’età di 3 anni e si è diplomata al Conservatorio di Milano con menzione d’onore, perfezionandosi succesivamente all’Accademia Musicale Chigiana di Siena con Joaquin Achucarro Suona regolarmente in duo con Francesca Dego con la quale ha debuttato a Palermo la scorsa primavera e ha ottenuto il Premio Forziati e il Premio Galbiati per la musica da camera.

Per il loro debutto nella stagione degli Amici della Musica Francesca Dego e Francesca Leonardi hanno scelto alcune delle più celebri pagine del repertorio violinistico: la Sonata in sol maggiore Kv. 301 di Wolfgang Amadeus Mozart; la Sonata n. 2 in la minore Bwv 1003 di Johann Sebastian Bach, la Sonata in sol maggiore di Maurice Ravel e l’Introduzione e Rondò capriccioso op. 28 di Camille Saint-Saëns

Attesissima protagonista invece del concerto di martedì 17 (ore 21.15) sarà una diva ormai affermata, una stella dei palcoscenici di tutto il mondo, Midori, con al suo fianco il pianista Charles Abramovich.

Durante la Stagione 2007/2008, la violinista giapponese Midori ha festeggiato i suoi venticinque anni di attività musicale con un progetto realizzato su commissione del Lincoln Center di New York e una tournée internazionale di oltre novanta concerti. Nata a Osaka nel 1971, Midori ha debuttato alla Carnegie Hall nel 1982, esibendosi la notte di San Silvestro al fianco della New York Philharmonic Orchestra diretta da Zubin Mehta. Nel 1975 ha inciso il suo primo disco per la Philips e nel 1988 ha firmato un contratto in esclusiva con la Sony-BMG Masterworks. Nel 1992 ha fondato a New York l’associazione “Midori and Friends”, che si prefigge lo scopo di avvicinare il pubblico giovanile alla musica classica. Nel settembre del 2007 è stata nominata “Ambasciatrice della Pace” dal Segretario generale delle Nazioni Unite.

In occasione del suo atteso concerto a Palermo, Midori ha scelto di eseguire, oltre alla Sonata in mi minore Bwv 1023 di Bach, tre capolavori – stilisticamente assai diversi tra di loro – del repertorio novecentesco: a un’opera di rarissima esecuzione come la Sonata in si minore (1916-17) di Ottorino Respighi si contrappongono infatti la Sonata in la maggiore op. 13 composta da Fauré e il breve, ascetico Fratres (1980) di Arvo Pärt.

I biglietti saranno messi in vendita direttamente al Politeama Garibaldi un'ora prima dell'inizio.

Costo dei biglietti Turno pomeridiano: platea/palchi intero Euro 20 – ridotto Euro 15 / Anfiteatro Euro 10.

Costo dei biglietti Turno serale: platea/palchi intero Euro 50– ridotto Euro 35 / Anfiteatro Euro 25.

Informazioni: Associazione Siciliana Amici della Musica - Villa del Pigno – via Angiò, 27 – 90142 Palermo – Tel. 0916373743 www.amicidellamusicapalermo.it

14/3/2009 (f.t.)

venerdì 13 marzo 2009

BACEHCA EVENTI – CULTURA ED ARTE

Arte, la Vergine raccontata dalle donne

(…) Quei piedini che ho veduto

iniziare a camminare

ora infissi sulla croce

non potranno più inciampare.

Quelle mani che carezze
al mio viso hanno donato
ora stanno fredde e stanche

su quel legno consacrato. (…)
Queste quartine estrapolate da una poesia di Vinny Scorsone dedicata a Maria per la mostra: MA-donna, inaugurata l’8 marzo presso lo spazio Millenium di Corso Butera 181 a Bagheria e curata da Filli Cusenza, danno il senso dell’amore profondo che una madre, qualunque essa sia, ha per il proprio figlio e quanto sia straziante il dolore per la sua perdita, quanta compostezza vi sia spesso nella  sofferenza fisica inevitabile per la perdita del generato dalla propria carne, anche quando questi è stato, per vicende diverse, un disadattato della società.

La scelta di esporre in questa mostra dedicata alla donna, in quanto ma-donna, opere realizzate da donne mi lascia un po’ perplesso soprattutto perché è in coincidenza con la “festa” della donna (o forse meglio sarebbe usare un termine meno godereccio e più incisivo). È come volere creare una sorta di casta esclusiva in un tempo che pure vive momenti di tensione e di “ghettizzazione” della donna, strumento e oggetto - a volte per sua libera scelta, altre perché costretta dalla volontà coercitiva di uomini nei confronti dei quali, con molta più correttezza potrebbe essere usato il termine “bestie” (senza per questo volere essere negativo nei confronti degli animali) e scava un solco ancora più profondo tra i due sessi. In una società che dovrebbe tendere sempre più verso l’integrazione, verso la parità dei ruoli, volere creare dei comparti stagni è come fare una scelta di campo. A mia memoria non ho mai visto una mostra riservata a soli artisti uomini eppure ci sono opere di straordinaria bellezza realizzate da uomini e dedicate alla Madonna e alla donna più in generale. Nel suo testo in catalogo Filli Cusenza ne cita diversi: Antonello da Messina, Cimabue, Giotto, Raffaello, Correggio etc. rafforzando questo concetto. La nostra società non dovrebbe diversificarsi per sessi ma, soprattutto, per le capacità che ognuno di noi ha e particolarmente per il tipo di contributo che è in grado di apportare alla crescita
sociale e culturale. Mi rendo perfettamente conto che la società maschilista in cui viviamo non aiuta l’emancipazione della donna né quella della società. È troppo chiusa nei suoi privilegi feudali. Oggiconta non tanto quello che sei o le capacità che hai ma come appari, con chi ti schieri, se sei di bella presenza e, oserei dire, “quanto
minorenne sei” indipendentemente se sei uomo o donna.

Una società apatica alla sofferenza degli ultimi ma che trova, però, nella spiritualità di una mostra,  un’anima aggregante, un tema sapientemente sviluppato come molto e bene sanno fare le donne invitate a questa kermesse: Barbara Sirtoli. Anna Torregrossa, Rossella Andriani, Maria Pia Lo Verso, Elisa Vicari, Valeria Troja, Amanda Raccuglia, Miriam Buttiglieri, Giuliana Guarrata, Maria Rita Orlando, Tiziana Viola Massa, Kinda, Giovanna Calabretta, Antonia D’Amato e la già citata Vinny Scorsone con la sua poesia “a Maria”. Tutte hanno, con le loro opere dedicate alla Ma-donna, realizzato in uno spazio variegato come quello del  Millenium, una significativa mostra il cui fulcro principale è appunto la Madonna, Madre di tutte le madri. Le diverse interpretazioni che ne hanno dato le artiste hanno mirato tutte alla rappresentazione più classica, mistica  e religiosa e non, come in qualche caso accade, dissacrante e offensiva.

La mostra è visitabile fino al 1° aprile 2009 dal martedì al sabato dalle 09.00 alle 13.00 e dalle 16.30 alle 20.00, lunedì dalle 16.30 alle 20.00.

BACHECA EVENTI - MODA

Tre secoli di moda al Circolo ufficiali di Palermo
Un viaggio tra gli abiti di ieri e di oggi

Un viaggio per scoprire l’evoluzione della moda siciliana dal 1700 ad oggi. Una mostra per ammirare abiti di ieri e di oggi. Sarà inaugurata domani venerdì 13 marzo alle 18 al Circolo Ufficiali di piazza S.Oliva a Palermo dal Presidente della Provincia Giovanni Avanti e dall’assessore provinciale alle attività produttive Dario Falzone, la mostra “Era... di Moda” - Moda e tendenze dal ‘700 ad oggi, organizzata dall’associazione Drita onlus con il patrocinio della Provincia regionale di Palermo, assessorato alle attività produttive, che resterà aperta sabato 14 e domenica 15 (orari 10-13, 16-21 ingresso libero).

Una rassegna che si propone come momento di racconto e di confronto fra collezioni appartenenti ad epoche diverse, ma che rappresenterà anche una vetrina per i più affermati stilisti siciliani di oggi. L’esposizione, per un totale di circa 70 pezzi, è articolata secondo quattro percorsi. Una sezione Old fashion dedicata agli abiti di ieri e incentrata sulla pregiata collezione di Raffaello Piraino, testimone delle grandi sartorie palermitane di una volta, e sui preziosi costumi tradizionali arbereshe, corredati d’oro, provenienti dal Museo Civico Nicola Barbato di Piana degli Albanesi. Si prosegue poi con la parte dedicata ad abiti e gioielli di aziende e stilisti palermitani che si sono già imposti sulle passerelle nazionali, selezionati dall’Associazione stilisti e Marchi di Moda di Confcommercio.

I marchi presenti sono quelli di Roberta Lojacono, Daniela Cocco, Ignazio Bissoli, La Vie en Rose, Silvia Tessitore, Marilù Fernandez, Ori di Piana, Yes Brasil. La terza sezione è dedicata ai fashion designers di nuova generazione che rappresentano il volto nuovo della futura imprenditoria siciliana, da La Coppola Storta, a Mitzica, Roberto Intorre, Maddalena Russotto, Tamar Kiria, Ivana Parasiliti, Vanessa Buffa.

L’ultima parte, Fashion schools, è dedicata a progetti e abiti degli studenti del Corso Accademico di primo livello in Fashion design dell’Accademia di Belle Arti e dell’istituto Ipsia Medi di Palermo. L’inaugurazione sarà anche accompagnata da un momento gastronomico-formativo con la realizzazione di una mega cassata siciliana, preparata dagli studenti dell’Istituto Alberghiero Pietro Piazza di Palermo sotto la consulenza di Gigi Mangia, Presidente della Federazione Pubblici esercizi di Palermo, e la guida dello chef Pietro Pupillo.

“In questa mostra - sottolinea il Presidente della Provincia Giovanni Avanti - c’è la storia della moda siciliana, ma soprattutto viene narrato un percorso che racconta di un’identità storica che si è evoluta secondo bisogni, gusti e tendenze, ed è diventata valore culturale ed economico. Oggi, sulla scia di un cammino già tracciato, le collezioni degli stilisti palermitani hanno raggiunto standard qualitativi d’eccellenza”.

“ Era... di Moda non è una semplice vetrina - aggiunge l’assessore alle attività produttive Dario Falzone - ma è soprattutto un’occasione per valorizzare l’apporto creativo degli imprenditori della moda e degli studenti che si affacciano a questo mondo, trasferendo nelle loro idee e quindi nelle loro produzioni quel bagaglio culturale che deriva dalle grandi tradizioni della sartoria palermitana”.

martedì 10 marzo 2009

BACHECA DEL BUON GUSTO

Amare la Sicilia? E’ possibile, se ci si siede a tavola

di Salvatore Parlagreco

Da qualche tempo a questa parte ovunque mi capiti di mangiare, e non solo al ristorante, mi tocca di apprezzare la buona cucina. Mia suocera prepara una pasta al forno che manderebbe in visibilio le massaie emiliane, ed ogni volta che vengo invitato dagli amici – non capita spesso, in verità – la pagella è piena di buoni voti. Nei ristoranti in cui mi sono recato negli ultimi quindici giorni, a Palermo e Noto, sono rimasto sorpreso dalla varietà delle proposte, dalla loro qualità e dall’elegante presentazione dei piatti. I ristoratori siciliani hanno aggiunto alla loro tradizionale bravura nella preparazione delle pietanze anche il buongusto. Il piatto è disegnato in maniera piacevole. Anche l’occhio vuole la sua parte, mi ripeteva un mio amico, quando lamentai la modesta “quantità” di cibo proposto in un raffinato ristorante di Strasburgo. Aveva ragione, il sapore non cambia ma il contesto sì. Se ti trovi in una comoda poltrona ma il salotto è piuttosto squallido, lo senti che manca qualcosa, no?

Beh, con l’alimentazione, è essenziale che la pietanza sia ben cucinata, questo non c’è dubbio. Ma la sua presentazione regala un plusvalore che non può non essere apprezzato.
Questa evoluzione è il segno indubitabile del fatto che i ristoratori siciliani hanno preso coscienza di potere investire nella loro attività con maggiore cura e ricavarne interessanti profitti. Nella gastronomia, così come nel settore vinicolo, infatti, si sta compiendo un autentico balzo ed i risultati arriveranno presto.
Nei due ristoranti di Palermo in cui ho mangiato, ho notato una proficua attenzione alla diversità, i piatti proposti non sono più quelli di un anno fa: la pigrizia, o la mancanza di audacia, è stata in passato un limite della ristorazione siciliana. Che è straordinariamente varia di suo.
La cucina catanese non è è uguale a quella palermitana o messinese. Ogni città ha le sue tradizioni culinarie, i piatti che l’hanno la gastronomia celebre in Italia e nel mondo. Non solo le grandi città ma anche i piccoli centri, perfino i paesini, hanno le loro pietanze. Il cibo più semplice e di maggior consumo, come il pane o la pasta, viene trattato in maniera diversa da un luogo all’altro. Il pane di Lentini è diverso da quello di Monreale o di Castelbuono. Ho amici che si fanno cento chilometri per andare a comperare pane in un piccolo centro del trapanese.
Per i formaggi avviene la stessa cosa, dalla ricotta al pecorino, le tradizioni sono diverse, il prodotto rimane ottimo.
Non è finita. I dolci siciliani sono sicuramente i migliori del mondo. Questo mio giudizio sconfina nello sciovinismo, ne sono consapevole, ma non intendo rinunciare a questa certezza, una delle poche che ho, per non farmi accusare di faziosità.
Le pasticcerie palermitane sono straordinarie. La granita catanese non può essere trovata altrove. E la pignoccata messinese è una leccornia che non ha pari. E i cannoli? Da qualche anno sono accostati alla politica, avrebbero potuto trarne svantaggio se non avessero una solida tradizione in Sicilia. La ricotta può essere lavorata in tanti modi e sempre con grande perizia.
Potrei fare un elenco interminabile di prodotti della pasticceria siciliana, dalla celebre cassata ai pupi di zucchero, alle paste di mandorla, al torrone di Caltanissetta.
La nostra disattenzione verso la gastronomia d’eccellenza siciliana è proverbiale. Mi sono accorto solo quattro o cinque anni fa che i siciliani ci sanno fare meglio degli altri quando, trovandomi in Toscana, dopo avere dato uno sguardo all’Espresso, dove c’era una classifica dei ristoranti più importanti, mi accorsi che eravamo a pochi chilometri dal top, a Colle Val D’Elsa. Ebbene, ci andai. Era un piccolo ristorane, sobrio ed elegante. Fui accolto da due giovani e belle signore in abito lungo. Mangiai benissimo ed appresi, prima di andare via, che sia il cuoco quanto il maitre erano siciliani di Pozzallo. Naturalmente, mi raccontarono la loro avventura, della quale ho perso la memoria.
Devo fare a questo punto alcune considerazioni. Non è che in Italia si mangi male o che la cucina cinese, giapponese o francese, non abbia niente da dire. Ma la Sicilia ha qualcosa di più: la diversità, forse ci manca una “continuità” di sapori nella proposta, ma ogni piatto riesce a dare il meglio di sé. Non esiste alcun altro posto nel pianeta che possa offrire altrettanto. Un tour gastronomico siciliano può riservare sorprese piacevoli, quante ne offre la natura, i tesori architettonici, le testimonianze delle antiche civiltà.
La gastronomia è cultura ed un cuoco vale quanto uno scrittore di racconti.
Ciò che è avvenuto nell’architettura, nella letteratura, nelle arti figurative, è avvenuto anche nella gastronomia. Le pietanze siciliane hanno accolto ciò che di meglio offre il mondo mediterraneo, dal cous cous ai cannoli. E i cuochi siciliani – donne ed uomini – hanno maestria e inventiva.
Nel tempo i siciliani hanno acquisito l’abitudine alla complessità, a trarre dai suggerimenti che vengono da altri luoghi, gli spunti per fare qualcosa di nuovo. Non sanno copiare, sanno reinventare le pietanze. Un solo esempio, il cioccolato. A Modica fanno il cioccolato meglio che nei luoghi in cui la materia prima viene coltivata e venduta. Ogni volta che vado a Modica, trovo novità. La cioccolata viene proposta in modo sorprendentemente diversa, senza perdere la bontà che l’ha resa celebre. E a Palermo la pasticceria del cioccolato sta spopolando. La torta ai sette veli proposta da uno straordinario pasticciere di Palermo ha fatto il giro del mondo.
Quando mi fanno osservare, perciò, che la cucina emiliana è eccellente, mi trovo d’accordo, ma eccepisco solo un  dato: i piatti emiliani si possono contare con le dita di una mano, mentre per quelli siciliani è necessario procedere ad un laborioso inventario per settore, territorio, tradizioni e così via.
Credo che sia venuto il momento di valorizzare questa tesoro, ancora nascosto, della Sicilia. Così come è avvenuto con il vino, che negli ultimi dieci anni è diventato il volano dell’economia agricola siciliana.
I siciliani sono dei poeti in cucina. Niente vieta loro di diventare dei ricchi poeti.

BACHECA EVENTI - MODA

ASSOCIAZIONE ONLUS

clip_image002

C.da Brigna Km 22

90037 Piana degli Albanesi

PALERMO-Tel. 3475463508

Codice fiscale: 97 20 35 30 825

era…di moda

moda e tendenze dal ‘700 a oggi

Comunicato stampa

Realizzata con il contributo della Provincia Regionale di Palermo, da Enza Di Vincenzo e Roberta Lojacono, anime dell’ Associazione Drita Onlus, “Era di moda” è una mostra-narrazione, racconto di una storia tutta siciliana sull’evoluzione del costume dal ‘700 ad oggi, che rivela le più nascoste e straordinarie capacità creative e produttive dei nostri antenati, dei nostri giovani, delle nostre aziende di oggi.

Aperta il 14 e 15 marzo al Circolo degli Ufficiali con ingresso libero, la mostra si apre con i pregiati abiti della collezione di Raffaello Piraino, testimoni delle grandi sartorie palermitane di una volta, mentre di Piana degli Albanesi sono i preziosi ori a corredo dei costumi tradizionali Arbereshe del Museo Civico Nicola Barbato.

La mostra prosegue con quelli che oggi sono i frutti che queste antiche tradizioni hanno generato: aziende e stilisti palermitani selezionati dall’Associazione Stilisti e Marchi Moda di Confcommercio Palermo secondo un criterio di eccellenza nella professionalità e nello stile, per quelle aziende che si sono già affermate con successo sulle passerelle nazionali, e per l’originalità delle proposte per i fashion designers di nuova generazione che oggi costituiscono il nuovo volto della futura imprenditoria e creatività siciliana.

Il racconto si conclude, infine, rimanendo piacevolmente aperto sul futuro, con l’originalità e la freschezza dei progetti degli studenti del Corso Accademico di 1° livello in Fashion Design dell’ Accademia di Belle Arti e dell’Istituto I.P.S.I.A. E.Medi di Palermo.

E per questo, noi, gli siamo grati: per un piacevole giro nella moda che, una volta almeno, non ci appare né effimero né superficiale.

Il Presidente Giovanni Avanti inaugurerà l’evento il prossimo venerdì 13 alle 18,30 con un curioso e gustoso momento formativo che vedrà coinvolti gli studenti dell’Istituto Alberghiero P.Piazza : dietro la consulenza di Gigi Mangia, presidente dell’Unione Pubblici Esercizi Confcommercio di Palermo e guidati dallo chef Pietro Pupillo, i giovani e bravi studenti realizzeranno una cassata palermitana monacale… stranamente oversize!

Sono stati coinvolti i volontari del servizio civile delle Pro Loco del Comitato Provinciale U.N. P.L.I. Palermo.

giovedì 5 marzo 2009

BACHECA EVENTI – ARTE E MODA -

teatro pippo spicuzza

6\8 marzo 2009

“c’art nouveau”

a cura di Roberta Lojacono, Sergio Pausig, Francesca Pipi

mostra di abiti in carta degli studenti

dell’accademia di belle arti di palermo

Già ospitata dal Teatro Massimo in concomitanza con il balletto nazionale “Franca Florio regina di Palermo” di Lorenzo Ferrero, l’esposizione consiste in rielaborazioni, invenzioni in carta e altri materiali poveri, ispirati agli abiti ai gioielli palermitani in uso tra il 1890 e il 1915.

Vi aspettiamo per l’inaugurazione della mostra

domani, venerdì 6 marzo alle ore 18,30

e sabato 7 marzo alle ore 19,00

le realizzazioni sono di

Sabrina Anello, Giovanna Baratta, Rossella Campo, Fabiola Catarinicchia, Andra Cilluffo, Francesca D’Anna, Elisabetta Ferro, Rossella Giordano, Chiara Iarda, Laura Inzerillo, Rosa La Vardera, Tania Lavinia Lombardo, Alessandra Modica, Valentina Napoletano, Paola Natoli, Debora Viglia.

BACHECA EVENTI – AUTO DI LUSSO

ALBERGHI

La casa tedesca ha scelto l'hotel come base per le prove su strada

Al Kempinski di Mazara il lancio della nuova Porsche

Che tra la Porsche e la Sicilia ci sia un feeling particolare non c’è alcun dubbio. Non per niente la Porsche è la casa automobilistica che ha ottenuto più vittorie in assoluto nella mitica Targa Florio. Forse è per questo che la Porsche ha scelto di ambientare le prove su strada della nuova Porsche Boxster S in Sicilia occidentale, con base al Kempinski Hotel Giardino di Costanza di Mazara del Vallo. Come già per il nuovo modello Ferrari California qualche mese fa, giornalisti di tutto il mondo hanno avuto così l’opportunità di testare il nuovo modello della Porsche lungo gli spettacolari percorsi che conducono da Palermo a Mazara e a Trapani. “Siamo orgogliosi ed emozionati per essere stati scelti per ben due eventi di grandissimo prestigio come la presentazione dei nuovi modelli Porsche e Ferrari” ha detto Paolo Sanavia, general manager del Kempinski Hotel Giardino di Costanza. I test drive si sono svolti sullo sfondo di paesaggi incantevoli e variegati, con lunghi tratti autostradali, altri misti tra rettilinee e curve, e strade tutte tornanti per salire ad Erice, passando per le saline o il tempio greco di Segesta.

BACHECA EVENTI - SPETTACOLI

Diamond Card Newsletter

Venerdì 20 e sabato 21 marzo 2009  al

Teatro Orione Pippo Spicuzza
Giuseppe Sorgi Presenta
IL GRUPPETTO SHOW
Locandina - Il Gruppetto Show
Direttamente da Zelig e dal Maurizio Costanzo Show
Unica tappa in Sicilia
Biglietto Intero € 15,00

Per tutti i possessori Diamond Card
Biglietto intero € 7,00 (esteso fino a 2 persone)
Prevendita e biglietti presso il circuito Tickettiamo - Tel. 091.6374626
www.tickettiamo.it


martedì 3 marzo 2009

BACHECA EVENTI -

BENI CULTURALI

Ma l’ala est è chiusa fino ad ottobre quando il sito verrà aperto totalmente

Piazza Armerina, oggi riapre la Villa Roma

Da oggi la Villa del Casale di Piazza Armerina riapre al pubblico, anche se al momento saranno visitabili solo alcuni spazi, poiché l’ala est è ancora oggetto di restauri che dovrebbero concludersi entro ottobre. “Per la prima volta - sottolinea l’assessore regionale ai Beni Culturali Antonello Antinoro - grazie all’impegno ed allo sforzo profuso sarà possibile, dal prossimo ottobre, visitare in tutto il suo splendore un sito unico al mondo. Abbiamo deciso di chiudere il sito nei mesi invernali, periodo di bassa affluenza turistica, per consentire il funzionamento e la movimentazione di una gru all’interno del cantiere. In questo modo - conclude Antinoro - è stato possibile concludere i lavori di restauro, nel vecchio percorso, prima dei mesi primaverili, nei quali si registra un grande numero di visitatori”. Sabato 7 marzo Antinoro sarà a Piazza Armerina per visitare il sito e constatare lo stato di avanzamento dei lavori.

BACHECA EVENTI - SPETTACOLI

Diamond Card Newsletter

Al teatro Savio

SABATO 7 MARZO ALLE ORE 17:30  E  ALLE ORE 21:30

E DOMENICA 8 MARZO ALLE ORE 18:00

PIETRO BALLO e  LA COMPAGNIA SCIRE’

in

S…Ballo al club Sciré
Locandina Pietro Ballo

BIGLIETTO INTERO € 22,00

BIGLIETTO RIDOTTO DIAMOND CARD € 18,00

INOLTRE PER I POSSESSORI DIAMOND CARD

PREZZO SPECIALE  € 14,00

PER LO SPETTACOLO DEL SABATO ALLE ORE 17:30


BACHECA EVENTI - CULTURA

"Chi è Asia Anderson?" - Recital all'Accademia Clara Schuman di Palermo, mercoledì 4 marzo ore 21.00

Leggi approfondimenti, intervista all'autore, recensione e anteprima sul nostro sito www.navarraeditore.it

Valentina
Ricciardo
Comunicazione e Ufficio Stampa
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lunedì 2 marzo 2009

AVVENIMENTI E RICORRENZE

2 marzo 2008 – 2 marzo 2009…..primo compleanno….

Tanti auguri caro il mio blog per il tuo primo compleanno! e grazie a tutti i visitatori!

BACHECA EVENTI - TURISMO

TURISMO

E a settembre, per il Cous Cous Fest, le presenze crescono del 41%

San Vito primo comune del trapanese per turismo

San Vito Lo Capo è al primo posto tra i comuni della Provincia di Trapani per arrivi (85.755) e presenze turistiche (452.973) nel settore alberghiero ed extralberghiero nel 2007. Il dato è emerso alla Bit durante l'anticipazione di alcune novità della 12esima edizione del Cous Cous Fest, in programma a San Vito Lo Capo dal 22 al 27 settembre 2009. Secondo i dati diffusi dal sesto settore della Provincia regionale di Trapani, che sta ancora elaborando i dati del 2008, le presenze turistiche a San Vito Lo Capo registrate nel solo mese di settembre 2007, quando si svolge il Cous Cous Fest, sono aumentate del 41,5% (96.915 nel 2007 a fronte di 68.486 nel 2006) rispetto al settembre 2006, mentre gli arrivi sono cresciuti del 25,1% (16.379 nel 2007 a fronte di 13.093 nel 2006).