giovedì 5 febbraio 2009

BACHECA EVENTI - TURISMO E VIAGGI

Una farfalla nel
Mar dei Caraibi

Una manciata di incantevoli isole e una costellazione di isolotti, gioielli che sapranno rubare il cuore di chi avrà la fortuna di visitarli: ecco le magnifiche isole di Guadalupa

C’è un arcipelago a forma di farfalla nel cuore delle Piccole Antille, tra il Mare dei Caraibi e l'Oceano Atlantico: è Guadalupa, dipartimento francese composto da una manciata di incantevoli isole e una costellazione di isolotti, gioielli che sapranno rubare il cuore di chi avrà la fortuna di visitarli. Provate a immaginare la tipica isola caraibica da sogno. Spiagge meravigliose, mare da cartolina, promontori di un verde splendente, fondali da esplorare, fiori di ogni colore, cascate e lagune: tutto questo lo troverete a Guadalupa.
Le ali della farfalla, Karukera, sono formate dalle isole maggiori, Basse-Terre e Grande-Terre, collegate da un istmo. Basse-Terre è dominata dal vulcano della Soufrière (1467 m). Buona parte del suo territorio è Parco Nazionale. Montuosa, è coperta da una rigogliosa foresta tropicale tutta da esplorare. Vegetazione lussureggiante, animali, fiumi, cascate, canyon: una manna per chi ama immergersi nella natura, fare trekking e rafting. La costa è un susseguirsi di falesie, spiagge rocciose e sabbia di tutti i colori: ocra, bruna, nera, rosa. Da non perdere una gita a Îlet Caret, una visita al Fort-Delgrès, le spettacolari Chutes du Carbet (cascate) e la riserva sottomarina del comandante Cousteau.
Grande-Terre è chiamata la piccola Bretagna delle Antille, e presenta un territorio completamente diverso. Si tratta di un altopiano alcareo. Gran parte della sua superficie è coltivata a canna da zucchero. Sulla costa di trovano spiagge candide e ombreggiate, tranquille e incantevoli lagune. Ma non mancano i lidi battuti dal vento, per la gioia di chi pratica vela, surf, o kyte surf. La notte non ci si annoia: la capitale Pointe-à-Pitre è una città molto vivace, che conta un gran numero di ristoranti, casino, discoteche. Da non perdere la spiaggia di Raisins Clairs à Saint- François e le sfilate del carnevale che si tengono nel capoluogo. Non dimenticate di visitare il Museo Victor Schoelcher: su sua iniziativa, nel 1861, venne abolita la schiavitù a Guadalupa.
A largo di Pointe des Chateaux, sull’estremità orientale dell’isola Grande-Terre, si trova la Désirade. Racconta chi ci è stato che appena sbarcati si ha l’idea di trovarsi completamente fuori dal tempo. È selvaggia, tranquilla, accogliente e autentica: un’oasi di pace. E' la meno turistica delle isoleo. Lunga solo 11 chilometri e larga 2, la si scopre a piedi o sulle due ruote, lungo l’unica strada che la attraversa. È il posto ideale per sub e bagnanti in cerca di tranquillità. Da non perdere: la spiaggia della Petite Rivière per le immersioni e un’escursione alle isole della Petite Terre, una magnifica riserva naturale.

Come sulla Désirade anche a Les Saintes la tranquillità regna sovrana. Solo i libri di storia ricordano la terribile battaglia che ebbe luogo qui nel 1782 tra la flotta britannica e quella francese. Dei nove atolli quelli abitati sono due: Terre de Haut e Terre de Bas. La Terre de Haut, lo scalo principale, vanta spiagge da sogno, lo spettacolare rilievo Pain de Sucre e un delizioso villaggio. Meno frequentata, su Terre de Bas si trovano la bella spiaggia di Grande Anse e il delizioso villaggio di Petite-Anse.
Marie-Galante deve alla sua forma circolare il soprannome di grande gallette. Anch’essa è poco frequentata. Il suo territorio è fatto di colline, coltivazioni di canna da zucchero e mulini. Il suo rum è rinomato, qualcuno dice che sia il più buono del mondo. La domenica è giorno di gare di buoi da tiro e combattimenti di galli. Anche qui non mancano spiagge di sabbia bianca, come la plage de Vieux Fort. Ogni anno a maggio si tiene la manifestazione Créole Blues, il festival della musica creola. Da marzo a maggio potrete vedere le magattere attraversare il canale de Les Saintes. Se la fortuna sarà dalla vostra le ammirerete mentre entrano nella baia con i balenotteri.
Se avete in programma di partire a breve assisterete ai festeggiamenti del Carnevale, che cominciano la prima domenica di gennaio e terminano il mercoledì delle ceneri. La domenica è giorno di cortei a tema: si sfila mascherati al suono di tamburi, ottoni, fischietti. I giorni più "caldi" saranno il 22, 23, 24 febbraio, e la festa si concluderà mercoledì 25. L’ultimo giorno di festeggiamento è caratterizzato da una folla di diavoli e diavolesse vestiti di bianco e nero. La sera si incenerisce il fantoccio di Vaval, il re del carnevale.
Le isole di Guadalupa sono stata abitate nel corso dei secoli dalle popolazioni più disparate. Un misto di indiani d’America originari del Venezuela, soppiantati poi dagli indiani dei Caraibi, a loro volta decimanti dagli spagnoli. E in seguito francesi, olandesi, inglesi, schiavi provenienti dall’Africa, indiani. La cucina autoctona racchiudere di conseguenza sapori di diversi continenti. Pesce, crostacei, insaccati, legumi, frutta esotica, spezie, cacao, miele, rum e ti-punch, il drink tipico. Tra le specialità le frittelle di merluzzo, le christophines farcite, il matété di granchio, l’ouassous (brodetto di gamberi di fiume), l’assiette de langouste, il colombo de poulet. E per finire in dolcezza le tourment d’amour, una torta a base di marmellata di cocco.

(Alessandra Del Re per Libero Viaggi)

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