lunedì 24 novembre 2008

BACHECA EVENTI - MUSICA - TIZIANO FERRO

E che la vita ti riservi ciò che serve spero

Che piangerai per cose brutte e cose belle spero

Senza rancore che le tue paure siano cure

E l’allegria mancata poi diventi amore anche se

E perché solamente il caos della retorica

Confonde i gesti e le parole le modifica

E perché Dio mi ha suggerito

Che ti ho perdonato e ciò che dice lui

Va ascoltato.

Succede che la radio propini talmente tante volte la stessa canzone e che a furia di sentirla se ne perda il senso. E succede che Tiziano Ferro abbia scelto come primo singolo una straziante canzone sul male di vivere, sul fallimento, sulla ricerca del perdono, sull’incomprensione. Una canzone, una poesia commovente che si insinua nell’anima provocando immediati sentimenti di empatia. “E mi sento come chi sa piangere ancora alla mia età / E ringrazio sempre chi sa piangere di notte alla mia età”, la voce di Tiziano Ferro urla un dolore che chiunque nella vita ha provato almeno una volta.

Alla mia età, il quarto album del cantante di Latina traferitosi da tre anni a Londra, mette subito le cose in chiaro: non è più il ragazzino idolo delle teenagers, non è più un fenomeno passeggero della musica usa-e-getta. Tiziano è cresciuto e “alla sua età” - 28 anni - ha realizzato un disco che ha dovuto correggere i preconcetti di molta critica musicale che ora lo osanna e lo proclama musicista e cantautore di tutto rispetto.

La copertina del disco sembra voler sottolineare la sua crescita artistica e personale, la foto di un bambino cicciottello si contrappone al viso che ha fatto e continua a far impazzire migliaia di ragazzine italiane ma non solo (i suoi album sono sistematicamente prodotti anche in spagnolo e sono spesso entrati a far parte delle classifiche europee).

Ma ora c’è qualcosa in più, oltre al bel visino e alla bella voce. Ci sono testi disarmanti, ci sono collaborazioni con artisti italiani e stranieri, come Laura Pausini, Ivano Fossati, Franco Battiato e Kelly Rowland.

Da menzione in particolare è Il tempo stesso, frutto del brainstorming tra Ferro e Battiato. Il Maestro, di cui Tiziano è un grandissimo fan dall’età di tre anni, non è nuovo a questo tipo di collaborazioni pop, ma stavolta è riuscito a creare uno dei migliori brani della carriera di Ferro, che troviamo a filosofeggiare sul concetto di tempo su una base danzereccia (“Un dolor quotidiano cambia/ cresce pari al corso del suo tempo/ Proporzioni dirette o inverse/ il legame tra tempo e gioie perse./ E un amor quotidiano cambia/ cresce pari al corso del suo tempo./ Dubbi eterni sul diretto nesso/ tra i legami e il tempo stesso”).

Tiziano Ferro

Ferro è consapevole dei pregiudizi nei suoi confronti che hanno ascoltatori e addetti ai lavori, ma non se la prende più di tanto e in un’intervista rilasciata a Lorenza Biasi per la rivista XL (novembre 2008) parla di “dignità nella fragilità”, affermando che molte persone si vergognano di ammettere di ascoltare la sua musica non per snobismo, “è insicurezza, perché poi magari quella stessa persona piange sentendo un mio pezzo alla radio. Lo so con certezza”. È la dura vita di un ex-teen-idol!

Ma se è possibile un commento da parte della sottoscritta, che fa parte di quella categoria di piagnucoloni che ascoltava di nascosto “Ti scatterò una foto” in radio, questo album è una scoperta - anzi una riscoperta - di un artista di cui forse i media ci hanno fornito un’immagine parecchio distorta.

Tiziano Ferro - Alla mia etàTracklist:

La Tua Vita Non Passerà
Alla Mia Età
Il Sole Esiste Per Tutti
Indietro
Il Regalo Più Grande
Il Tempo Stesso (feat. Franco Battiato)
La Paura Non Esiste
La Traversata Dell’estate
Scivoli Di Nuovo
Assurdo Pensare
Per Un Po’ Sparirò
Fotografie Della Tua Assenza
Brathe Gentle (feat. Kelly Rowland)

(Autore Francesca Carcucci su Comunity Amando)

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