giovedì 27 novembre 2008

CURIOSITA'

30 giorni di sesso

Succederà in Australia, dove un villaggio turistico - Il White Cockatoo Resort - ha annunciato per marzo il mese dell'edonismo sfrenato (sesso libero e orge di gruppo) per combattere la crisi del settore. Ed è già tutto esaurito...

La crisi economica si può combattere in tanti modi: c’è si limita nel cibo e chi nell’abbigliamento, chi rinuncia alle vacanze e chi tira la cinghia su tutto. E poi c’è chi, invece, la cinghia non solo l’allenta, ma la leva del tutto, vestiti compresi. E rimasto non solo in mutande, ma del tutto nudo, compensa con i piaceri della carne quelli altrimenti negati. È la filosofia alla base del villaggio turistico australianoWhite Cockatoo Resort, a Port Douglas.

Giò noto in passato come resort per nudisti e scambisti e finito nel mirino della polizia qualche anno fa per alcune feste a base di cocktail e orge di gruppo, dopo un periodo di "sobrietà", ora, vista la crisi del settore, ha deciso di tornare sui propri passi.
«I tempi duri impongono misure radicali», ha detto il proprietario del resort Tony Fox al quotidiano Courier Mail. «Abbiamo preso il toro per le corna e la risposta é stata eccezionale, siamo quasi al tutto esaurito». E allora via a un mese intero – fissato per il marzo 2009- dedicato all’edonismo a ai piaceri della carne, dove "tutto potrà accadere..."

Saranno probabilmente rispolverati quei party che tanto avevano fatto arrabbiare le autorità, i cosiddetti "clothes optional party", dove i vestiti erano un inutile surplus e che si trasformavano quasi sempre in vere e proprie orge collettive. E non osiamo immaginare cos’altro avrà ideato lo staff del resort, pur di combattere la crisi e la scarsità di afflusso turistico.
Certo non mancano i detrattori del progetto. Come James Foley, vescovo della diocesi di Cairns è estremamente critico:«Ciò screditerà la gestione dell'intero resort in cambio di profitti di breve periodo. Chiunque partecipa a un party edonista ci va a suo rischio e pericolo. Dovresti chiederti che razza di gente va in questi posti e perché. Dove è il codice di comportamento e come si fermeranno queste persone nel caso si verifichino scontri e scenate di gelosia?».
A compensare ci pensa il sindaco Val Schier, di assai più ampie vedute: «La nostra gente è molto creativa, questa è un'opportunità di business che non fa male a nessuno».
E per chi non avesse tempo o soldi per arrivare a Port Douglas e volesse seguire l'esempio degli amici australiani, dedicandosi a un mese di edonismo e libertà assoluta (orge escluse) diamo di seguito l'indicazione di alcuni fra i più conosciuti centri naturisti italiani:

- Le betulle, vicino al Parco della Mandria, a Torino
- Il Costa lunga in Liguria
- Il naturist Sporting Club del Gargano
- Camping Pizzo Greco, a Isola di Capo Rizzuto, in Calabria
- Cà le Scope, a Marzabotto (Bologna)

(Sara Gambèro - per Libero News)

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