Al via Catania Liberty, la passeggiata in bicicletta alla scoperta delle ville liberty
Catania Liberty, la passeggiata in bicicletta alla scoperta delle ville liberty della città e del loro stato di salute organizzata in collaborazione tra Legambiente ed Etna Free Bike di Catania e alla quale hanno partecipato ben 70 ciclo-attivisti, ha chiuso ieri il tour siciliano di Salvalarte. La campagna di Legambiente che da tredici anni si occupa di beni culturali e si batte per la conservazione, il restauro, la tutela e la valorizzazione dei tanti gioielli poco noti disseminati per lo Stivale, sta attraversando l’intero Paese per accendere i riflettori sul patrimonio culturale italiano. L’edizione 2008 di Salvalarte punta il dito su 39 opere d’arte da sottrarre al degrado ed è all’insegna della mobilità sostenibile grazie alla combinazione virtuosa treno + bici, che sono gli unici mezzi di trasporto utilizzati. Un viaggio a emissioni ridotte, che Legambiente sta percorrendo insieme alla FIAB, la Federazione Italiana Amici della Bicicletta.
In piena sintonia con la campagna, dunque, l’ultimo appuntamento della tappa siciliana di Salvalarte. Catania Liberty, infatti, è un’iniziativa eco-sostenibile che unisce i due obiettivi della promozione di beni artistici-architettonici poco noti e della segnalazione di beni culturali in stato di degrado. La visita guidata a Catania ha fatto seguito alla pubblicazione del dossier sullo stato di salute degli edifici art nouveau della città, presentato sabato scorso in conferenza stampa.
Insieme al tema del liberty a Catania, Salvalarte in Sicilia ha portato nell’agenda politica temi quali: il recupero dei centri storici, la loro valorizzare, e l’esigenza di introdurre strumenti di progettazione urbanistica partecipata. Non a caso Salvalarte ha fatto tappa a Capri Leone, dove Legambiente Nebrodi ha presentato il concorso di idee: “Restaurare l’ambiente urbano di Capri Leone”. Ancora, gli appuntamenti di Barcellona Pozzo di Gotto e Castroreale sono stati l’occasione per riscoprire alcune delle perle dimenticate del patrimonio storico-artistico siciliano, nonché per denunciare lo stato di grave degrado in cui versano. Due casi fra tutti: Villa Arcodaci, a Barcellona, e la chiesa della Vergine Accomandata di Castroreale. A Catania, infine, è stato protagonista il Liberty, il cui stato di salute è stato messo sotto osservazione con una ricerca tematica a cura del Circolo Legambiente Catania.
Grazie alla promozione del turismo sostenibile e alla scelta di utilizzare come mezzi di trasporto solo il treno e la bicicletta, il viaggio di Salvalarte in Sicilia ha consentito un risparmio di 78 kg di anidride carbonica per ogni partecipante. Infatti, se gli attivisti del Cigno Verde avessero usato la macchina per coprire la distanza di 426 km percorsa nella tappa siciliana di Salvalarte avrebbero emesso 94 kg di anidride carbonica ciascuno, mentre usando il treno e la bicicletta ne hanno emessi solo 16 kg.
Ma il viaggio di Salvalarte in Sicilia non finisce qui: il prossimo 13 novembre inizierà la campagna regionale Salvalarte Sicilia che proseguirà fino al 30 novembre, mentre la carovana nazionale di ciclo-attivisti del Cigno Verde proseguirà il suo viaggio in Campania e precisamente a Paestum, Pozzuoli e Bacoli.
(fonte Sicilia Informazioni - 20 ottobre 2008)
Nessun commento:
Posta un commento