giovedì 29 gennaio 2009

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1909-2009: cento anni di Futurismo

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Mostre e appuntamenti sparsi in tutta Italia celebrano il centenario della nascita del movimento artistico d'avanguardia fondato da Filippo Tommaso Marinetti

«Noi siamo sul promontorio estremo dei secoli!... Perché dovremmo guardarci alle spalle, se vogliamo sfondare le misteriose porte dell'Impossibile? Il Tempo e lo spazio morirono ieri. Noi viviamo già nell'assoluto, poiché abbiamo già creata l'eterna velocità omnipresente». Così scriveva Filippo Tommaso Marinetti nel manifesto del Futurismo pubblicato il 20 febbraio 1909 sul giornale parigino Le Figaro. A cento anni di distanza dalla nascita del movimento d'avanguardia, molte le moste e gli appuntamenti sparsi per l'Italia per festeggiarne il centenario. Di seguito gli appuntamenti da non perdere.
- Futurismo100, un evento patrocinato dal ministero per i Beni e le Attività Culturali che comprende tre grandi esposizioni, che affrontano i tre temi cruciali del movimento artistico, in tre diverse città italiane: Rovereto, Venezia e Milano. Si parte con Illuminazioni - Avanguardie a confronto. Italia, Germania, Russia al Mart fino al 7 giugno 2009 per poi sposarsi al Museo Correr di Venezia, che ospiterà Astrazioni dal 5 giugno al 4 ottobre 2009. Ultima tappa la mostra Simultaneità che approderà al Palazzo Reale di Milano il 15 ottobre, per restarvi fino al 25 gennaio 2010.
- Sempre a Milano, città dove il Futurismo è nato e ha vissuto la sua prima stagione, è in programma dal 6 febbraio al 7 giugno, a Palazzo Reale, un'altra esposizione imponente dal titolo Futurismo 1909-2009. Velocità+Arte+Azione. Dipinti e sculture. Tra le mostre allestite nel capoluogo lombardo anche F. T. Marinetti = Futurismo, l'esposizione interamente dedicata a Filippo Tommaso Marinetti, fondatore del Futurismo. Nei nuovi spazi della Sala del Collezionista (Palazzo delle Stelline) dal 12 febbraio al 7 giugno 2009, sessanta opere e una sezione documentaria ricostruiranno il lavoro dell'artista.
-FuturisMi Durante tutto il 2009 Milano sarà animata da un cartellone di iniziative tra arte e spettacolo, musica, incontri ed eventi che darà la possibilità ai cittadini di riflettere sul movimento grazie ad un variegato palinsensesto di iniziative dalla dimensione internazionale e cittadina allo stesso tempo. Come FuturTaxi e FuturTram, un evento musicale di 21 pianoforti con Daniele Lombardi in piazza Duomo (il 7 giugno) e poi Rissa un galleria, momento che il 5 febbraio farà rivivere il dipinto di Boccioni con la danza, e gli arrampicatori nella performace La città che sale e la grande festa da ballo FuturDanza nella Villa Reale di via Palestro.

-Balla. La modernità futurista prima retrospettiva che Milano dedica a Giacomo Balla, dal 14 febbraio al 6 giugno, a Palazzo Reale. La mostra, curata da giovanni Lista, Paolo Baldacci e Livia Velani, racconta in duecento opere il trentennio 1900-1929 dell'artista.
- A Roma, alle Scuderie del Quirinale: Futurismo Avanguardia Avanguardie. Mostra sugli inizi del movimento che arriva dal Centre Pompidou di Parigi, in una versione più ricca di opere rispetto a quella francese. Dal 20 febbraio fino al 24 maggio.
- Collezionare il futurismo sarà in mostra al Palazzo Granfei-Nervegna di Brindisi fino al 29 marzo. L'esposizione, curata da Mariastella Margozzi e Paolo Roberto Salvadori, offre una lettura particolare del movimento d'avanguardia italiano. La mostra ne mette in evidenza soprattutto il lato comunicativo, relativo alla pubblicità che, oltre a informare sui prodotti, diventa strumento di formazione del gusto. Giovanni Acquaviva, Roberto Baldessari, Giacomo Balla, Benedetta Marinetti, Osvaldo Barbieri, Francesco Cangiullo, Giorgio Carmelich, Marcello Claris, Tullio Crali, Victor Aldo De Sanctis, Fortunato Depero, Nicolay Diulgheroff, Gerardo Dottori, Fillia, Ivanoe Gambini, Ugo Giannattasio, Ginna, Ottorino Mancioli, Bruno Munari, Neri Nannetti, Novo, Pippo Oriani, Ivo Pannaggi, Enrico Prampolini, Luigi Russolo, Mario Sironi, Tato, Carlo Vittorio Testi, Lucio Venna firmano le opere esposte all'interno del Palazzo Granfei-Nervegna. Su richiesta del ministero degli Esteri la mostra andrà poi a Il Cairo, Alessandria D'Egitto, Lisbona, Bratislava e Varsavia.

(Marcella Gaudina per Libero News)

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